“La Lega cambi alleati e discutiamo”
salto.bz: Herbert Dorfmann, lei è stato il terzo candidato più votato nel Nordest, dopo Salvini, Calenda e prima di Berlusconi, e ha centrato la terza elezione. Un successo anche personale?
Herbert Dorfmann: è stato un ottimo risultato come partito e a livello personale, ovviamente soprattutto in provincia di Bolzano.
In Trentino avete perso circa 8.000 voti sul 2014, ma la flessione si è avvertita anche in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. L’apparentamento con Forza Italia non ha premiato?
In provincia di Trento è chiaro che la situazione era diversa rispetto a cinque anni fa. Allora c’era la valanga di Renzi, quest’anno quella della Lega. Ma lo stesso ragionamento vale nelle altre zone al di fuori dell’Alto Adige. Da noi siamo stati meno colpiti. Comunque sia, andiamo avanti a lavorare, io sono stato l’unico eletto del Trentino Alto Adige e vedremo chi c’è.
È stato un ottimo risultato, per me e la Volkspartei, ovviamente in particolare in provincia di Bolzano. Altrove la valanga della Lega si è fatta sentire
Il tandem con il partito di Berlusconi ha suscitato vivaci polemiche in provincia.
C’è stato chi nei media voleva fare polemica, ma gli elettori hanno capito. Questa era l’unica possibilità di candidarci autonomamente.
La Volkspartei ha incrementato le preferenze rispetto alle europee 2014. Il partito riesce a tenere il consenso, nonostante abbia perso voti rispetto alle provinciali 2018?
Sì. Ciò si è verificato di fronte alla valanga della Lega, che si è fatta sentire persino in provincia di Bolzano. Si sa che il Carroccio è forte nell’elettorato italiano, ma è stato preferito talvolta anche tra i tedeschi, magari nei paesini, tra chi sollecita rigore sull’immigrazione, vista l’assenza dei Freiheitlichen.
Giuliano Vettorato ha detto che quello tra Lega e Svp è un “buon matrimonio” per il governo provinciale. D’accordo?
Penso che per questo voto la gente non abbia guardato molto al livello territoriale. Mentre noi abbiamo parlato di Europa, Salvini ha incentrato tutto sulla politica nazionale. Invece occorre guardare al livello comunitario e aprire un capitolo nuovo.
Mi auguro sia apra una legislatura di vere riforme. E che si sia ormai capito che così non si può più andare avanti, intendo con una Ue che è solo un incontro di capi di Stato. L’Unione deve governare davvero
In quali ambiti lei si aspetta un cambiamento nella politica dell’Unione?
Mi auguro sia apra una legislatura di vere riforme. E che si sia ormai capito che così non si può più andare avanti, intendo con una Ue che è solo un incontro di capi di Stato. Occorre darsi una mossa: se si va avanti a forza di bisticciare tra nazioni si progredisce poco. Invece serve in primo luogo una riforma istituzionale, mettersi d’accordo per decidere su quali argomenti l’Unione ha la competenza per poter governare davvero. Il semplice incontro tra Stati, che è quello che vogliono i sovranisti, è qualcosa di cui il Parlamento europeo può fare a meno.
L’Europarlamento avrà una maggioranza con popolari, socialdemocratici, liberali e verdi. La Lega vada con i conservatori, che sono un buon interlocutore del Ppe. Altrimenti due terzi dei deputati italiani saranno outsider
Il successo di Salvini in Italia, di Le Pen in Francia non è bastato per far propendere la bilancia verso il fronte identitario. Lei che tipo di maggioranza auspica?
L’Europarlamento non funziona con una maggioranza fissa, ma credo funzionerà il centro moderato. Con popolari, la nostra famiglia politica, socialdemocratici, fino a liberali e verdi. Quanto al successo ad esempio di Marine Le Pen avrei dei dubbi. Ha preso meno voti rispetto al 2014. La Lega ha fatto un bel risultato, ma ha vinto anche perché sono deboli gli altri. Il M5s ha avuto un crollo incredibile.
C’è chi dice che il gruppo europeo in cui si trova la Lega, l’Europa delle nazioni e delle libertà, assieme all’Efdd che vede il Brexit party di Farage e i 5 stelle, rimarrà ai margini. Condivide?
È il rischio che corrono i due terzi dei deputati italiani eletti con il Carroccio, candidati al ruolo di outsider a Bruxelles e Strasburgo. Ma la Lega ha la possibilità di spostarsi al centro, verso il gruppo dei conservatori, di cui fanno parte anche i Tories britannici per dire, che per noi popolari sono un partner importante, un buon interlocutore.
Salvini parla già di immigrazione e debito italiano, ma sull’economia ho i miei dubbi che le sue ricette funzionino. Quanto ai migranti, è il governo italiano che ha bloccato tutto a Bruxelles
Salvini ha già dettato l’agenda oltre che al governo Conte anche a Bruxelles, su allentamento dei parametri del debito italiano e stretta sull’immigrazione. Solo una voce grossa o troverà delle sponde?
Sulle migrazioni l’Europarlamento ha deciso da tempo e le riforme sono bloccate dal governo italiano. Basta che il suo governo vada a Bruxelles e decida già che c’è da decidere. Sulle politiche economiche deve solo dimostrare che le sue ricette funzionino, io al momento non ne ho l’impressione.
La concorrenza con Renate Holzeisen ha fatto bene alla democrazia, l’elettore ha potuto scegliere
Tornano al contesto locale, la concorrenza in Alto Adige con la candidatura di Renate Holzeisen, per il Team Kollensperger confluito in +Europa, ha impensierito l’Svp?
L’affluenza da noi è stata alta e questo è segno che gli elettori avevano avvertito la possibilità di scegliere. La concorrenza fa parte della democrazia, fa bene. C’è stato un confronto tra idee diverse ed è stato positivo.
L'alleanza con la Lega anche
L'alleanza con la Lega anche in Alto Adige non da i minimi risultati. Siamo fermi, i processi sono intrasparenti, non ci sono riforme. Era molto meglio allearsi con il Partito Democratico e i Verdi. Così non si va da nessuna parte. E si capirá anche presto, perchè il pancione ha vinto raccontando un sacco di mezze verità.
Das Foto sagt alles-Friede
Das Foto sagt alles-Friede-Freude-Eierkuchen,das Lächeln wird den Herren bei den bevorstehenden Gemeinderatswahlen vergehen! Verluste vorprogrammiert,das sind dann nämlich Lokale Wahlen,ohne Forza Italia zur Hilfe und Lega bleibt dann Lega!
In risposta a Das Foto sagt alles-Friede di Günther Alois …
Das würde ich nicht so sehen.
Das würde ich nicht so sehen. Der SVP werden immer Verluste vorhergesagt, dennoch hält sie sich, deshalb finde ich, sollte man realistisch bleiben. Totgesagte leben bekanntlich länger.
Persönlich kann ich den Wählerwillen nicht teilen, aber Demokratie funktioniert nun mal mit Mehrheiten.
In risposta a Das würde ich nicht so sehen. di Hans Hanser
Herr Hanser,hoffentlich haben
Herr Hanser,hoffentlich haben sie nicht recht.Der Südtiroler Demokratie täte es gut,wenn die SVP einen starken Dämpfer abbekommen würde,denn so regiert man nicht!!!!
In risposta a Das würde ich nicht so sehen. di Hans Hanser
Ja mit Angst schüren und
Ja mit Emotionen kann man Stimmen halten und gewinnen - das weiss jede Volks-Partei...siehe die 'Schutzmacht' Österreich mit ÖVP & FPÖ, wo längst Hopfen und Malz verloren ist.
Deshalb ist ja über die Strache-Gudenus-Sache, die einem Attentat zum Opfer gefallen sind, bereits Gras gewachsen.
(Sarkasmus)
La SVP cambi alleati e ne
La SVP cambi alleati e ne riparleremo.
Un’intervista penosa e vuota
Un’intervista penosa e vuota di contenuti. Alle domande seguono risposte vaghe e sibilline.