Società | LGBTQIA+

Bolzano non dà il patrocinio al Pride

L’amministrazione non riconosce logo e valore simbolico ma concede gli spazi. Corrarati: “Non volevo decidere senza la Giunta, non sono contro l’evento”.
pride bandiera
Foto: Pexels - Dibakar Roy
  • Il Comune di Bolzano non darà il patrocinio al Pride. Il neoeletto Sindaco Claudio Corrarati ha infatti deciso di negare questa forma di riconoscimento del valore al primo pride dell’Alto Adige, la manifestazione per rivendicare i diritti della comunità LGBTQIA+ che si terrà il 28 giugno. “Vista la rilevanza dell'evento, che coinvolgerà un grande numero di persone, non ritengo opportuno procedere con una decisione monocratica – dichiara il Sindaco –. Ci tengo a sottolineare che il diniego non riflette una valutazione negativa del progetto - ho sempre dichiarato, infatti, di sposare libertà di pensiero e contrarietà a qualsiasi forma di discriminazione - ma è dovuta semplicemente alla condizione transitoria del governo cittadino in attesa di formazione della Giunta”.

  • Niente patrocinio del Comune di Bolzano

    Non è stato infatti concesso né il patrocinio simbolico, che comporta l’utilizzo del logo del Comune e la riduzione delle tasse di affissione al 50%, né il patrocinio con vantaggio economico, che porta ad altri benefici come prestazioni di servizi o concessione temporanea di strutture o beni dell’amministrazione comunale. La scelta del primo cittadino è quella di concedere comunque gli spazi ad un prezzo vantaggioso ma eliminando la possibilità di utilizzare il logo del Comune nella promozione dell’evento. “La decisione è tutt’altro che politica”, dichiara Corrarati. “Il patrocinio, infatti, va concesso nel rispetto del regolamento comunale, e credo che rappresenti un riconoscimento adeguato solo quando è l'intera giunta a prenderne atto e ad approvarlo”. 

  • Il nuovo Sindaco Claudio Corrarati Foto: Seehauserfoto
  • Impatto significativo sulla città

    La domanda per il patrocinio era stata presentata dall’associazione Alto Adige Pride Südtirol già ad inizio aprile ma l’amministrazione Caramaschi non aveva deliberato. La questione è quindi passata in mano al nuovo sindaco che ieri, in un incontro con il direttivo dell’associazione, ha comunicato la decisione. “Mi ha fatto davvero piacere incontrare gli organizzatori, perché l’evento coinvolge migliaia di persone e ha un impatto significativo sulla città. È importante, quindi, che vi sia un'organizzazione chiara e strutturata, come quella che è stata presentata. Ci siamo incontrati più volte, e anche i nostri tecnici si sono recati sul posto per definire i dettagli operativi. Mi sembra che tutto stia procedendo senza intoppi”, dichiara il primo cittadino, che non esclude la sua partecipazione all’evento del 28 giugno. 

  • Il consigliere comunale Diego Laratta. Foto: Seehauserfoto
  • “È un’occasione persa, si sarebbe potuto mostrare che la città non si gira dall’altra parte”, commenta il neoeletto consigliere comunale Diego Laratta (PD). “Apprezzo che abbia riconosciuto questo primo aiuto economico, mi sembra più un passo laterale che non un vero arretramento: un tentativo di prendere le distanze dal tema cercando di mantenere una posizione “neutra”. Credo però che abbiamo bisogno di persone che prendano posizioni su questi temi legati all’inclusività. Come opposizione, vigileremo affinché venga effettivamente garantita la gratuità degli spazi il giorno prima e quello successivo, come promesso dal Sindaco, e continueremo a seguire con attenzione le posizioni che la nuova Giunta assumerà su questi temi”. 

     

    “Speriamo che queste posizioni liberali non siano smentite dalla prossima giunta comunale”

     

    “Per noi il rapporto con le istituzioni, soprattutto per quello che è il momento storico, sono complesse – spiega Adele Zambaldi, nel direttivo Alto Adige Pride Südtirol che organizza l’evento – Da un lato c’è la necessità e l’urgenza di trovare un dialogo costruttivo, dall’altra c’è l’importanza di mantenere uno sguardo critico sull’azione concreta delle parti politiche”.  

    In ogni caso, il Pride si farà ed i prossimi mesi saranno cruciali per capire non solo la posizione del sindaco ma di tutta la nuova classe politica dirigente bolzanina. “Prendiamo atto di una posizione a tutela dell'impegno del Comune di Bolzano nel contrastare attivamente le discriminazioni anche delle persone LGBTQIA+, sperando però che queste posizioni liberali non siano smentite dalla prossima giunta comunale, visto l'attuale impegno politico delle destre di governo nel reprimere i diritti della comunità queer”, dichiara Arianna Miriam Fiumefreddo, la presidente di Centaurus, l’associazione di riferimento per le persone LGBTQIA+ in Alto Adige. Nel 2023 il sindaco di Trento Franco Ianeselli non solo aveva dato il patrocinio ma aveva anche orgogliosamente sfilato con la fascia proprio “perché la manifestazione di oggi non è di una parte, ma di tutte e di tutti”. 

  • Il collettivo di Alto Adige Pride Südtirol: Foto: SALTO
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Manfred Klotz Mer, 05/28/2025 - 06:56

Es hat nicht einmal 10 Sekunden gedauert, bis sich die rechte Schlagseite der zukünftigen Stadtregierung äußert. In peinlichen Ausreden ist Corrarati ja offenbar schon geübt. Der scheidende Stadtrat bleibt ja im Amt, bis es einen neuen gibt, also hätte er die Gewährung der Schirmherrschaft nicht alleine entscheiden müssen. Nebenbei ist der angekündigte Rabatt auf die Mietkosten der Räumlichkeiten ja auch ein Aspekt, den der Stadtrat, nicht der Bürgermeister, entscheiden muss. Ergo, ist es wohl eher die Berührungsangst mit dem Thema, bzw. ein Einknicken vor der der Lega und FdI.

Mer, 05/28/2025 - 06:56 Collegamento permanente
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Oliver Hopfgartner Mer, 05/28/2025 - 08:35

In risposta a di Manfred Klotz

Das ist nicht rechts, sondern normal. Rechts wäre es, wenn er seine Macht missbrauchen würde, um die Veranstaltung zu sabotieren/verbieten.

Sexualität und Politik haben nichts miteinander zu tun, wenn Politiker glauben, sie müssten in Sachen Sexualität "Zeichen setzen", dann geht das tendenziell in eine totalitäre Richtung, ganz so als würden Politiker Zeichen für vielgebärende Mütter setzen. Sowas hat immer einen faden Beigeschmack.
Politiker sollten sich auf ihre wesentlichen Kernaufgaben fokussieren. Sexualität gehört da definitiv nicht dazu.

Politisch relevant ist höchstens das Thema Demografie. Wenn es also um Fragen der Bevölkerungsentwicklung geht, kann sich ein Politiker natürlich dazu äußern, wobei ich auch hier die Aufgabe der Politik nicht in einer Änderung der Geburtenrate sehe, sondern eher im vorausschauenden planen der öffentlichen Ausgaben unter Rücksichtnahme auf ebendiese Entwicklungen.

Mer, 05/28/2025 - 08:35 Collegamento permanente
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giada Mer, 05/28/2025 - 10:04

In risposta a di Oliver Hopfgartner

Zunächst einmal geht es bei Pride nicht nur um den rein sexuellen Aspekt, sondern auch um geschlechtliche Identitäten, psychologische Aspekte und Rechte... und auf jeden Fall ist „Sexualität“ (im breiten Sinn) mit Politik verbunden. Sogar die von Ihnen erwähnte demografische thema ist mit den Geschlechterrechten verknüpft, die wiederum politische Fragen sind...

Mer, 05/28/2025 - 10:04 Collegamento permanente
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Oliver Hopfgartner Mer, 05/28/2025 - 10:26

In risposta a di giada

Auch dazu braucht es keine Politik und schon gar nicht den "Segen" eines Politikers. Wenn jemandem das Thema wichtig ist, dann soll er halt eine Veranstaltung zu dem Thema abhalten. Wenn man aber dann stattdessen darüber diskutiert, welche Lokalpolitiker so eine Veranstaltung unterstützen und welche nicht, schadet das letztlich der Sache.

Daher kritisiere ich diese Politisierung.

Mer, 05/28/2025 - 10:26 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Gio, 05/29/2025 - 06:28

In risposta a di Oliver Hopfgartner

Wo ist denn nun deine liberale Einstellung, die du immer vorschiebst, um nicht als scharf Rechter betitelt zu werden? Wenn du die Hintergründe dieser Haltung nicht kennst, die in diese fadenscheinige Rechtfertigung mündet, ist es wohl besser du äußerst dich nicht zu diesem Thema. Mit der Verweigerung der Schirmherrschaft setzt die Politik eben ein klares Zeichen und zwar dafür, dass sich die Gemeinde wohl von der bisher toleranten Einstellung entfernen wird. Deine Behauptung, dass Sexualität und Politik (um Sexualität geht es hier gar nicht sondern um Toleranz) nichts miteinander zu tun hätten, ist etwas vom Bescheuertsten, dass du jemals von dir gegeben hast und dich selbst zu toppen ist eine Leistung!

Gio, 05/29/2025 - 06:28 Collegamento permanente