Cultura | Teatro

In scena Il fuoco invisibile di Rielli

Venerdì 28 giugno al Pippo la produzione firmata TSB porta sul palco il dramma ecologico e sociale interpretato dallo scrittore bolzanino affiancato in scena da tre musicisti. La regia è di Andrea Bernard.
daniele rielli
Foto: Daniele Rielli
  • Si può raccontare un dramma ecologico e sociale come se fosse un incalzante romanzo a più voci? “Il Fuoco invisibile. Storia Umana di un disastro naturale” è uno spettacolo che lo scrittore Daniele Rielli ha tratto dal suo libro pubblicato da Rizzoli nel 2023. Cercando di capire cosa sta uccidendo gli ulivi della sua famiglia, Rielli ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia di Xylella, un batterio che ha causato la più grave epidemia delle piante al mondo. Presentato sotto in forma di lettura scenica lo scorso anno, nell’ambito di “Wordbox”, il romanzo, finalista al Premio Strega 2024 ed inserito nella selezione d’estate del Prix Grand Continent per il miglior romanzo europeo, rivive venerdì 28 giugno alle 18.30 nel parchetto del Pippo.stage (in caso di pioggia all’interno del Pippo.stage) grazie alla regia di Andrea Bernard, le musiche di Gabriele Rampino e l’allestimento scenografico di Marco Nones. In scena, la narrazione di Rielli, capace di intrecciare e coinvolgere con gli strumenti narrativi più differenti, ci conduce in un viaggio attraverso una pagina di storia recente. Tutto inizia a Gallipoli, quando gli ulivi cominciano a seccare e morire in un modo mai visto prima. Si mette in moto un vortice di avvenimenti che prende velocità fino a diventare inarrestabile. L’ulivo è l’albero simbolo della civiltà mediterranea ed è ritenuto immortale, le piazze si riempiono di manifestanti che protestano contro le misure di contenimento e la magistratura mette sotto accusa gli scienziati che hanno scoperto la malattia: è la tempesta perfetta. Oggi almeno 21 milioni di ulivi sono morti, è come se l’intera provincia di Lecce fosse stata bruciata da un gigantesco fuoco invisibile. L’epidemia si muove inesorabile verso Nord e rimane aperta una domanda: come è stato possibile? La partecipazione è gratuita. É consigliata la prenotazione sul sito www.teatro-bolzano.it.