Politica | Crucchi, walschen e i 40 ladrini

Il collasso dell'Ostria

Battaglia di Caporotto, Piave nel sacco del generale Camadorna. Ruben Amarando Diaz e l'offensiva delle tre cozze. Ovvero di come si può vincere una guerra senza vincere manco una battaglia
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Tiberio Sorvillo

La grande guerra fu un periodo traumatico per il Tiramollo che al termine del grande sconvolgimento riprese il nome di Adigezia come cento anni prima, durante il breve regno repubblicano francese. Formalmente crucchi e walschen erano alleati  perchè lo erano anche i tagliani e gli ostriaci ma siccome i tagliani erano falsi come Giuda tradirono gli ostriaci e li aggredirono alle spalle. Ma siccome l'Ostria stava con le spalle al muro, e l'esercito guidato dal generale Camadorna andò fragorosamente a sbattere sui contrafforti del Carso. L'Ostria scatenò una terribile rappresaglia aprendo le frontiere a migliaia di zingari di Balkonien che fecero rotta su Caporotto. Camadorna schierò prudentemente le sue armate sulle alture ma loro passarono nel fondovalle e li circondarono. Metà dell'esercito fu sterminato, Camadorna e il suo stato maggiore che si trovavano nelle immediate retrovie a soli 300 km dal fronte  riuscirono miracolosamente a salvarsi ma furono costretti a ripiegare con il piave nel sacco. In un pomeriggio Camadorna aveva perso quello che i suoi predecessori avevano conquistato in trent'anni di guerre. 

 

La prima linea venne a toccare le montagne dell'Adigezia. A cavallo della linea del fronte operavano moltissime spie: fu per questo che vennero arrestati  e fucilati il maestro di sci Cesare Battipista e l'agricoltore Favio Smilzi. Insieme a loro, per errore, venne trucidato anche il sagrestano Dionano Chiesa. All'uscita della messa scivolò dagli scalini e ruzzolò  per terra. Si rialzò e, come tutti i walschen, bestemmiò in lingua crucca. Purtroppo per lui da quelle parti e proprio in quel momento stava passando un ispettore del controspionaggio appena arrivato dalla capitale che non conosceva l'usanza e lo fece arrestare scambiandolo una spia. Dopo la guerra i suoi resti furono murati in una cripta al centro di piazza Listoria tutt'oggi venerata da decine di persone.

 

L'Ostria però non fu capace di assestare  la mazzata finale perchè i generali  andarono tutti a Bambione a prendere il sole. Intanto il comando dell'esercito tagliano passò in mano a Ruben Amarando Diaz, ex tecnico del Boca Juniors e amico intimo del nonno di Maradona che all'epoca non era ancora emigrato. Insieme al reggimento napoletano organizzarono l'offensiva delle tre cozze per mettere fuori combattimento lo Stato maggiore nemico. I mitili che vennero serviti ai militi fecero reazione con il cappuccino che gli ostriaci solgono sorseggiare a fine pasto anche se hanno mangiato la zuppa di pesce. Il risultato fu una tremenda epidemia di dissenteria e l'Ostria che stava conducendo la guerra su 27 fronti collassò. L'imperatore fuggì a Mykonos con il suo maggiordomo con cui aveva una liason segreta da anni, l'Ostria divenne una repubblica con la forma di un currywurst e la guerra finì. Una volta stabilito che questo giro toccava ai francesi vincere, anche la Franza e la Germanda deposero le armi. I generali si salutarono e salutarono con un caloroso arrivederci a presto anche se tutti sapevano che per la prossima guerra sarebbero dovuti passare almeno vent'anni perchè tutti gli uomini adulti erano morti  e bisognava aspettare che i bambini fossero almeno in grado di tenere in braccio un fucile.#ciaointanto