Economia | Estate in cooperativa

Cucire ponti tra le culture

Storia della cooperativa sociale Supernova
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Questa è la storia di una nuova cooperativa sociale, Supernova. Ma è anche la storia di una passione che affonda le sue radici molti anni fa, quando Nicoletta D’Agostino aveva dieci anni e frequentava le botteghe di sartoria della città. Poi ha fatto di quell’arte un lavoro, diventando sarta e negli anni ’80 diplomandosi maestra artigiana. Fin dall’inizio ha familiarizzato con stoffe, tessuti, abiti, divenendo negli anni sempre più specializzata. Lavorava in casa quando i suoi tre figli erano piccoli, per conciliare la vita familiare a quella lavorativa, ma ora che i ragazzi sono cresciuti è giunto per lei il momento di contribuire a qualcosa di nuovo e stimolante. Qui la storia si intreccia con il figlio Daniele che dopo essersi laureato in design ha voluto coltivare la passione della madre per la sartoria evolvendo anche verso nuove idee. Ecco l’idea di dare vita alla cooperativa sociale Supernova. In astronomia una supernova è un’esplosione di stelle che crea fasci di luci e colori dall’aspetto spettacolare. Similmente, entrando nella bottega di via Resia 26/G si viene avvolti da stoffe e tessuti colorati che riportano al fascino delle antiche botteghe artigiane. Supernova è anche il nome della prima macchina da cucire della signora D’Agostino che è stata recentemente recuperata dalla cantina e riutilizzata da Daniele. La cooperativa si occupa di sartoria tradizionale che va dalle piccole riparazioni fino al confezionamento di abiti.

Le vere novità che si stanno pian piano concretizzando sono legate a creazioni con il feltro, come portatessere, zaini, borse, ma anche interessantissimi lavori di upcycling partendo da tessuti ricavati da vecchi kimono giapponesi. La visione della cooperativa è da un lato legata al territorio, con l’uso del feltro come tessuto tipico di queste terre alpine, e dall’altro lato aperto a novità d’altre parti del mondo come dimostra il progetto con i kimono. Grazie ad amicizie legate al Giappone, Daniele ha importato vecchi kimono usati e scampoli di tessuto che sono stati disfatti e ricuciti in nuove forme e vesti. Pratiche borse e zainetti, tovagliette da tavola e altri articoli che vantano il pregio di essere cosparsi di colore e di immagini tipiche del continente asiatico. La cooperativa è attiva da novembre 2015 e da allora sta facendo notevoli progressi anche nell’ambito degli inserimenti lavorativi. Nascendo come cooperativa sociale di tipo b, ha come obiettivo primario quello di inserire persone con difficoltà ad accedere al mercato del lavoro ordinario.

Attualmente sono presenti due persone in forma di stage. Un ragazzo proveniente dal Pakistan e rifugiato politico e una signora di nazionalità marocchina. Non è facile tramandare l’arte del cucito, e lo è ancor meno se le persone hanno difficoltà di varia natura, ma la signora Nicoletta e Daniele ce la stanno mettendo davvero tutta. Tra le attività di Supernova merita d’essere ricordato il corso di cucito previsto a settembre 2016 che ha come obiettivo quello di creare una gonna a partire dalla sua progettazione sul cartamodello. Insomma, tante attività per questa nuova cooperativa che ha come obiettivo quello di crescere e rafforzarsi e raggiungere i cittadini di Bolzano e dintorni, che se hanno bisogno di un sarto sanno ora dove rivolgersi.

Per informazioni: [email protected]

Come raggiungerli: Dietro al supermercato Eurospar in via Resia; prendendo il passaggio pedonale a fianco della Cassa di Risparmio di Bolzano.