La lezione delle balene
Care candidate, cari candidati
Buon lavoro per la campagna elettorale anche da questa rubrichina. Campagna già iniziata ma che in questi giorni e soprattutto a partire da quelli di inizio della scuola vi vedrà comunicare, comunicare e ancora comunicare.
All’interno dei vostri rispettivi partiti o movimenti, tra partiti diversi e, magari, anche con elettrici ed elettori.
Sarebbe magnifico e anche istruttivo. Invece che parlarvi tra voi (in alcuni casi persino con la mano sulla bocca per evitare che si legga il labiale, ma andiamo), potreste parlare con noi. Una rivoluzione.
Coloro che si candidano alle elezioni provinciali (anche in Trentino, ma sembra che in Alto Adige\ Suedtirol i nodi siano più aggrovigliati) comunicheranno programmi, impegni, promesse da mantenere?
Per alcuni di voi sarà una prima volta e dunque non partite con il piede sbagliato. Affermando lunedì una cosa e mercoledì il contrario, smentendo quella innocua cena privata che però si verrà a sapere essere stata invece un vertice politico con tanto di Idi di marzo.
Care candidate e candidati, per alcuni di voi sarà una prima volta e dunque non partite con il piede sbagliato. Affermando lunedì una cosa e mercoledì il contrario. Se (ri) leggerete qualcosa di etica in politica, o persino la Costituzione italiana, sarebbe decisamente meglio
E voi altre\ altri che di campagne elettorali ne avete invece già vissute più d’una, ebbene fate come gli interpreti della serie Usa d’antan “Perry Mason”: “Giuro di dire la verità, tutta la verità, niente altro che la verità”. Certo, se (ri) leggerete qualcosa su etica in politica, deontologia e persino la Costituzione italiana, sarebbe decisamente meglio.
Queste richieste faranno sorridere molti. Ma, vedete care candidate e cari candidati, qui occorre davvero ripartire (quasi) da zero. Facendo tesoro delle cose fatte (ci è molto piaciuta l’affermazione di un assessore in carica secondo il quale si è lavorato e si dovrà lavorare “soprattutto contro la cultura della paura”) ma anche aspettandoci una nostra Wende, una svolta, dopo quella berlinese (in realtà poi planetaria) dell’autunno 1989.
Per chi volesse affiancare alla lettura una esperienza pratica, c’è sempre quella – assolutamente straordinaria – delle balene. Non urlano, non si interrompono tra di loro. Esplorano il territorio e si aiutano
Tutto questo vorrà dire anche (ri) prendere un libro in mano. Magari due. Ma per chi volesse affiancare alla lettura una esperienza pratica, c’è sempre quella – assolutamente straordinaria – delle balene.
Sì, le balene. Le quali, come si sa, non urlano, non si danno sulla voce, non si interrompono tra loro. Esse esplorano il territorio e si aiutano.
Provate, per favore, a fare come le balene. Altrimenti, voteremo per loro.