Politica | Bolzano

Le nomine prima delle elezioni

Seab e Fondazione Castelli, sul tavolo gli incarichi nei cda dopo l’addio dei candidati. Caramaschi: “Mandati temporanei”. Ma il Pd vuole sostituire Fattor fino al 2021.
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Foto: Comune Bz

La riunione della commissione nomine è annunciata per giovedì 3 settembre. In tempo per le prime scadenze incombenti, come il prossimo cda di Seab fissato il 9 settembre. All’ordine del giorno ci sono le sostituzioni dei membri dimissionari dei consigli di amministrazione di alcune partecipate, compreso la società multiservizi. Un passo utile per garantire il funzionamento dei board in seguito alle dimissioni di diversi membri - da Pietro Borgo (Fondazione Castelli) a Stefano Fattor (Seab) - che si sono candidati alle comunali del 20-21 settembre. Sulla valenza delle sostituzioni emerge una diversità di vedute nella giunta. Il sindaco Renzo Caramaschi parla di “mandati temporanei”, da affidare a funzionari comunali, per poi lasciare il tema al prossimo sindaco, quale sarà. Riguardo a Seab il Pd attraverso Juri Andriollo opta invece per una nomina che vada fino alla fine del mandato triennale del cda (nel 2021).

 

A ridosso delle elezioni

 

La commissione formata dai capogruppo del consiglio comunale (in scadenza, vista la vicinanza delle elezioni) è stata convocata dal sindaco per discutere degli incarichi dei rappresentanti del municipio negli enti partecipati. Alcuni di questi mandati non hanno nessun legame con le dimissioni per le candidature, altri sì.

Il primo è il caso della fondazione Teatro comunale e auditorium, il cui cda è giunto a scadenza naturale. Segue la nomina dei rappresentanti del Comune capoluogo, per il triennio 2020-2022, nei comitati di gestione delle scuole dell’infanzia. Ancora, la designazione dei rappresentanti della città di Bolzano nel consiglio direttivo del Filmfestival della montagna di Trento (manifestazione fra l’altro al via giovedì 27 agosto, fino al 2 settembre, dopo il rinvio per il Covid). 

 

Fondazione Castelli e Seab

 

Ad essere più interessanti sotto il profilo amministrativo sono le surroghe dei due rappresentanti dimissionari sia per la Fondazione Castelli, a cui spetta la gestione di Castel Roncolo e Castel Mareccio, e di Seab. Dalla prima si sono ritirati Pietro Borgo, braccio destro del sindaco Caramaschi nel progetto della lista che porta il suo nome, e Monica Bonomini, candidata con il Pd. Dalla multiutility, società chiave del Comune, si sono dimessi Fattor, candidato sempre con i democratici (che lo hanno sfilato ai Verdi) e Sonja Abrate, in campo con i Grüne.

 

Il confronto Caramaschi-Pd

 

La situazione dei due cda è diversa, in quanto la fondazione si trova con due membri dimissionari su tre (resta solo il presidente Helmut Rizzolli). È a questo board che pensa innanzitutto Caramaschi: “Il presidente da solo non può far funzionare il cda. Non possiamo quindi lasciare che si blocchi - spiega -, pertanto procederemo con delle nomine di breve durata, qualche mese, per due tecnici del Comune, in modo da garantire l’operatività della fondazione. Il prossimo sindaco poi deciderà”.

Fondazione Castelli, faremo nomine di breve durata, per garantire il funzionamento del cda, poi deciderà il prossimo sindaco (Renzo Caramaschi)

Dal Pd invece si guarda in particolare a Seab. Il cda della società di via Lancia è costituito al momento da tre consiglieri su cinque (il presidente Kilian Bedin, Gianfranco Mignoli e Sara Refatti, nominata dal Comune di Laives). Teoricamente potrebbe svolgere comunque la propria attività, a patto che le delibere vengano avallate all’unanimità, altrimenti mancherebbe la maggioranza. Tuttavia, se le nuove nomine venissero decise già il 3 settembre si farebbe in tempo per i subentri entro la seduta del 9 settembre.

Il sostituto di Fattor a Seab? Pensiamo ad un incarico fino al 2021, sulla base della competenza. Non è una questione politica. E l’avversario elettorale non è un nemico (Juri Andriollo, Pd)

Juri Andriollo, assessore alle politiche sociali ed esponente del Pd, pensa ad un incarico che duri fino alla scadenza naturale del cda nel 2021. “Ne parleremo con il sindaco e il resto della giunta e come sempre troveremo una soluzione - afferma -. Quanto ai nomi, li condivideremo prima nel partito. Posso dire che in generale valuteremo le persone in base alla competenza e ai curricula che hanno alle spalle”. L’assessore dunque opta per esercitare pienamente la facoltà di nomina individuando un profilo di fiducia. Ma sarebbe un passo opportuno a ridosso delle elezioni e delle prerogative del prossimo sindaco? Andriollo è convinto di sì: “Queste sono questioni che competono al buon andamento dell’amministrazione e che sono a prescindere dalla politica. Dobbiamo cominciare a considerare il principio della buona fede e il fatto che l’avversario elettorale è appunto un avversario e non un nemico”.