Politica | Provinciali 2013

Lacrime di coccodrillo per Giorgio Holzmann

Mentre Giorgio Holzmann sta facendo di tutto per inoltrare un ricorso, l'esclusione della lista “Fratelli d'Italia” dalla competizione elettorale genera commenti di solidarietà da parte di avversari ed ex sodali diventati poi nemici. Il sospetto è che si cerchi semplicemente di pescare in un bacino elettorale tornato disponibile.

Venerdì pomeriggio, dalle quattro alle sei, Giorgio Holzmann è barricato nello studio di un avvocato: “Sono occupatissimo, mi dispiace, non posso parlare, provi a richiamarmi più tardi. Quando? Non lo so, lei provi, ora mi scusi”. Più di due ore dopo il risultato non cambia. Piccola variazione: questa volta l'ex onorevole di An, del Pdl, quindi passato a Fratelli d'Italia, non risponde neppure agli sms. Ieri (26 settembre) la sua lista è stata esclusa dalla competizione elettorale. Come spiegato dal presidente della commissione e giudice del TAR Peter Michaeler, la bocciatura di Fratelli d'Italia era dovuta a un errore formale: oltre 200 firme sono state autenticate a Bolzano da un giudice di pace di Mezzolombardo, quindi al di fuori della propria competenza territoriale. Un errore al quale si vorrebbe adesso porre rimedio con un ricorso confezionato a tempo di record.

Intanto, chi proprio grazie all'esclusione del partito di Holzmann, cioè dall'eliminazione di un concorrente, potrebbe trarne i maggiori benefici, mette in scena il proprio rammarico o lancia appelli all'unità da ritrovare. Fa un certo effetto leggere messaggi come questo: “Non perdete la speranza, ritrovate la passione che, lo posso ricordare, muoveva anche voi durante i miei primi passi in Alleanza nazionale più di dieci anni fa” (Marco Galateo, Forza Alto Adige). Oppure come questo: “Io non sono contento per l'esclusione di Fratelli d'Italia. Occorre ora iniziare un cammino per una nuova unità del mondo politico, culturale e storico di destra. Senza pregiudiziali che non portano da nessuna parte, ma con la consapevolezza del ruolo che ognuno di noi può svolgere nella e per la comunità di riferimento” (Mauro Minniti, La Destra). Per non parlare addirittura di questo: “Questa esclusione rappresenta una triste vicenda per chi l’ha subita e per chi l’ha originata. Dovrebbe essere sempre auspicabile, in democrazia, il più naturale accesso possibile alla candidatura di cittadini in una lista. Sarebbero poi in ogni caso gli elettori a decidere se un partito è degno di fiducia o meno” (Claudio Della Ratta, Psi/Pd).

Considerato che, fino a un momento prima, si combatteva una strenua battaglia senza esclusione di colpi per contendersi i brandelli di un elettorato da tempo privato di un comune punto di riferimento nello spazio politico di Centrodestra, il vero motivo di una tale ondata di magnanima solidarietà appare un altro. E non ci vuole eccessiva malizia per pensarlo. Il sospetto è insomma che qualcuno stia puntando a intascare quella manciata di voti, adesso in libera uscita, con argomenti e pose da Libro Cuore. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Holzmann. Ma lui ormai ha spento il telefono.

 

 

 

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Gianluca Trotta Gio, 10/03/2013 - 14:19

Se è vero quel che ha appena detto il TGR, il ricorso al TAR è stato perso. Ah, che grave perdita! Come non essere d'accordo con quanto dichiarava uno di loro qualche giorno fa: "In un momento politico in forte subbuglio e instabilità, dove molti elettori del centrodestra stanno cercando una forza seria e credibile, la nostra esclusione metterebbe ancora maggiore confusione, aumentando il rischio dell'astensionismo e della disaffezione al voto". Me la vedo già, la percentuale di astensionismo aumentare almeno dello 0,1%. Un disastro.

Gio, 10/03/2013 - 14:19 Collegamento permanente