“Chi siamo noi per criticare gli altri?”
Ha scatenato violente polemiche nelle trincee destrorse nazionali l’apertura dell’ex premier Silvio Berlusconi alle unioni civili fra persone dello stesso sesso. “Noi ci battiamo per il sostegno alla famiglia, che è composta da un uomo e una donna, ma ci battiamo anche per il rispetto della persona in tutti i suoi aspetti e allora sui diritti civili e individuali occorre un cambio di passo e occorre fare questo sforzo di adeguamento alla realtà che è cambiata”, avrebbe dichiarato il Cavaliere – a quanto pare ben imbeccato dalla compagna Francesca Pascale – che si dice favorevole alla “civil partnership” sul modello tedesco che piace tanto a Renzi.
Segni chiari di insofferenza per questa virata fuori rotta arrivano anche da Bolzano: il coordinatore provinciale Marco Galateo minaccia le dimissioni, Alessandro Bertoldi rifiuta categoricamente matrimoni fra omosessuali e adozioni. Michaela Biancofiore, sorpresa delle sorprese, si schiera invece dalla parte di Berlusconi. Sul versante opposto il PD sembra invece intenzionato ad impegnarsi efficacemente affinché le coppie omosessuali si vedano riconosciuto il diritto a una vita familiare.
“Io dico che si potrebbe andare anche oltre la legge tedesca – afferma Cornelia Brugger, consigliera comunale PD a Brunico – il modello perfetto sarebbero la Francia, il Belgio, il Lussemburgo, la Spagna, l’Olanda, paesi dove il riconoscimento delle unioni civili è totale e senza discriminazioni di sorta”.
La questione dell’uguaglianza dei diritti è il perno attorno al quale ruota l’annunciato pragmatismo della sinistra, pronta a dare battaglia per trascinare l’Italia (e, in scala, la regione Alto Adige) fuori dai feudi del pregiudizio. “Dobbiamo intervenire senza coinvolgere i sentimenti – prosegue Brugger – perché qui si parla esclusivamente di diritti, il sindaco Spagnolli si è già attivato per istituire un archivio ad hoc per i matrimoni omosessuali, una soluzione non ideale che risulta per forza di cose ulteriormente discriminante”.
Lo scoglio maggiore resta quello di far indietreggiare di qualche passo la controparte politica dalle sue granitiche posizioni. “Quello che disturba di più i detrattori – puntualizza Brugger - sono i matrimoni in chiesa e le adozioni, ma prima di arrivare ad affrontare argomenti del genere c’è ancora tanta strada da fare, si tratta di garantire intanto i più basilari diritti civili. In fondo esistono già esempi di famiglie ‘diverse’ e anche in quelle tradizionali non mancano i problemi, in Alto Adige il 50% delle coppie si separa, e allora chi siamo noi per criticare gli altri?”.
Ma come? L'elfo domestico
Ma come? L'elfo domestico della famiglia Berlusconi in provincia si azzarda a dissentire dal suo padrone? Per punizione dovrà mettersi le dita nel forno!