Politica | Covid-19

Mascherina o sanzioni

Il sindaco di Bolzano Caramaschi avverte: ci saranno più controlli e chi non indossa correttamente il dpi verrà multato. Salgono i contagi nelle scuole: 32 nuovi casi.
Bozen Phase 2
Foto: Othmar Seehauser

“Ancora troppa gente utilizza la mascherina come una specie di scaldacollo, cioè abbassata. Ricordo che in base alle recenti disposizioni è obbligatorio avere sempre con sé dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie e utilizzarli nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantito in modo continuativo l’isolamento”. Arriva puntuale la ramanzina del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi che ieri, 26 ottobre, nella prima videoconferenza stampa per la nuova giunta comunale, ha annunciato che se la mascherina non sarà indossata correttamente allora scatteranno le sanzioni. A tal fine il primo cittadino ha chiesto alla polizia municipale di rafforzare i controlli.

Stiamo tenendo ancora bene, ma l’attenzione deve essere massima

Per quanto riguarda il numero di contagi, ha spiegato Caramaschi, Bolzano è proporzionalmente in linea con i dati provinciali tenuto conto delle particolarità del capoluogo e della concentrazione di abitanti. “Stiamo tenendo ancora bene, ma l’attenzione deve essere massima”. Promossa dal sindaco l’ultima ordinanza illustrata domenica sera dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, la “via altoatesina” che anche governatori di altre regioni vorrebbero adottare. “Considero positivamente l’aver garantito l’apertura di cinema, teatri, sale musicali e strutture per i concerti nel rispetto delle norme già esistenti. Lancio comunque un accorato appello alla popolazione a rispettare le regole di sicurezza che sono state date dagli esperti. Solo così ne verremo fuori”, così Caramaschi.


Scuola, pronti alla Dad

 

Mentre la scuola si prepara al 50% di didattica a distanza per le superiori, già molti istituti hanno deciso di spostare le lezioni sulle piattaforme online in questa settimana. “La scelta è dovuta per alcuni istituti alla necessità di consentire all’Azienda sanitaria di svolgere gli screening; per altri, invece, dipende dal fatto che da sabato le scuole saranno chiuse per la settimana di Ognissanti e quindi risulta più agevole adottare la didattica a distanza al 100% per gli ultimi giorni di questa settimana e approfittare delle vacanze per studiare i nuovi orari”, ha detto il sovrintendente Vincenzo Gullotta. In base alle disposizioni dell’Azienda sanitaria sono passati alla didattica digitale a Bolzano gli istituti superiori de’ Medici, Pascoli e Galilei, la scuola media Alfieri a Bolzano e la scuola secondaria di I grado a Brunico, oltre alla scuola primaria de Amicis di Merano.

 

E i contagi salgono

 

I nuovi positivi al Covid-19 nelle scuole sono 32, e 27 classi si trovano in quarantena. Nello specifico, nella scuola dell’infanzia durante il fine settimana sono state messe in quarantena a Bolzano una sezione alla scuola Dolomiti e una alla Fiaba; a Merano una sezione della scuola Fröbel e a Laives una sezione del Nazario Sauro. I nuovi casi positivi segnalati nel fine settimana sono due. Tra le scuole elementari di Bolzano si trovano in quarantena due classi alla scuola Dante, una alla Martin Luther King, sette alle Don Bosco e una alla scuola Langer. Oltre a queste si segnalano una classe in quarantena a Terlano e una a Colle Isarco. In totale sono state individuate nel weekend 13 persone positive. Nelle scuole medie sono 11 le nuove positività e sei le classi in quarantena: una alle Foscolo, quattro alle Archimede, una alle Alpi di Bolzano. Nelle scuole superiori sono sei i nuovi casi positivi e quattro le classi in quarantena: tre all’ITE Battisti e una al liceo Torricelli. Va detto che nel calcolo dei positivi sono compresi non solo gli studenti, ma anche docenti e personale scolastico. In tutte le scuole per le classi in quarantena è stata attivata la didattica a distanza. Nelle scuole in lingua tedesca, invece, da segnalare che la scuola dell’infanzia Roen di Bolzano, che ospita una sezione con 21 alunni, è stata chiusa dopo la positività al Covid-19 di un bambino. Stessa sorte è toccata alla scuola dell’infanzia di San Pietro in Val di Funes.