Selvaggia

Con questo post voglio elogiare e far conoscere a qualcuno in più il gesto splendido di una giornalista, Selvaggia Lucarelli.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Giusto due giorni fa era la giornata contro la violenza sulle donne. Qui su Salto si è dato spazio all'auspicio di Francesca Melandri, che proponeva una riflessione sulla violenza contro le donne che si esprime, purtroppo spesso, nelle parole del linguaggio quotidiano (qui).

Oggi ho conosciuto una storia emblematica, che merita di essere diffusa. Questa la vicenda: la giornalista Selvaggia Lucarelli in una discussione sul suo profilo di Facebook viene apostrofata da un uomo (maschio, m'immagino adulto), evidentemente non fornito di abbastanza materia cerebrale per argomentare una critica, con uno dei più ricorrenti epiteti offensivi: "zoccola", vale a dire, per chi non conoscesse abbastanza i dialetti centro-meridionali, "prostituta", con connotazione spregiativa.

In qualche modo lei rintraccia il numero di telefono del poveretto (lo dico nel senso spregiativo, ovviamente), tal Gennaro Visco, e in una diretta radiofonica lo chiama; non, ovviamente, per offenderlo a sua volta, ma per chiedergli, in maniera estremamente gentile, di ripetere in praesentia quell'offesa. Dall'altra parte, quel vero e proprio cuor di leone che deve essere tal Gennaro Visco mette giù il telefono, esprimendo solo un desolato Tu-Tu-Tu...

Sono tante le riflessioni che si possono sviluppare da questa storia. Quella che volevo proporre io qui è banale: quanto sono idioti gli uomini quando, per controbattere a una donna, le rivolgono epiteti offensivi? E quanto sono coraggiosi, questi uomini, di cui tal Gennaro Visco è, con tutta evidenza, un ottimo rappresentante?

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Gianluca Trotta Sab, 11/30/2013 - 17:50

In risposta a di peter schwarzer

Povero di spirito, sicuramente. E povero di coraggio, anche quello. Certo, è stato un po' maltrattato; ma direi che se lo meritava. E, davvero, può solo ringraziare il cielo se non è stato querelato: in quel caso si sarebbe pure inpoverito economicamente, almeno per pagare le spese di un avvocato.

Sab, 11/30/2013 - 17:50 Collegamento permanente
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Gianluca Trotta Dom, 01/05/2014 - 23:14

Non capisco il motivo della ripubblicazione di questo mio contributo, ma non poteva avvenire in un momento più opportuno: oggi, su molti social network e nei commenti agli articoli di alcuni giornali online, qualcuno si è scatenato con auguri di morte e offese nei confronti di un politico che sta attraversando momenti difficili. Ecco, sarebbe bello che, quando starà meglio, chi ha subito offese e auspici di morte si metta in contatto con chi gli ha augurato il peggio e faccia una cosa simile a quanto fatto da Lucarelli. Sai le risate, sai gli imbarazzi e le palinodie! La madre di chi si assume il coraggio delle proprie idee si è insterilita; sempre molto prolifica è, pare, quella dei cretini.

Dom, 01/05/2014 - 23:14 Collegamento permanente