Marcia Globale per il Clima verso COP 21 di Parigi
La più grande marcia per il clima della storia è questa domenica, e noi ci saremo.
Perché? Perché il giorno dopo i capi di Stato di tutto il mondo si incontreranno e potrebbero finalmente firmare l’accordo che ci può far evitare una catastrofe planetaria.
Da sempre le marce hanno contribuito a cambiare il corso della storia: da quella di Martin Luther King a Washington che preparò il terreno per la fine della segregazione razziale, alla Marcia del Sale di Gandhi, che mise fine alla dominazione britannica, fino ad oggi. Questa è la Marcia del nostro tempo, la marcia che potrebbe assicurare la sopravvivenza di tutta la specie umana.
PERCHÉ UNA MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA
Si chiede che dalla COP21 di Parigi scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2°C accelerando la transizione verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.
L’Accordo di Parigi deve porre le fondamenta per un mondo nel quale l’impatto delle attività umane non danneggi le basi della vita, nel quale le risorse naturali vengano usate in modo sostenibile e vengano distribuite in modo equo, nel quale gli “scarti” delle attività umane vengano minimizzati e non minino il funzionamento dei sistemi naturali.
L’Accordo di Parigi deve costituire un impegno per il mondo ad agire insieme, in fretta, e in modo efficace. Il rispetto per la sovranità nazionale non deve limitare le ambizioni collettive, al contrario deve dare a ogni Paese maggiori responsabilità nel vincere una sfida dalla quale dipende la sopravvivenza del Pianeta come lo conosciamo e della stessa civilizzazione umana. L’accordo di Parigi va ancorato alle indicazioni della Comunità scientifica e, quindi, alla necessità di iniziare da subito una traiettoria di rapido declino delle emissioni di gas serra, a cominciare dalla CO2.
L’accordo di Parigi deve essere equo, tenendo conto del principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità, alla luce delle diverse circostanze nazionali; il principio di equità va applicato anche all’interno dei Paesi, favorendo una giusta transizione che garantisca migliori opportunità alle popolazioni povere o impoverite e un futuro alle persone e alle comunità colpite dagli impatti del cambiamento climatico.
L’accordo di Parigi deve anche sancire il principio dell’equità intergenerazionale, principio secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui lo abbiamo ereditato.
E BOLZANO?
Anche la Provincia di Bolzano è chiamata fare la sua parte in quanto non è esente da responsabilità su quanto succede al Clima. Il taglio delle foreste per farne piste da sci, l'uso stupido dei cannoni da neve per fare neve che non c'è più, il traffico autostradale asfissiante, l'inquinatissimo inceneritore, la dannosa perforazione dei monti, l'uso indiscriminato dei pesticidi in agricoltura, lo sfruttamento indecente dei corsi d'acqua, sono solo alcune delle più vistose cause di danni sotto gli occhi di tutti. Le frane ormai stagionali, il ritiro dei ghiacciai. Le piogge violente i caldi insopportabili le immigrazioni massicce sono i primi sintomi di un disastro imminente anche da noi. La politica e l'economia sono chiamati ad urgenti efficaci interventi per richiamare l'attenzione dell'economia e della politica locale ai cambiamenti climatici che anche se al momento sembrano marginali, non è facile immaginare che in futuro saranno drammatici quanto in Africa, in Asia, ai Poli. I ghiacciai si stanno ritirando a vista d'occhio, i fiumi sono ipersfruttati, terreni ed acque inquinati da pesticidi, frane ed erosioni, sono solo alcuni dei sintomi di un imminente disastro davanti al quale la politica e l'economia locale saranno chiamate alla propria responsabilità. Non da meno anche i cittadini, consumatori non del tutto inermi e innocenti dovranno sin da ora fare la loro parte. Acquistare, usare l'Auto, l'energia elettrica, il riscaldamento avendo ben presente che ogni spreco, ogni uso inutile è un danno che si aggiunge al danno, è un grammo di CO2 che si aggiunge ed è già troppo quel che c'è.
Il Clima è un problema di democrazia, di democrazia ambientale nella quale anche l'ambiente ha voce in capitolo, pena l'estinzione dell'attuale civiltà. E non sarebbe la prima volta…
Bolzano partecipa con l
Bolzano partecipa con l'apertura del Twenty, e con il prossimo megacenter Aspiag, per non parlare del Kaufhaus di Benko, tutte iniziative che tendono a ridurre il traffico, l'inquinamento dell'aria e sopratutto a portare i cittadini-consumatori verso il vero senso della vita. La città diventa cosi sempre più nostra.
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AUFWACHEN MITMACHEN
Danke Argante für deine ganze Arbeit - ich vermute, wieder einmal hätte diese Kundgebung ohne dich nicht stattgefunden.
Sensationell der Link auf der Google-Startseite gestern und vorgestern:
https://www.youtube.com/watch?v=UgOV1dYdYVk
(Weiß jemand wie man hier einen Link einfügen kann? Oder geht das wirklich nicht? Dann sollte man es ändern)