Cultura | Creatività

Reinventar(t)e

In che modo può essere reinterpretato un oggetto comune come un temperamatite? Un reggiseno, un aeroplanino, un ciondolo, ecco il progetto di alcuni studenti dell'unibz.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Un workshop, della durata di 10 giorni, ha impegnato 20 giovani studenti di design della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano che hanno ripensato la semplice funzione del temperamatite. L’idea è quella di reinterpretare gli usi e le forme di uno degli strumenti base per l’educazione, l’oggetto da cui si parte per incominciare a scrivere. Il progetto “la matita rossa”, seguito dai docenti Claudio Larcher, Eugenia Morpurgo, Alvise Mattozzi, ha l’obiettivo di mostrare agli studenti che anche piccole modifiche di un prodotto iconico possono generare originali e ricche esperienze e nuovi comportamenti. Gli studenti sono stati invitati a riflettere sulla gestualità legata al temperare una matita, e a re-immaginare il gesto conosciuto attraverso la progettazione di un nuovo oggetto. Ecco alcuni dei risultati ottenuti: 

Isabella Sebald - Come trasformare l’azione noiosa del temperare in qualcosa di divertente.

Jessica Rosa - Un temperamatite da indossare.

Barbara Rossaro - Un set di strumenti che trasformano l’azione di fare la punta alla matita in un rituale col fuoco.

Lucrezia Faraci - La lama di metallo si piega come un origami prendendo la forma di un aereoplanino che tempera la matita.

 

Gli altri progetti possono essere visualizzati qui.