Società | Violenza in aumento

Colpa degli stranieri?

Secondo i “Freiheitlichen” esiste un nesso esplicito tra l’aumento dei crimini e la provenienza di chi li commette. Ma la tesi non convince.

La campagna elettorale per le prossime provinciali non è ancora formalmente cominciata, ma si stanno già scaldando i motori. In un comunicato pubblicato ieri sul sito dei “Freiheitlichen” col titolo “Straftaten in Südtirol nehmen weiter zu – Faktor Zuwanderung hinterfragen!”, il secondo partito di lingua tedesca della provincia adombra una connessione diretta tra l’aumento dei crimini e la matrice etnica che l’avrebbe prodotto. In realtà i dati non sono così univoci e si riferiscono solo al biennio 2009-2011, gli ultimi cioè resi disponibili dall’Astat [vedi nostra infografica]. Nel comunicato si tende a far credere che i delitti più brutali e quelli a sfondo sessuale siano da attribuire agli “stranieri” (categoria peraltro qui non ulteriormente specificata). Ciò indicherebbe che ci troviamo di fronte a uno specifico problema, collegato con la loro presenza eccessiva (übermäßig) sul territorio.

Stranieri residenti in Italia

Un adesivo applicato dagli attivisti del partito in diversi luoghi esprime in modo ancora più brutale il concetto: “Gewaltbereite Ausländer? Nein danke!” Il messaggio non impressiona per la sua sottigliezza: è proprio di una tale predisposizione a delinquere da parte degli “stranieri” che bisogna convincersi, e questo – come evidenziato dal comunicato stampa – a prescindere da ulteriori considerazioni di tipo sociologico: “Straftaten bei Ausländern sind dabei bei Weitem nicht nur auf soziale Aspekte zurückzuführen. Die Angelegenheit ist komplexer, als man uns vielfach vormachen will”.

Stranieri residenti in Südtirol/Alto Adige divisi in nazionalità

Si possono sollevare molti punti critici in rapporto a comunicazioni come quelle fornite dai “Freiheitlichen” nel loro comunicato. Il primo riguarda per esempio l’impostazione di un discorso politico basato essenzialmente sull’utilizzo della paura. Non pare infatti escluso che vi si ricorra in mancanza di altri argomenti razionalmente più forti, al fine di compattare un elettorato particolarmente sensibile ai temi “emotivi”. Risulta altresì inaccettabile che l’ipotesi di un nesso causale tra l’aumento di certi crimini e la provenienza di chi li commette venga stabilito in base alla supposta predisposizione alla violenza di alcune categorie di persone. Da verificare, in definitiva, è se almeno esistano dati disaggregati in rapporto alla nazionalità degli esecutori accertati. E in ogni caso, nel lavoro d’interpretazione, si dovrà tener conto del fatto che, essendo aumentata la popolazione, l’incremento numerico di alcuni crimini non può essere letto in termini assoluti.  Nel comunicato stampa dei “Freiheitlichen” non c’è traccia di una simile verifica. La redazione di salto.bz cercherà di fornirli in un prossimo aggiornamento a questo articolo.