“La solita prova di forza”
La provincia di Bolzano è uno dei pochi territori al mondo a sentire la necessità di regolamentare per legge il funzionamento dei musei. Ma ieri nella prima Commissione Legislativa del Consiglio Provinciale in merito si è addirittura verificata un’animata discussione, che ha visto contrapporsi da una parte la SVP e dall’altra le opposizioni. Alla fine tutte le richieste dell'opposizione sono state rigettate e il disegno di legge è stato approvato con i soli voti SVP, anche se Brigitte Foppa ed Alessandro Urzì hanno annunciato che presenteranno una relazione di minoranza.
Alla consigliera provinciale dei Verdi abbiamo comunque chiesto di spiegarci quali sono stati i principali motivi di discussione in Commissione.
salto.bz : Cos’è successo in Commissione Legislativa? Ora si litiga anche sui musei?
Brigitte Foppa - A provocare scintille ieri è stato innanzitutto il fatto che, come al solito, la proposta di legge è stata consegnata tardi. In ogni caso noi abbiamo rilevato problemi soprattutto per quanto riguarda il personale e l’autonomia dei musei provinciali. Tutti noi dell’opposizione abbiamo chiesto di poter fare un’audizione invitando una serie di esperti ed operatori del settore. La domanda l'ho consegnata già la settimana scorsa alla presidente Amhof, senza ricevere però alcuna risposta. Poi all’inizio della seduta della Commissione abbiamo tirato fuori la questione, ma il capogruppo SVP Steger si è categoricamente rifiutato di realizzare questa audizione, anche se l’assessore competente Mussner la settimana scorsa aveva invece manifestato la sua disponibilità parlando con la collega Ulli Mair.
Insomma: hanno mostrato i muscoli con l’intenzione di far vedere che avevano il potere in mano. Steger ha addirittura parlato di ‘inflazione delle audizioni’. Ma io sono andata a controllare ed ho visto che in realtà in Commissione ne abbiamo avute solo 5 in tre anni, non mi sembra in nessun modo un eccesso. Anzi: siamo un organismo che in realtà funziona benissimo ed abbiamo sempre lavorato sui temi in maniera costruttiva e senza fare ostruzione.
Quali esperti sarebbero dovuti intervenire?
In primis i rappresentanti dei musei provinciali e di quelli privati. Ma anche qualcuna delle guide che sono operative nella struttura e dei rappresentanti del sindacato per quanto riguarda le questioni aperte sul personale.
Per quanto riguarda il personale di che tipo di problemi stiamo parlando?
In Alto Adige nei musei abbiamo una quota altissima di lavoratori precari. Dall’ASTAT sappiamo addirittura che solo il 14% di questi lavoratori è assunto a tempo indeterminato, mentre molti finora erano addirittura assunti con voucher. I sindacati si sono fatti avanti, rilevando la situazione e provando a trattare con Mussner, anche se lui ha detto che non c’erano molte possibilità in questo senso se non assumendo eventualmente con contratti di diritto privato. In sostanza con contratti del commercio. Io allora ho provato ad avanzare la proposta di inserire nella legge che almeno in merito vi dovesse essere un accordo preliminare con i sindacati. Sennò quello che succede che nei musei è hai una parte di dipendenti con i contratti provinciali (tra cui i direttori) e dall'altra lavoratori assolutamente precari. Ebbene: la mia proposta è stata respinta.
Per quanto riguarda invece l’autonomia dei musei provinciali qual è il problema?
Che la vogliono di fatto togliere o per lo meno limitare. Ad esempio nella legge c’è scritto che il bilancio verrà fatto dalla Giunta Provinciale, sentiti i direttori dei musei. Invece secondo noi sarebbe stato molto più intelligente inserire anche lì un accordo preventivo con i direttori dei musei provinciali, che di fatto sono coloro che gestiscono le strutture. Ma anche questa cosa non c’è stato verso di farla passare.
Noi avevamo anche proposto che in prospettiva anche Museion, che attualmente è ancora un’istituzione di diritto privato, potesse progressivamente rientrare nel novero dei musei provinciali (nell’arco di 5 anni).
Su questo abbiamo visto un po’ di disaccordo all’interno della SVP, ma non è stata accettata neanche questa proposta.
Il PD che tipo di atteggiamento ha assunto in Commissione su queste tematiche?
Nessuno, perché non è presente.
Come, nessuna traccia degli italiani in maggioranza?
Come recentemente ha detto Hans Heiss: gli Arbeitnehmer (e quindi di conseguenza il PD) sono talmente poco presenti che orami non ci mancano neanche più.