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Musica da camera con Holliger/Ottensamer

Due concerti di musica da camera portano in Alto Adige la leggenda dell’oboe Heinz Holliger e il virtuoso clarinettista Daniel Ottensamer.
Daniel Ottensamer
Foto: Julia Stix

**ATTENZIONE! Il concerto del Trio di Heinz Holliger previsto per mercoledì 30 marzo è stato annullato!**

Questa settimana regala agli appassionati della musica da camera due appuntamenti di un certo interesse, per il calibro degli artisti ospiti e per la particolarità dei programmi eseguiti.

Il primo dei due appuntamenti è il concerto del Trio di Heinz Holliger, che si esibirà su invito di KulturKontakt Eppan il 30 marzo alle 20.00 presso la residenza Thalegg di Appiano, un elegante palazzo cinquecentesco restaurato recentemente e raramente aperto al pubblico.

Heinz Holliger è un oboista svizzero d’età ormai quasi veneranda, una vera leggenda tra gli oboisti di tutto il mondo, celebrato a lungo per il suo estremo virtuosismo. Basti pensare che alcuni dei compositori più celebri del Novecento hanno scritto delle partiture appositamente per lui, tra questi Luciano Berio, Elliot Carter, Witold Lutosławski, Krzysztof Penderecki e Karlheinz Stockhausen, solo per citarne alcuni. Oltre all’attività concertistica e alle numerosi incisioni eseguite come solista per etichette del calibro di ECM, Holliger ha anche portato avanti un’intensa carriera come compositore, ottenendo in questo ambito numerosi riconoscimenti internazionali.

 

 

Ad Appiano Holliger suonerà in Trio con la violoncellista Anita Leuzinger ed il pianista Anton Kernjak. Il programma è molto variegato. Si parte con un brano non troppo noto del repertorio cameristico romantico, i Sechs Stücke in kanonischer Form op. 56 di Robert Schumann, eseguiti qui con oboe, violoncello e pianoforte. Seguono gli Stücke im Volkston, anche questi di Schumann e senz’altro più noti, in questo caso nella versione per oboe e pianoforte. La prima parte del programma si chiude poi con una composizione dello stesso Holliger per violoncello e pianoforte Romancendres für Violoncello und Klavier. Nella seconda parte si comincia con l’oboe solo, in un pezzo di Olvier Messiaen, N.N. für Oboe solo, seguito da Kaddish, di Maurice Ravel, per oboe e pianoforte, per concludere finalmente di nuovo in trio con Ludwig van Beethoven, Trio in B-dur, op. 11.

 

 

 

Il secondo appuntamento degno di nota della settimana musicale altoatesina è il concerto della Mendelssohn Kammerorchester Leipzig con il clarinetto solista Daniel Ottensamer, che si terrà alla Ragenhaus di Brunico il 1 aprile alle 20:00.Daniel Ottensamer soffre forse un po’ il confronto con il fratello Andreas, primo clarinetto dei Berliner Philharmoniker, estremamente famoso nel mondo della musica classica oltre che per il suo talento anche per essere una sorta di sex symbol. Daniel tuttavia gode di una carriera altrettanto brillante ed è sicuramente da annoverare tra i solisti più richiesti nel suo ambito. È primo clarinetto dei Wiener Philharmoniker, ha al suo attivo diversi dischi per la Sony, e con il suo Ensemble “Philharmonix” esplora territori oltre i confini del repertorio classico, come il jazz, kletzmer, pop e swing.

Anche l’ensemble Mendelssohn Kammerorchester si contraddistingue per l’entusiasmo e la freschezza delle sue esecuzioni. Nata nel 2000 per iniziativa degli studenti diplomatisi alla Musikhochschule di Lipsia, la formazione può vantare eccellenti musicisti variamente impegnati in carriere solistiche e cameristiche.

Il programma comincia con due partiture per clarinetto e orchestra. La prima di Penderecki, Sinfonietta n. 2, la seconda di Carl Maria von Weber, ovvero una versione orchestrale del suo Quintetto per clarinetto in Si maggiore. La sorpresa è però il brano molto poco noto del compositore Robert Volkmann, Serenade n. 3 in re minore op. 69, una bella partitura per orchestra d’archi e violoncello solista il cui incipit è una melodia struggente eseguita dal violoncello nel più completo silenzio.

Il programma si conclude con la Sinfonia per archi n. 8 di Felix Mendelssohn Bartholdy, una delle dodici sinfonie che notoriamente il compositore scrisse giovanissimo e che sono ancora estremamente apprezzate nel repertorio per orchestra da camera.