La Marmolada sta morendo, e non solo lei

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La scienza parla chiaro: i ghiacciai sono in crisi. La montagna "piange" da più di 40 anni. Ma è dal 2010 che i ricercarori hanno registrato le maggiori perdite di ghiaccio.
Non solo la Marmolada, il ghiacciaio simbolo delle Dolomiti. Nei prossimi decenni potrebbero ridursi, fino a sparire, anche gli altri ghiacciai di queste montagne. A sostenerlo per la prima volta uno studio realizzato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Isp) e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, appena pubblicato sulla rivista The Cryosphere.Al 2023, ultimo anno preso in esame dallo studio, sono stati considerati dagli scienziati 9 ghiacciai, anche se la frammentazione del ghiacciaio della Marmolada in 4 corpi glaciali distinti ha portato il numero totale a 12.
“L’area totale di questi ultimi 12 ghiacciai è passata da poco più di 4 km quadrati negli anni ’80 a poco meno di 2 km quadrati oggi, con una perdita del 56%, di cui il 33% dal 2010”, precisa Andrea Securo, dottorando dell’Università Ca’ Foscari Venezia e coautore dello studio. “Complessivamente abbiamo riscontrato una diminuzione della superficie topografica media dei ghiacciai di 28,7 metri. Il ghiacciaio che ha subito la riduzione maggiore è quello della Fradusta, che ha visto una diminuzione di spessore medio di 50 metri ed una riduzione areale del 90%”, spiega ancora Securo.
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Sempre più caldo
Interessanti anche i dati sulle temperature elaborati per lo studio assieme ad ARPA Veneto che ha quantificato un aumento di +2.0°C, circa +0.5°C per decade negli ultimi 40 anni. Al contempo i dati mostrano anche un certo aumento delle precipitazioni nevose ma solo in alta quota, fenomeno che, avvertono i ricercatori, non è stato sufficiente a colmare la maggiore fusione dovuta a estati sempre più lunghe e sempre più calde.
Lo studio mette in luce che in tutta l’area il 66% dell'intera perdita di volume è attribuibile al solo ghiacciaio della Marmolada. “Oggi le aree di accumulo dei ghiacciai delle Dolomiti si trovano al di sotto della linea di equilibrio glaciale alpina, un indicatore del fatto che, nel giro di pochi decenni, questi ghiacciai scompariranno o si frammenteranno in piccoli corpi glaciali senza dinamica. Il loro destino appare purtroppo inevitabile anche assumendo una stabilizzazione del clima sui valori medi degli ultimi 30 anni, cioè dal 1991 al 2020”, concludono gli autori dello studio.
Sulla scomparsa dei ghiacciai si è recentemente espresso anche il noto glaciologo meranese Georg Kaser che, in un'intervista a SALTO, ha affermato: "I ghiacciai delle Alpi Orientali, i nostri ghiacciai, sono già persi, non c'è più nulla da proteggere. Non ci sono più. Con il clima degli ultimi 30 anni non hanno più spazio". Secondo Kaser, però, il problema non sono solo i ghiacciai, "bensì ciò che manifestano: un cambiamento massiccio nel sistema climatico".
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Mit -f a t a l e n- FOLGEN für die Strom-Produktion im Sommer, wenn gleich-zeitig die KURZ-SICHTIGEN doofen Bürger, in ihren von den -m o d e r n e n- Architekten propagierten bis auf den Fußboden -v e r g l a s t e n-KISTEN mit den STYROPHOR-verpappten Wänden, die STROM-fressenden KLIMA-ANLAGEN voll aufdrehen/müssen ...!!! ... ???