Politica | Borghetto

Durnwalder spegne i fuochi dell'autodeterminazione

Al convegno sull'autonomia regionale tanta voglia di staccarsi dall'Italia, mentre Maroni e l'ex Landeshauptmann sono su una linea più moderata.

Tendone pieno a Borghetto per l'incontro promosso da Lega Nord e Veri autonomisti trentini a 20 anni dal grande raduno per l'autonomia. Con Luis Durnwalder che ha fatto un po' da “pompiere” con i fuochi dell'autodeterminazione attorno a lui.

Tiziano Bianchi su L'Adige ha raccontato dell'adunata nella piazza di Borghetto, con le parole più accese che sono state quelle del professor Stefano Galli, costituzionalista e capogruppo della Lista Maroni in Regione Lombardia. Galli ha parlato di «radicalizzazione dello scontro con lo stato centrale» e «diritto all'insurrezione ed alla resistenza contro l'invadenza dello Stato».
Pius Leitner aggiunge un po' di fuoco rimarcando come «l'autonomia speciale, anche del Trentino, esiste perché non siamo italiani. E ora è il tempo dell'autodeterminazione».


Durnwalder e Maroni sono invece stati più “classici” nella loro linea. L'ex Landeshauptmann ha indicato come l'autodeterminazione non sia realizzabile e che il percorso più costruttivo sia quello di aumentare il grado di autonomia. Per Maroni le autonomie speciali sono un modello di riferimento ed a Borghetto ha rilanciato l'idea di referendum in Lombardia per dare anche alla regione della quale è presidente uno statuto speciale.