Per i farmaci si sta muovendo l’Azienda sanitaria di Bolzano, per l’ambulanza la Protezione civile. E nel frattempo stanno arrivando numerose le donazioni a Soleterre, la onlus di Milano che assiste i bambini in ucraina (chi fosse interessato a effettuare delle donazioni direttamente può farlo qui https://soleterre.org/ucraina/ ), Intanto arriva una drammatica testimonianza da Roberto Brambilla, il chirurgo che sta operando i piccoli nell'ospedale San Nicolas di Leopoli.

Dopo le richieste e i videomessaggi di Manuel Tartarotti si è messa in moto a vari livelli la macchina della solidarietà. Da oggi a domenica Manuel sarà a Vilnica, nel centro dell’Ucraina. per vedere di persona le attività di Intersos (associazione internazionale a cui è legata Soleterre) ed effettuare una riunione con gli psicologi di urgenza. Dopodiché il cooperatore bolzanino rientrerà a Leopoli, dove Soleterre ha la “base” e dove Roberto Brambilla sta continuando ad operare. Il chirurgo brianzolo è infatti specializzato nel curare ferite (qui il suo diario).

Per trasportare i bambini feriti e quelli oncologici Soleterre ha detto di aver bisogno di un’ambulanza.  “Ci sono molte iniziative lodevoli in Ucraina ma in questo caso avere un referente che sa cosa serve è molto utile. Per questo tipo di richieste  – spiega il direttore della Protezione civile provinciale Klaus Unterweger – noi non ci possiamo muovere autonomamente, ma attraverso il dipartimento di protezione civile nazionale. Ho trasmesso la richiesta e so che è in corso di valutazione”.

Nel frattempo si sono mossi anche privati e associazioni. Cinzia Mataloni, del direttivo del Vintola 18, assieme ad una ventina di volontarie, attraverso mercatini e varie attività ha raccolto dei fondi. 1.400 euro sono stati versati stamani tramite bonifico a Soleterre. “Abbiamo pensato che donare fondi per acquistare farmaci e altro materiale medico da inviare in Ucraina fosse la cosa giusta”, spiega. Questo il video di ringraziamento inviato ieri da Tartarotti.

Pochi minuti fa ci  è arrivata una drammatica testimonianza del chirurgo Roberto Brambilla. Drammatica a dire poco. Ci abbiamo pensato un po' se pubblicarla o meno. Ma avendo ricevuto tutte le autorizzazioni, alla fine abbiamo deciso di pubblicarla qui, un po' nascosta in fondo all'articolo, e togliendo la gran parte dei dettagli. Per capire gli effetti catastrofici della criminale invasione russa dell'Ucraina forse è necessario anche conoscere qualche piccola storia come questa, o come quella pubblicata nel diario di Brambilla uscito ieri. Sono poche righe che si fatica a leggere fino in fondo. Un pugno nello stomaco.

Di questa bimba vi invio contrariamente all’ usanza solo il volto. Perché è questo che mi ha profondamente colpito. È serena nel suo sonno. Sotto le bombe di Diprno. Per frammenti di bomba nella colonna vertebrale ... (ndr, in sintesi rischia la paralisi, ha problemi ad un polmone, alla milza, fratture varie  e ha perso delle dita) .... Non si sa ce la potrà fare. Qui si spara anche agli angeli. (Roberto Brambilla)