Ambiente | Dal blog di Claudio Campedelli

Il miglior inceneritore del mondo

Mentre altrove si cerca di ovviare al problema dei rifiuti attraverso una gestione corretta dei medesimi, a Bolzano sta per essere messo in opera un inceneritore che peggiorerà la qualità della vita dei cittadini.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Seehauserfoto

Le cittadine e i cittadini di Trento e della Val d’Aosta sono riusciti a fermare la costruzione dell’inceneritore sul proprio territorio.

Al contrario, gli amministratori della Provincia di Bolzano, insieme con una gran parte della popolazione che si è voltata dall’altra parte, hanno intenzione di regalarci un inceneritore da 130.000 tonnellate di rifiuti al costo di ca. 140.000.000 milioni d’euro (esclusi oneri finanziari e di gestione).

Un inceneritore sovradimensionato che richiede una gestione dei rifiuti del secolo passato, pronto ad immettere le polveri e le sostanze nocive prodotte dalla combustione dei rifiuti direttamente nell’aria che respiriamo. Il camino, alto 60 metri, non consentirà alle particelle di superare gli strati di inversione termica, precludendone la dispersione. Avremo così una zona massima di ricaduta a ca. 2000 metri a nord dell'impiento, praticamente in mezzo alle case.

Contemporaneamente, nella conca di Bolzano vengono sforati sistematicamente i limiti degli ossidi d’azoto (quale indicatore di una serie di sostanze) che l’inceneritore andrà a incrementare. Le dichiarazioni su un eventuale contributo al miglioramento dovuto ad un’ipotetica sostituzione delle caldaie dei condomini non appartiene al mondo reale e per il futuro è tutta da verificare, inoltre aumenta il traffico di autocarri che porteranno da tutta la provincia le migliaia di tonnellate di rifiuti.

La riduzione, il riuso, il riciclaggio sono per i fortunati, non per le persone della provincia di Bolzano, e in particolare per le cittadine e i cittadini di Bolzano!

Gestire i rifiuti in modo corretto senza incenerirli è possibile. Anche a Bolzano.

 

 

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Martin Senoner Mar, 05/28/2013 - 12:54

Dieser Artikel ist alles andere als neutral geschrieben und sollte von der ersten Seite entfernt werden.
Dabei will ich nicht auf die Situation in anderen Städten eingehen, aber Müllverbrennung ist mit Müllvermeidung und -trennung vereinbar, oder will der Artikelschreiber den Kaiserberg um weitere 100 Meter erhöhen?
Will er gleichzeitig auch das Fernwärmewerk mit Erdöl oder -gas beheizen?

Mar, 05/28/2013 - 12:54 Collegamento permanente
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Claudio Campedelli Mar, 05/28/2013 - 13:14

In risposta a di Martin Senoner

La decisione presa a suo tempo di costruire l'inceneritore era basata proprio sul divieto di raccolta differenziata della plastica.
Cito dal piano dei rifiuti provinciale al momento in vigore:
"Un discorso a parte va fatto per la raccolta della plastica.
In questo caso, l’alto potenziale nella riduzione tramite il sistema dei vuoti a rendere, gli elevati costi di raccolta, la scarsa percentuale rilevata ne rifiuti urbani delle frazioni materialmente recuperabili, le difficoltà nel recupero delle plastiche eterogenee come recupero materiale e non ultima la considerazione che con l’inceneritore di Bolzano si ha unrecupero energetico, sconsigliano il rafforzamento delle strutture per il recupero di queste frazioni.
......
In ogni caso la raccolta della plastica è da limitare ai contenitori per liquidi fino a 10 litri. Rispetto agli obiettivi dell’aggiornamento del 1999 al Piano Gestione Rifiuti 2000 e considerato il fatto che l’impianto di incenerimento già adesso risulta pienamente utilizzato, cade il principio della raccolta delle plastiche miste in Venosta e Punteria per il loro conferimento all’inceneritore.
Trattandosi di raccolte che non sono destinate al recupero materiale, per queste frazioni non vengono definiti obiettivi specifici."

Mi pare chiaro che con questa affermazione la raccolta differenziata sia in contrasto con la decisione di costruire un inceneritore.
La plastica nei rifiuti residui nella provincia di Bolzano è del 14,6% (Landesweite Restmüllanalyse, TBU, 2009).
La plastica, insieme alla carta, il cartone e i poliaccoppiati ha un importanza primaria per l'inceneritore: senza una quantità sufficiente di queste frazioni non può avvenire la combustione per il drastico calo del potere calorifico (confronta schema caldaia studio impatto ambientale inceneritore).

Per quanto riguarda la fonte primaria per il riscaldamento volevo fare notare che la plastica è di origine fossile. La combustione della plastica risulta però molto più problematica del metano e del gasolio e ha un efficienza energetica di gran lunga peggiore.

Per quanto riguarda lo smaltimento ricordo che l’incenerimento produce ca. 30% di rifiuti speciali che comunque vanno depositati.

Mar, 05/28/2013 - 13:14 Collegamento permanente
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no name Mar, 05/28/2013 - 14:56

Credo anch' io che l' inceneritore sia ormai antiquato prima dell' avvio. In Germania si sta provando un nuovo metodo, (sembra molto efficace), di recycling attraverso la separazione delle sostanze riutilizzabili con macchinari ultratecno. Quindi anche il Kaiserberg potrebbe, in futuro, ridursi a collinetta. E con la Fernwärme c'è da mettersi le mani nei capelli come con gli eccessi Klimahaus, ma qualcuno ha dei vantaggi, questo é poco ma sicür.

Mar, 05/28/2013 - 14:56 Collegamento permanente
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Maximilian Lösch Mar, 05/28/2013 - 14:57

ach, das wunderschöne Alpenland Südtirol, unberührte Natur, klares Quellwasser und blühende Almwiesen. Was für Märchen wir uns und den Touristen gerne erzählen. Eine Pestizid und Herbizid-wüste und Gift-Drift in Apfelmonokulturen von Salurn bis Mals, Müllverbrennungsanlagen für eine gesunde Zukunft und verantwortungsvolle Bürger...
Da kann man eigentlich nur noch das Glück im Herzen vor sich hin pfeifen: "Wohl ist die Welt so groß und weit..."

Mar, 05/28/2013 - 14:57 Collegamento permanente
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Martin Senoner Mar, 05/28/2013 - 15:49

anch'io credo che si possa riciclare di più magari separando i rifiuti in un impianto da costruire vicino all'inceneritore, ma da noi hanno scelto di incaricare i cittadini a separare tutto (con dieci bidoni per famiglia). In Trentino mettono plastica vetro e metallo in un raccoglitore di rifiuti, inoltre sono riciclabili anche i tretrapac (ne fanno carta igienica e altro)

Mar, 05/28/2013 - 15:49 Collegamento permanente
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Claudio Campedelli Mar, 05/28/2013 - 17:39

In risposta a di Martin Senoner

In Trentino si fa la raccolta multimateriale (bidoni separati per umido, materiali riciclabili, residuo). Il materiale riciclabile viene selezionato a Lavis presso Trentinoricicla. I materiali cerniti (vetro, metallo, plastica, carta, cartone, Tetrapack) vengono controllati direttamente in loco ed avviati al riciclo. Chiaramente per questi materiali vengono riconosciuti i contributi per la gestione corretta pagati dai cittadini al momento dell'acquisto che i vari consorzi restituiscono ai comuni.
In Alto Adige si tende a delegare la cernita ai cittadini. Questo comporta chiaramente un impegno per le famiglie, ma dall'altra riduce i costi della cernita. Il punto chiave non sta nella cernita, ma nel principio che chi inquina paga (in pratica chi produce più rifiuti residui ne paga la gestione) e nelle priorità ( in ordine gerarchico: ridurre, preparazione al riuso, riciclo, recupero, smaltimento) che il comune dovrebbe attuare sul proprio territorio. Questo è quello che chiediamo da anni. La soluzione tecnologica dell'incenerimento va nella direzione opposta: servono grandi quantità di rifiuti (l'inceneritore richiede al minimo ca. 13.400 kg di rifiuti all'ora, 24 ore su 24, per 300 giorni di servizio all'anno) con un discreto potere calorifico (minimo 6.700 kJ/kg).

Mar, 05/28/2013 - 17:39 Collegamento permanente
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Argante Brancalion Mar, 05/28/2013 - 16:18

La foto è di alcuni giorni fa, mostra un fumerone rosa che non ha niente di naturale ne di salutare. Mi chiedo e chiedo agli attuali gestori del nuovo inceneritore cosa stanno facendo? Cosa hanno bruciato? Perchè il fumo non esce dal camino (che si vede proprio dietro)? Quali autorizzazioni hanno? Perchè non è stata informata la popolazione? C'è stato un controllo di quelle emissioni? Da che sostanze era composta? Le analisi veranno pubblicate?

Mar, 05/28/2013 - 16:18 Collegamento permanente
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Gaia Palmisano Mar, 05/28/2013 - 17:41

In questi giorni sonorimasta allibita dalla campagna pubblicitaria promossa dalla seabe portata in giro da moltissimi autobus, che recita: "il mio bidone é ghiotto di rifiuti residui". L´ immagine mostra un bidone che tira fuori la lingua per rimpinzarsi di imballaggi vari. Certo, perché che senso ha riciclare se dobbiamo alimentare la fame del nuovoinceneritore? Mi prende un senso di rabbia e sconforto, che senso ha che io riutilizzi in dieci modi diversi i vasetti dello yoghurt, se tanto ora avremmo tonnellate di spazzatura da bruciare? Tra l´altro questa energia sará considerata da fonti rinnovabili, non é un paradosso?

Mar, 05/28/2013 - 17:41 Collegamento permanente
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Claudio Campedelli Mar, 05/28/2013 - 17:56

In risposta a di Gaia Palmisano

L'energia prodotta dall'inceneritore viene considerata rinnovabile in modo forfetario del 50%.
Questo in base a una decisione del “International Energy Agency (IEA)”:
" Municipal solid waste (MSW):Some controversy is present in the definition of
municipal solid waste. This stems from the fact that waste collected from
households, commercial establishments, hospitals and other institutions contains
components that are both biodegradable and non-biodegradable. Both IEA and
European Union definitions of renewables exclude non-biodegradable municipal
solid waste; however, some member countries count all MSW as renewable. In
other member countries, surveys are under way to determine what fraction of MSW
is renewables. Finally, ongoing implementation of recycling programmes,
separation at the point of combustion and other techniques are expected to reduce
the fraction of non-biodegradable MSW.
If it is not possible to distinguish between renewable and non-renewable municipal
solid wastes, then the total quantity should be divided equally between both categories."

In base a questa considerazione il GSE riconosce il 51% dell'energia elettrica prodotta come rinnovabile e la sovvenziona con i soldi che paghiamo nella bolletta elettrica alla voce delle energie rinnovabili (componente A3). Noi ci chiediamo se questa sovvenzione sia corretta visto che la provincia di Bolzano gestisce i rifiuti in modo non conforme alle direttive europee.

Mar, 05/28/2013 - 17:56 Collegamento permanente