Ambiente | Trasporto pubblico

Elettrificazione con i… bus ibridi?

Bus ibridi a gasolio come misura anti-NO2? I dubbi sono molti e assai fondati.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Daimler Media

Il comunicato con cui si è fatto il “punto” sulla situazione della riduzione della NO2 mi ha fatto sobbalzare perché è evidente che si cerca di spacciare come innovazione ciò che, in realtà, è piuttosto controverso negli ambienti del trasporto pubblico e dei media di settore.

Si legge, infatti:

Nei prossimi mesi si assisterà ad un importante rinnovamento dei bus circolanti sulle linee cittadine. Bus ibridi, ad idrogeno ed elettrici sostituiranno gradualmente gli ormai vecchi bus alimentati a gasolio ed a metano.

Basta omettere un paio di parole…

Un tentativo piuttosto puerile di sdoganare questi bus ibridi come misura anti-inquinamento del "Piano NO2 2018-23" omettendo le paroline “diesel” o “gasolio”. Che poi non sono bus ibridi, ma sono in realtà dei “mild-hybrid”. Piccola differenza terminologica ma tecnicamente fondamentale.

Appare paradossale che i bus “ibridi” sostituiranno bus vecchi a gasolio quando gli ibridi non sono altro che bus… a gasolio che non si muoveranno un solo centimetro in modo elettrico. L'ho spiegato di recente con un paio di lettere al giornale sul "Dolomiten" (1° marzo e 22 maggio) ovviamente rimaste senza alcun riscontro.

Sulla questione mi sono espresso più volte (qui su salto.bz aprile, luglio e dicembre 2018, pure con uno spazio sulla cronaca meranese dell’Alto Adige) ma evidentemente il tema interessa poco. Va bene che sia urgente rinnovare la flotta, una pesante responsabilità dei vertici Sasa degli ultimi dieci anni e forse anche di taluni altri, ma nell'ambito del rinnovo  si poteva fare decisamente meglio e forse addirittura spendere di meno ma tant'è.

Mi chiedo solamente come sia stato possibile che questi acquisti siano stati “digeriti” dalle varie commissioni dei tre comuni azionisti di Sasa (Bolzano, Merano e Laives) e dai vertici degli stessi. Forse non c’era nessuno in grado di controbattere a quanto hanno riferito i vertici di Sasa? Strano…

Elettrificazione farlocca

Se si vuole spacciare per “elettrificazione” l’uso di bus ibridi a gasolio (ne arriveranno 58, altri tre sono diesel “puri”), il tutto appare solo come una mossa di “marketing pubblico”. D’altronde sappiamo che il gasolio lo produciamo direttamente qui in Sudtirolo e possiamo ridurre la dipendenza dalla fonti fossili e importazioni estere… (è una battuta, neh...)

La mobilità pubblica elettrica è ferma

Di elettrificazione reale ce n’è gran poca, oltre ai cinque bus a idrogeno circolanti, i cinque elettrici a batteria, e i dodici (carissimi) ad idrogeno in arrivo ma solo fra due anni. Di elettrico non c’è altro. Forse i bussetti elettrici per la linea 15 che paiono, però, essersi persi per strada.

Questa è la realtà, volenti o nolenti che suona un po’ come una presa in giro. Anche perché, se poi andiamo a leggere il punto 3.5.5.2 del Piano Clima… regolarmente, anzi accuratamente non citato quando si parla di bus “ibridi”, non è per nulla un caso tale mancata citazione.