Politica | Europa 2019

“La Svp è in debito con noi”

Biancofiore contro i vertici di FI: “Strategia autolesionista, bisognava correre sotto lo stesso simbolo con Dorfmann”. La deputata spera in un “payback” alle comunali.
Biancofiore, Michaela
Foto: Facebook/Biancofiore

Ricordati degli amici”, diceva anni fa, nella sua celebre parodia, il comico Corrado Guzzanti nei panni di Francesco Rutelli rivolgendosi a Silvio Berlusconi, allora primo ministro. Il messaggio è quello che oggi la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore rivolge a Herbert Dorfmann e alla Svp dopo l’esito del voto delle elezioni europee: “Spero che la Volkspartei si ricordi di essere in debito con noi e che appoggi un sindaco affine al centrodestra liberale”, auspica Biancofiore.

L’unico seggio della circoscrizione Nord-orientale se l’è preso la Stella alpina, lasciando a casa i forzisti. La narrazione viene però edulcorata dalla fedelissima di Berlusconi: “A Bolzano Forza Italia torna ad essere il primo partito dopo la Lega e supera Fratelli d’Italia, raddoppiando i propri voti in Trentino”.

 

Autolesionismo politico

 

Le recriminazioni non mancano: “Il presidente Tajani sa bene che la mia proposta era correre insieme sotto lo stesso simbolo con un accordo politico, non lasciando la Svp correre da sola conseguendo così l’unico seggio del Nord Est spettante a Forza Italia - si sfoga la parlamentare di centrodestra -. Una lista del Nord Est guidata da Berlusconi con a seguire la ex capogruppo Gardini e il candidato Svp Dorfmann, sarebbe stata fortissima e avrebbe portato alla coalizione del PPE in Trentino Alto Adige ben il 51% dei consensi superando di gran lunga la Lega. Berlusconi e Dorfmann sarebbero stati eletti lo stesso”. Un errore di strategia, ma “Tajani è stato mal consigliato”.

 

 

Quello però non è stato l’unico passo falso, i vertici del partito hanno “sbagliato tutto ma proprio tutto, con un autolesionismo che non conosce pari”, sostiene la berlusconiana, “sul piano politico l’aver attaccato solo i 5 stelle dando del birichino a Salvini e supplicandolo di tornare a casa, ha solo portato ulteriori voti in dote alla Lega della politica dei due forni”. Bisognava candidare i volti noti del partito, insiste ancora Biancofiore, nonché candidare Berlusconi e Tajani in tutte le circoscrizioni, “un errore madornale l’assenza del Presidente nella circoscrizione centro che ha permesso il superamento scontato da parte di Fratelli d’Italia che esprimeva una leader (Giorgia Meloni, ndr), peraltro amatissima nella sua regione”. 

Indugiando sull’incrollabile devozione verso l’ex premier “eroico e indomito, che ha lottato come un leone in campagna elettorale”, Biancofiore sentenzia infine: “Forza Italia deve essere rifondata”.