Urzì nominato commissario
Dalla settimana scorsa Alessandro Urzì è tornato ad essere il commissario di Fratelli d’Italia al posto di Marco Galateo. Anche se la parola d’ordine è – ovviamente – minimizzare con le motivazioni standard usate poche settimane fa anche dalla Lega per l’arrivo di Maurizio Bosatra (“chi scende in campo per giocare è bene che non faccia anche l'allenatore”, desta sorpresa la tempistica. Se nel partito di Salvini il fedelissimo di Calderoli è arrivato il 10 luglio, e quindi in tempo per allestire la squadra, Urzì torna a ricoprire il ruolo a dieci giorni dalla chiusura delle liste. Senza contare che quando Galateo prese il posto di Urzì era già chiaro che ci sarebbero state le elezioni il 22 ottobre e che lui sarebbe stato il capolista. Ma tant'è.
Alessandro Urzì nega comunque che vi siano state difficoltà nell’allestimento della lista, con la parte moderata del partito – da tempo piuttosto in ombra, per la verità – preoccupata per l’eccessivo sbilanciamento a destra del duo Galateo-Scarafoni. “Sono diventato commissario – spiega il deputato e presidente della Commissione dei Sei - perché in momenti elettorali il nostro partito prevede sempre che chi dirige il partito e si candida per evitare ogni sovrapposizione di interesse lasci il posto ad un commissario. E devo dire che è stato Galateo a proporlo per primo al partito con grande senso di responsabilità. E Meloni mi ha nominato. Ho raccolto il lavoro fatto e sto tirando le somme proprio in queste ore”.