Un ‘infortunio’ provvidenziale?
A dare il "la" stamani è stata un’ampia intervista del quotidiano Dolomiten al vicesindaco di Bolzano Christoph Baur.
Nel dialogo tra la giornalista e il vice di Caramaschi ad un certo punto viene posta una domanda che ‘evoca’ la possibilità che il bando (ufficialmente e confusamente pubblicato venerdì scorso 24 settembre) non abbia avuto luce ‘verde’ dalla politica.
Al di là di facili giochi di parole sul colore della luce (l’assessora Lorenzini continua a ripetere di non voler dire più nulla su Benko), la domanda del Dolomiten (da sempre critico sul progetto Benko), consente a Baur di prodursi nella seguente risposta.
“Zum Beispiel. Bevor wir widrige Ausschreibungen wirklich veröffentlichen, müssen wir klären, ob die Flächen verfügbar sind, die es für die Durchführung der Arbeiten braucht. Mir genügt es nicht, wenn mir mitgeteilt wird, dass es so ausschaut, als ob der Konzessionsvertrag von der italienischen Bahngesellschaft RFI unterzeichnet würde. Wir müssen die Gewissheit haben.”
Sembra una questione tecnica (sui terreni) in relazione ad un’altra questione tecnica e cioè quella dei ‘problemi’ nella pubblicazione del bando sul sito del Comune. E la politica?
Per chiarirci le idee abbiamo contattato direttamente il vicesindaco Baur, per farci spiegare meglio la situazione. Ne è risultato un colloquio in parte esplicativo e in parte surreale.
salto.bz : Vicesindaco Baur, che è successo? Il bando è stato pubblicato o no? Stamattina dal sito del Comune è sparito persino l’avviso orfano di link funzionante al bando vero e proprio.
Christoph Baur - Il bando è sparito perché non si può pubblicare un bando che non si vede e far decorrere i termini dalla data di questa non-pubblicazione.
Il passo indietro del Comune è solo tecnico o anche politico?
Solo tecnico, assolutamente.
Quindi il passo indietro nella pubblicazione non è conseguenza degli interrogativi da Lei sollevati in merito alla incertezza della disponibilità di alcuni terreni dell’area interessata dal PRU?
No. Su questi terreni c’è un po’ di confusione. Uno di questi è quello che deve essere disponibile per spostarvi la stazione delle autocorriere. Per questo c’è una lettera del direttore generale della Provincia che dice che c’è ormai la disponibilità data. In questo momento io non so se dobbiamo attendere la firma della convenzione tra RFI e Provincia oppure se questo non è necessario. Questo va chiarito. Poi c’è un secondo terreno per il quale ci vuole ancora una firma, non della Provincia ma del Comune e cioè del sindaco. Questo secondo terreno riguarda una piccola area in piazza Verdi sempre di proprietà di RFI, che noi dobbiamo mettere a disposizione di chi poi sarà l’aggiudicatario del bando. Su questa seconda area c’è una trattativa molto avanzata, però ancora non c’è la convenzione.
“Per quanto riguarda questo secondo terreno io sarei abbastanza certo che dobbiamo fare prima la convenzione e poi pubblicare il bando.”
Lei questa obiezione l’aveva avanzata ma il bando era stato pubblicato lo stesso?
Non era un’obiezione. E’ nell’accordo di programma il fatto che il bando debba essere pubblicato entro 4 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, però a condizione che ci sia la disponibilità di queste aree.
Ancora: Lei dice che al momento la garanzia al 100% della disponibilità di queste aree non c’è…
Io dico che quella della provincia ‘sembra che ci sia’. Mentre quella di piazza Verdi è ‘prossima’, perché c’è un funzionario che se ne sta occupando personalmente ed è stato più di una volta a Roma per discuterne. Mi ha detto che venerdì prossimo tornerà a Roma “probabilmente per concludere”. Però ancora non c’è la firma.
Senta, ma alla luce di quello che Lei dice, la pubblicazione del bando venerdì, 2 settembre, è stata opportuna o no?
Secondo me è stato un infortunio.
Dal quale però non si può tornare indietro, una volta pubblicato è pubblicato, no?
Perché? Il bando non è stato mica pubblicato!
Ma come? Il bando è pubblicato o no?
No, non è stato pubblicato. È stato fatto un primo passo per la pubblicazione ma il documento non è stato liberato e reso pubblico. Se nessuno lo vede non c’è…
Quindi dal Suo punto di vista è quasi una fortuna che ci sia stato un problema tecnico, così non avete fatto questo ‘passo’ che non sarebbe stato possibile. E’ così?
Sì, giusto. All’aggiudicatario noi possiamo garantire la disponibilità di un’area che al momento ancora non è nostra.
A 5 giorni dalla pubblicazione ‘virtuale’ del bando però oggi ci sono già voci in giro in merito al fatto che la lobby dei commercianti contrari a Benko si sarebbe messa di traverso, approfittando di ogni occasione buona per bloccare il tutto. Lei cosa ne pensa?
Non rispondo a questa cosa. Prima di mormorare uno dovrebbe leggersi gli atti. Se uno si legge l’accordo, allora vede le cose. L’accordo è pubblico, si trova su internet, ognuno può leggerlo e poi mormorare, se vuole.
Quando scadono i 4 mesi di tempo entro i quali deve essere pubblicato il bando di gara per la realizzazione del PRU?
Sono già scaduti.
Quindi potrebbe già esserci un ricorso per il fatto che il Comune di Bolzano non ha ottemperato ai suoi doveri?
No, perché oltre al termine, nell’accordo c’è l’ulteriore condizione della disponibilità dei terreni. Che se si avvera dopo la scadenza del termine evidentemente la pubblicazione avviene dopo. Tutto questo sta scritto, non me lo invento io.
Lei mi ha spiegato le cose e mi ha fornito la sua posizione politica, La ringrazio.
In realtà politicamente non Le ho dato nessuna indicazione.
Ma come, Lei non mi ha parlato da vicesindaco di Bolzano? E’ per questo motivo che l’abbiamo contattata, non da consulente esperto…
Ma in questo caso io invece ho parlato da consulente esperto grazie all’esperienza che mi sono fatto l’accordo di programma.
Muri, muri e ancora muri. A
Muri, muri e ancora muri. A dispetto della volontà popolare! Complimenti!