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Il degrado della Landeshauptstadt

Sabato sera in pieno centro una donna accasciata a terra ha allontanato un uomo che la stava sovrastando. Il disagio di dover girare, se sei donna, con uno "scudo":
Piazza erbe, carabinieri, movida
Foto: Rai news

Raramente passo le mie serate in centro a Bolzano… vuoi per pigrizia, per un’allergia ai turisti, per la sensazione di non perdermi granché… ma sabato scorso ci sono andata. Devo ammettere che ero anche un pochino incuriosita dal tanto commentato degrado della città, e non sono rimasta delusa: l’ho trovato! Prima un viavai di uomini che ti chiedono d’accendere indirettamente o direttamente una sigaretta, pare che ai tempi del cellulare chiedere l’ora o ai tempi del covid offrire un drink per abbordare qualcunə faccia brutto. È stata quasi commovente la scena di due immigrati nella Landeshauptstadt (credo fossero originari di Brunico) che faticavano a comprendere il mio invito a mantenere le distanze, non si capacitavano che facessi sul serio. Probabilmente ho usato un linguaggio troppo diretto e da una donna non se l’aspettavano. Infatti, uno dei due non ha tardato a darmi della femminista frustrata e rivolgermi frasi vagamente offensive. Per fortuna tendo a non prendere seriamente chi usa il termine femminista in modo dispregiativo e soprattutto sono abituata ad ogni genere di reazione quando sorprendo un uomo con un comportamento considerato poco consono per una donna. Intendiamoci, non ci vuole molto! Quello che funziona è tenere lo sguardo fermo, drizzare la schiena ed esprimersi in modo conciso e non accondiscendente. Basta questo a sconvolgere il maschio medio.

Comunque, sono passata in un locale, dove il degrado esercitato da alcuni cittadini si palesava nelle palpate date a giovani donne non più in grado di esprimere un eventuale consenso. Come si dice? L’occasione fa il ladro? Che gusto ci troveranno mai a rubare una strizzatina qui e una strusciata lì forti del fatto che l’altra il giorno dopo non se ne ricorderà?

Poco dopo ho avuto un’altra l’occasione di sfoggiare l’atteggiamento di cui sopra: questo esemplare del genere maschile era un giovane Bolzanino DOC che ci teneva molto a precisare di non essere né drogato né alcolizzato. In via Cassa di Risparmio sento urla e vedo una giovane donna accasciata per strada. Impaurita e in lacrime continua a dire al violento che la sovrasta di lasciarla stare e di andare via. Eravamo in due, e se al principio è bastato che ci avvicinassimo perché lui se la desse a gambe, poi è tornato alla carica ed è stato necessario un invito inequivocabile ad allontanarsi. La reazione non è stata molto diversa dall’esperienza di qualche ora prima. Di certo più forte, come tutta la situazione, ma sempre dettata dal bisogno maschile di zittire e dominare la sconsiderata che parla liberamente. Davvero un degrado diffuso: sia quello che muove questi ometti, che il degrado che vige in una città deserta. Aggiungerei pure il disagio, almeno se sei donna, di dover girare con uno scudo e tanto di presenza di spirito – non ci ho ancora fatto l’abitudine.

È proprio vero che “le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”. Almeno così è stato per la ragazza soccorsa. E proprio a lei spero che arrivino le mie parole: sono felice di esserci stata e ti mando un abbraccio! 

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Josef Ruffa Mar, 10/04/2022 - 08:24

"Il Commissario del Governo provvede al mantenimento dell'ordine pubblico, del quale risponde verso il Ministro per l'interno. "
... ma è tutto sotto controllo ...
Lui probabilmente la sera guarda la TV al caldo.

Mar, 10/04/2022 - 08:24 Collegamento permanente
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Salto User
Silke Raffeiner Mar, 10/04/2022 - 15:05

Die beschriebenen Vorkommnisse möchte ich in keinster Weise relativieren oder gar verharmlosen. Nur: ich bin mir nicht sicher, ob es schlimmer geworden ist oder ob es im Vergleich zu früher "nur" nicht besser wird. Auch früher schon war Bozen nicht sonderlich sicher für Frauen.

Mar, 10/04/2022 - 15:05 Collegamento permanente