“A Sinigo ricarichiamo l’arte”
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“Vogliamo dare ai giovani la possibilità di esprimere loro stessi, attraverso il teatro, la danza, la musica o qualsiasi altra forma d’arte”. Tania Della Gala, educatrice e coordinatrice del Centro Giovani TILT di Sinigo, non ha dubbi sugli obiettivi di “RicaricArt”, l’iniziativa che prende il nome dalle vecchie tessere di ricarica utilizzate nelle cabine telefoniche: “Il nostro è un piccolo Festival Studentesco locale che mira a far conoscere alla cittadinanza le varie culture artistiche che circondano i giovani – dalla poesia alla musica – e dà la possibilità agli stessi giovani di essere protagonisti”.
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Quest’anno, le esibizioni andate in scena a inizio settembre sono state di natura musicale e teatrale. “Immancabile il rap e poi la musica classica, con un violino e un pianoforte, ma anche la danza. Lo spettacolo che abbiamo portato in scena, coinvolgendo gli studenti delle scuole dei dintorni, è stato ‘L’uomo sulla luna’: la storia di un bambino che vive sulla luna che da grande vuole proteggere i sogni dei bambini terrestri”, racconta l’educatrice. Tutte le scenografie e i costumi sono stati realizzati nei laboratori di TILT. “Se da una parte vogliamo portare le persone in piazza e nelle strade di Sinigo per una sera, facendo esibire i giovani all’aperto, dall’altra RicaricArt è un percorso che dura tutto l’anno. Chiunque lo desideri può partecipare mettendosi in gioco con una propria dote, oppure partecipare ai nostri laboratori dove si crea lo spettacolo che andrà in scena”, continua Della Gala.
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I ragazzi diventano così i veri protagonisti della scena culturale di Sinigo, rivitalizzando il quartiere e la zona con una vasta presenza di case IPES. “Inoltre, chi non ha la possibilità di fare corsi musicali e artistici, ha l’opportunità di farlo da noi in modo gratuito. Il teatro in particolare offre l’occasione di trasformare ciò che etichetta in modo negativo alcuni ragazzi in qualcosa di positivo. Per molti giovani, partecipare a questo genere di iniziative è anche un modo per imparare ad orientarsi nel mondo del domani, chiedendosi: che cosa voglio fare in futuro? Insomma, si aiutano i ragazzi ad orientarsi”, evidenzia Della Gala.
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L’evento – che si è tenuto a inizio settembre – è la terza edizione di RicaricArt e, nonostante l’esito positivo della serata, ha avuto una partecipazione più bassa del previsto: “Un peccato, sia per noi che per i giovani che si sono esibiti. Ma siamo fiduciosi – conclude Della Gala – perché RicaricArt è una novità per Sinigo e non è ancora conosciuta. La serata è destinata a diventare un punto di riferimento per le persone di Sinigo e avrà luogo ogni anno”.
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Viaggio in più puntate alla scoperta dei centri giovani della provincia, ognuno dei quali è specializzato in ambiti diversi: musica, teatro, robotica, scienza, giornalismo di strada o street culture. Si tratta di un vero e proprio sistema pensato per offrire servizi a target molto diversi tra di loro, non solo per fornire un supporto alle famiglie nel doposcuola, ma per sostenere i giovani nello sviluppo di competenze e nel loro percorso di autonomia dalla famiglia.
Wen interessierts?
Wen interessierts?
In risposta a Wen interessierts? di Dietmar Nußbaumer
Mich.
Mich.
In risposta a Mich. di Hartmuth Staffler
Mich auch. Und ob jemand
Mich auch. Und ob jemand etwas liest, was ihn nicht interessiert, interessiert mich nicht.
Ich würde ihn nicht als
Ich würde ihn nicht als Opportunisten, Chameleon oder der Unfassbare bezeichnen. Er war wie seht viele andere. Mir fallen nur Trenker oder Piffrader ein. Nationalsozialismus, Faschismus und auch die KP hatten ihre Ästhetik, die viele angesprochen hat. Wir sollten mit etwas mehr Milde unser Urteil fällen. Vielleicht verstehen wir heute immer noch nicht, wie die Menschen damals gelebt haben. Natürlich ist der Umgang mit seinem Sohn Georg und den Frauen unverzeihlich."
In risposta a Ich würde ihn nicht als di a richter
Viele andere waren eben auch
Viele andere waren eben auch Opportunisten, und manche sind es heute auch noch..
Den Beitrag konnte man so u.a
Den Beitrag konnte man so u.a. auch bei "FF", "Tageszeitung".
Es gab aber unlängst auch einen "Salto"-Artikel, den nicht mehr sehe, der u.a. davon berichtete, dass Gasbarra in Magnagos Villa wohnte.
Gasparra möge man als
Gasparra möge man als Opportunisten bezeichnen, aber er hat keine Verbrechen begangen oder Menschenleben verschuldet. Viele von uns verehren oft Helden und Menschen, die keine Opportunisten waren, wie Frau Viktoria Stadelmayer, die sich leider an Menschenleben verschuldet hat.
Herr Gasparra, wie Herr Piffrader, Herr Trenker sind mir viel lieber