Casanova, “aggressione ma non stupro”
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“Questa violenza è una ferita per tutta la città”, queste le parole del sindaco Renzo Caramaschi, pronunciate nel cuore del quartiere Casanova, dove attorno alle 20 di venerdì (25 ottobre), una quattordicenne è stata avvicinata e molestata mentre attendeva l'autobus in via Emeri, nei pressi della stazione di Casanova. “Come Giunta comunale abbiamo deciso di fare la conferenza stampa proprio nel centro del quartiere per mostrare solidarietà e vicinanza. Dovremmo farlo ogni volta che succede e forse abbiamo sbagliato a non farlo per casi simili in passato”, ha aggiunto il primo cittadino. Erano infatti presenti, oltre a Caramaschi, il vicesindaco Stephan Konder, e gli assessori ed assessore Christian Battisti, Chiara Rabini, Johanna Ramoser, Juri Andriollo e Stefano Fattor.
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Le precisazioni della Procura
Oggi (28 ottobre) la Procura di Bolzano ha poi precisato le dinamiche dell'accaduto secondo le indagini, smentendo alcune ricostruzioni: “In relazione agli articoli di stampa usciti in ordine alla vicenda della presunta violenza sessuale avvenuta nella serata di venerdì 25 ottobre, la Procura della Repubblica, nel rispetto del riserbo investigativo, ritiene necessario precisare che sono stati riferiti numerosi fatti non corrispondenti alle indagini finora eseguite. Nell’attuale quadro probatorio, non corrisponde a verità che: ci sia stato uno stupro nell'accezione comune del termine, bensì un’aggressione con contestato palpeggiamento della vittima, fatto integrante comunque reato; la vittima sia stata trascinata dietro un cespuglio; la violenza sia durata almeno 15 minuti; vi sia stato un tentativo di fuga da parte della persona accusata del reato”.
Le indagini avrebbero identificato l’autore come un uomo quarantenne, di origine pakistana, in regola con il permesso di soggiorno e impiegato nel settore della ristorazione. L’uomo sarebbe stato fermato dalle forze dell'ordine pochi minuti dopo l’aggressione. “Verrà espulso – ha dichiarato il sindaco, in contatto con il Questore Paolo Sartori, il quale emetterà a breve l’ordine – spero che queste espulsioni funzionino davvero”.
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Solo pochi mesi fa, ad agosto, una sedicenne è stata violentata a Bolzano, mentre un mese fa, sempre nel quartiere Casanova, si è verificato un tentativo di violenza ai danni di un’altra ragazza: “Siamo una città attenta – ha spiegato Caramaschi – abbiamo implementato l'illuminazione, le pattuglie sono attive durante il giorno ed abbiamo esteso gli orari di pattugliamento nelle zone più critiche. Ogni anno investiamo 700 mila euro in telecamere, le iniziative del Comune sono molte anche in ambito sociale. Non possiamo essere sentinelle, il problema è la prevenzione, che è una questione culturale e riguarda tutta la società”.
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Alla domanda se la scelta di un presidio pubblico fosse legata a motivi di opportunità politica, Caramaschi ha risposto: “È stata una mia scelta quella di venire qui e far sentire le istituzioni vicine. Trovo orrendo che questi casi vengano strumentalizzati a fini politici da chi, come il vicepresidente della Provincia Marco Galateo, usa un dramma del genere per attaccare la mia amministrazione”. L'assessore di Fratelli d'Italia aveva condiviso un post (poi modificato) in cui attribuiva a PD e Verdi la responsabilità dell'accaduto. A destra anche il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini era intervenuto sulla vicenda, commentando la notizia con un post su Instagram: “Vediamo se anche in questo caso ci sarà un giudice che ci obbligherà a trattenere in Italia questa preziosa “risorsa” straniera” .
Ma scusate. Al governo…
Ma scusate. Al governo centrale c'è una certa Giorgia Meloni, alleata con un certo Matteo Salvini. Al governo locale c'è un certo partito Fratelli d' Italia al governo con la SVP. Inoltre, per definizione, il questore, nell'ordinamento amministrativo italiano, è un'autorità di pubblica sicurezza, con competenza provinciale e preposto a capo di una questura. E si attacca il sindaco? Ma poi vi fossero proposte concrete ma nulla di tutto questo.
E mi fa ancora più specie dall' opposizione nazionela, maggioranza al comune , nessuno controbatta questo modus operandi di fare pseudo politica! E sarebbe bello se Salto, alla prossima intervista al Presidente dell' Alto Adige Sûdtirol, chiedesse un commento su tutto ciò.
Al netto della vicenda, che comunque rimane grave, come altrettanto gravi sono le violenze sulle donne dentro le mura di casa, a mio avviso c'è un problema di sicurezza, che però è a livello nazionale. E va affrontato, senza fare distinguo di etnia e origine.