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Docenti alla carica

Il Codacons lancia un ricorso collettivo al Tar in favore degli insegnanti del Trentino-Alto Adige. Il motivo: “Il nuovo bando per i dirigenti scolastici è illegittimo”.
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Foto: upi

Un’offensiva legale in favore (anche) dei docenti del Trentino Alto Adige. È quanto oggi (28 novembre) annuncia di voler fare il Codacons. Il bando che disciplina il reclutamento dei dirigenti scolastici nei ruoli regionali, pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 24 novembre scorso, è, secondo l’associazione de consumatori, illegittimo.

Nello specifico, secondo la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, tale soluzione “dovrebbe porre fine all’annoso problema della mancanza di dirigenti titolari – spiega il Codacons - Peccato però che preveda, all’art. 3, che “‘è ammesso a partecipare, ai sensi dell’art. 6 del DM, il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo ai sensi della normativa vigente ... che abbia effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio di almeno cinque anni, ove il servizio di insegnamento, anche se maturato antecedentemente alla stipula del contratto a tempo indeterminato, si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno centottanta giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale’”. 

Dunque dal concorso, denuncia il Codacons, risultano escluse le seguenti categorie di docenti:

- i docenti neoimmessi in ruolo (oppure i docenti di ruolo che ancora non hanno superato l’anno di prova);

- i docenti precari abilitati che hanno prestato almeno 5 anni di servizio utile (180 gg di servizio per anno scolastico prestato anche in modo non continuativo, oppure servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale) con contratti a tempo determinato in scuola statale o paritaria.

Di fronte a questa situazione e al rischio di penalizzare ingiustamente docenti neoimmessi in ruolo e quelli precari da anni, il Codacons ha deciso di intervenire promuovendo anche in Trentino Alto Adige un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro il Ministero dell’istruzione in favore dei docenti della regione esclusi, volto a ottenere l’annullamento del bando discriminatorio”. 

In Alto Adige, va ricordato, la situazione dei docenti precari è da tempo in stallo. Appena qualche giorno fa, peraltro, è stato bocciato un disegno di legge di Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) che prevedeva l’assorbimento delle graduatorie a esaurimento degli insegnanti della provincia.