Ambiente | 'Silenzio' a gasolio

Diesel, purché non se ne parli? (2)

Sulla questione diesel continua il silenzio, nonostante quanto stia succedendo in Germania. Uno scenario tutt'altro che improbabile anche qui da noi?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: WDR - Die Story

In Germania lo “scandalo diesel”, scoppiato nel settembre 2015, continua ad agitare gli animi. Le conseguenze della pessima aria in talune città fa sì che, visto l’immobilismo delle competenti autorità locali, a febbraio 2018 sarà il Bundesverwaltungsgericht a Lipsia ad occuparsene.

In estrema sintesi:

  • grave inquinamento da biossido di azoto (superamento della soglia di 40 mg)
  • fonte acclarata sono i mezzi a gasolio, legalemente puliti all’omologazione, gran parte “sporchi” su strada” cosicché i vari step Euro non corrispondono di fatto all’auspicata riduzione degli inquinanti
  • mercato tedesco dell’auto che sta falcidiando i valori dell’usato a gasolio e che sta gradatamente riducendo le immatricolazioni di vetture diesel
  • città che, da anni, si limitano a registrare gli sforamenti degli inquinananti senza fare, in poche parole, nulla
  • ricorsi alla giurisdizione amministrativa con la prossima pronuncia del tribunale amministrativo federale a febbraio ‘18
  • gli aggiornamenti software deliberati dalle case, in accordo con il governo federale, paiono non essere in grado di rimediare alle eccessive emissioni su strada, ma eventuali kit after-market non sono tuttora stati omologati dalle autorità competenti tedesche, nel timore che poi i consumatori presentino il conto direttamente ai costruttori
  • in Italia… quindi pure da noi… non se ne parla tanto che le immatricolazioni di vetture diesel continuano (quasi) a gonfie vele, sintomo che l’informazione non ha proprio fatto breccia sul tema

Questo il quadro e termino qui avendo affrontato già un paio di volte il tema, prima sullo scandalo poi sulla situazione della città capoluogo ma che pari pari si riflette anche nei centri minori della provincia.

Il tema è stato di recente affrontato in un reportage del WDR dal titolo “Die Story - Das Diesel-Desaster - Umrüsten, verkaufen, verschrotten? Vale la pena di prendersi tre quarti d’ora di tempo per vederlo, perché, come accennavo sopra, la questione può traslarsi pari pari anche a noi e a qualsiasi città europea.

Das Diesel-Desaster | WDR Doku (Westdeutscher Rundfunk)

Proprio oggi su di un giornale locale si legge questo articolo-redazionale che, almeno per me, la dice davvero lunga sull'ignoranza che esiste fra i consumatori al sud del Brennero sul tema.

C’è da chiedersi quindi: perché si continua a non parlarne qui da noi? Per meri motivi economici?

Sta di fatto che personalmente sono un po' stufo di dover respirare gli "effluvi" diesel come pedone e come ciclista. Alla cittadinanza bolzanina va invece bene così?