Magò
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Società | kalašnikov&valeriana

Magò Presente!

Perché degli 81.000 femminicidi avvenuti nel 2020 nel mondo scegliere di scrivere proprio del femminicidio di Maria Gloria Poltronieri Borges?
  • Maria Gloria Poltronieri Borges, meglio conosciuta come Magò, viene descritta cosi da sua sorella Ana Clara: “Era un uccello libero. Un’antica guerriera. Coraggiosa. Un regalo. Una donna dolce. Una fata." Il 26 gennaio del 2020, Maria Gloria Poltronieri Borges è stata violentata e uccisa in Brasile a Maringà (Paranà).

    Perché degli 81.000 femminicidi avvenuti nel 2020 nel mondo scegliere di scrivere proprio di questo femminicidio? Ne scrivo perché Magò oltre ad essere stata un’artista, una danzatrice, una musicista, un’insegnante, una ricercatrice e un’alchimista della vita era anche una capoeirista e una femminista, proprio come lo sono io.

    Per chi non la conoscesse, la Capoeira è un’arte marziale. Praticata per centinaia d’anni in clandestinità dagli schiavi africani in Brasile, dissimulata nella danza agli occhi dei carcerieri. Con l’abolizione della schiavitù è stata a lungo associata alla delinquenza di strada e quindi proibita. Ebbe il suo riscatto con la concessione governativa per l’apertura della prima accademia e l’imposizione di regole di disciplina per ripulirla della cattiva immagine. Con il suo riconoscimento dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2014 è stata riscattata definitivamente e oggi viene praticata in tutto il mondo. La Capoeira è un’arte marziale, è lotta, danza, gioco, arte e musica. E oltre a questo è simbolo di emancipazione e liberazione. Lo è stata durante la guerra tra Brasile e Argentina negli anni tra il 1820 e il 1830 quando agli schiavi che si arruolavano e che sarebbero sopravvissuti veniva concessa la libertà (grazie alle competenze di lotta ne sono sopravvissuti molti più del previsto). Lo è stata nel corso del tempo per le donne che si sono avvicinate a questa disciplina di appannaggio maschile, inizialmente relegate ai margini, ora protagoniste. Lo è tuttora permettendo a molte persone il riscatto sociale e un futuro. Ecco qui un assaggio: LINK

    La Capoeira di oggi è per tuttə: indipendentemente da genere, colore della pelle, stato sociale, credo religioso o luogo di provenienza. Non ha una connotazione femminista, ma sono molte le femministe a praticarla. D’altronde è una pratica antirazzista, antisessista e anticlassista, proprio come lo sono molti femminismi. La Capoeira è una disciplina che rafforza corpo, mente e anima e sostiene verso una vita libera e autodeterminata.

    Il kalašnikov&valeriana di oggi lo dedico a Magò e a tutte le capoeiriste femministe. Vi saluto con il video di uno spettacolo creato come atto d’amore in suo ricordo: Magò Presente! https://youtu.be/RP15ZXBWAA8?si=cIsHWdkeNWe8Nm3U

  • Per chi volesse conoscere meglio la Capoeira contatti Mestre Som di Capoeira Sul Da Bahia Bolzano (www.capoeirasdbbolzanobrescia.it)