“Il centrodestra frammentato? Un’illusione ottica”

Compattezza, unità, solidità d’intenti, sono queste le espressioni più ricorrenti nel vocabolario del centrodestra composto da Forza Italia, Alto Adige nel cuore e Unitalia, e dal prezioso alleato leghista, mentre mancano pochi giorni (la scadenza è fissata per il 5 aprile) per depositare ufficialmente liste, candidati e simboli. Oggi, 29 marzo, intanto, è stato presentato il logo di “Uniti per Bolzano” alla presenza del “coach” Elisabetta Gardini, commissario di FI per il Trentino Alto Adige, dell’aspirante sindaco della coalizione Mario Tagnin, di Alessandro Urzì, numero uno di Alto Adige nel cuore, di Donato Seppi (Unitalia) e degli alfieri della Lega Nord Carlo Vettori, Maurizio Fugatti e Marco Galateo. Dopo l’agonia pasticciata dei giorni scorsi, sul presunto tandem Tagnin-Janes, spetta ora a Gardini il compito di fare chiarezza una volta per tutte: “Sembra che a Bolzano si vivano vite parallele, Tagnin è il nostro candidato e questo non è in discussione, certamente non verrà disfatto tutto il lavoro che ormai da mesi stiamo portando avanti. Tutto il resto crea solo confusione”. C’è la necessità di presentare qualcosa di nuovo - dice il candidato sindaco Tagnin con aria disinvolta - “Bolzano è stata finora una ‘bella addormentata’, è ora di restituirle il ruolo di città mitteleuropea e turistica, noi offriamo un’alternativa vera, anche per tutti quei cittadini di madrelingua italiana che si sentono sotto-rappresentati”. Non senza dimenticare di coinvolgere però la popolazione tutta, sottolinea in tedesco Tagnin, già evidentemente a suo agio nelle vesti del politico rampante.
Gardini ringrazia debitamente Vettori (che sarà capolista per la Lega Nord) per aver preferito il passo laterale, ritirando la sua candidatura, “segno che ciò che conta davvero è la squadra e il progetto al di là degli steccati di partito”, elogia saggiamente il gesto la commissaria che aggiunge: “Se qualcuno vuole vedere nelle altre candidature avanzate un sintomo di frammentazione della nostra area politica sappia che quella è un’illusione ottica, a Bolzano c’è ora una legge elettorale che farà sparire molte delle ‘fate morgane’ che si affacceranno alle elezioni, Tagnin arriverà sicuramente al ballottaggio”. “Credo si possa affermare senza ombra di dubbio che non sono una fata, perciò ci sarò”, scherza il diretto interessato. Evidenzia la sintonia comune sulle idee anche Urzì, ribadendo ancora una volta che “non ci sono possibilità di ripensamento, c’è solo Tagnin, del resto non si mettono in discussione le proposte vincenti, è ora di riscattare la dignità della città dopo il disastro Spagnolli, ecco perché abbiamo messo da parte i personalismi”.
Quella di “Uniti per Bolzano” è l’unica alternativa di governo possibile anche per Donato Seppi di Unitalia, che, senza rinnegare il suo passato di militanza nell’estrema destra (“anzi, me ne vanto”), afferma: “Fuori da questa coalizione ci sono solo rancori, Tagnin è la sintesi perfetta delle nostre idee, è bilingue, un professionista nel suo mestiere e un padre di famiglia, ha tutti i requisiti che occorrono per rappresentarci”. Lieto del risultato raggiunto anche Vettori: “Con oggi finisce il lungo fotoromanzo sul totonomi, con questa coalizione certamente nessuno potrà incolpare noi del fatto che ai nastri di partenza delle prossime elezioni comunali ci saranno ben 13 candidati sindaco”.
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