Sel e l’annoso problema della sicurezza
 
  
  
  Si è data appuntamento questa mattina, in Piazza Municipio, la compagine di Sel per rinvigorire l'attenzione (casomai si fosse mai sopita) sul “tema dei temi”: la sicurezza. La critica maggiore mossa da Guido Margheri e soci riguarda coloro i quali in questa campagna elettorale affrontano la questione attraverso “slogan roboanti, o addirittura razzisti”. Eppure di soluzioni concrete da parte della destra così come dalla coalizione di Spagnolli, riferiscono gli alfieri di Sel, non ne vengono proposte. Si pensa, al contrario, di effettuare "nuovi tagli ai servizi pubblici e al personale che, se attuati, renderebbero Bolzano meno sicura”.
Quali, allora, le soluzioni da perseguire una volta per tutte? Più investimenti nel controllo del territorio e nei servizi pubblici specie quelli sociali, che garantiscano "sicurezza, prevenzione e repressione delle attività criminose, assistenza alle vittime dei reati, qualità della vita nei quartieri, sviluppo solidale della comunità".
Del resto, se le cose non sono andate come dovevano - puntano il dito quelli di Sinistra Ecologia e Libertà - la responsabilità è delle politiche attuate dai Governi nazionali (Leggi Berlusconi e Renzi) e dalla Giunta provinciale che hanno tagliato "fondi preziosi impedendo alle forze dell’ordine e ai Comuni, incluso Bolzano, di fare di più". Modus operandi da sempre contrastato da Sel, come tengono a rivendicare i diretti interessati, con politiche di “vera sicurezza”. Così è (se vi pare).
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