Politica | La polemica

Dito puntato contro Köllensperger

Bufera contro il leader di Team K dopo l’apertura al Caramaschi bis per Bolzano. Urzì, Bianchi, Fortini all’attacco. “Altro che movimento di raccolta trasversale”.
Paul Köllensperger
Foto: Team Köllensperger

Continua a far discutere la probabile ricandidatura di Renzo Caramaschi a sindaco di Bolzano. Questa volta il bersaglio è il consigliere provinciale Paul Köllensperger, “reo” di aver salutato perlopiù con favore un’eventuale bis dell’attuale primo cittadino nel 2020. La prima stoccata arriva dal consigliere provinciale de L’Alto Adige nel cuore/Fratelli d’Italia Alessandro Urzì che condanna “la scelta di schierarsi da subito dalla parte del sindaco Caramaschi per un secondo mandato contro un qualunque candidato (senza che nemmeno ne sia stato fatto il nome) del centrodestra”. E ancora: “Il sostegno alla peggiore amministrazione cittadina di questi ultimi decenni a Bolzano tradisce la tentazione di inserirsi nella continuità di potere, non di rappresentare la novità”. 

Ormai la serie di scelte fatte colloca Team K come un blocco perfettamente organico alla Sinistra, l’alter ego di lingua tedesca del Pd

La critica si allarga anche alla decisione di Team K di apparentarsi con +Europa alle comunitarie del 26 maggio, “altro che movimento di raccolta trasversale, fuori dagli schemi: ormai la serie di scelte fatte lo colloca come un blocco perfettamente organico alla Sinistra, l’alter ego di lingua tedesca del Pd - attacca Urzì -. Collocazione libera e legittima, sia chiaro, ma insopportabile è la finta aurea di terzietà di questa organizzazione sorta non a caso sulle ceneri del Movimento cinque stelle”.

 

Sì ai temi, no alle ideologie

 

A intervenire è anche il sindaco di Laives Christian Bianchi che in molti danno ancora come possibile competitor alla poltrona di sindaco di Bolzano l'anno prossimo. Per Bianchi la politica va fatta sui “programmi, non sul fatto di creare argini, o muri. E penso che la mia esperienza a Laives sia la testimonianza che le cosiddette destre, come qualcuno ci definisce, abbiano fatto bene, e ci venga riconosciuto, anche dallo stesso Team”.

Köllensperger dice di pensarla in modo diverso da Caramaschi sul tema del tram. Perché invece sul tema aeroporto?

E sui temi si dovrà discutere, esorta ancora il borgomastro: “Köllensperger dice di pensarla in modo diverso da Caramaschi sul tema del tram. Perché invece sul tema aeroporto? Non mi pare vi siano grandi affinità. E sulla proposta di spostare l’A22 sul territorio di Laives e Vadena, come la pensa il Team, e specialmente il sindaco di Vadena Alessandro Beati? La pensate come Caramaschi o invece, come mi pare, come me, rappresentante di quella brutta Destra, che ritiene assurdo un progetto da 800 milioni di euro, per devastare un territorio?”. 

 

La stampella

 

Rincara infine la dose la consigliera comunale dei 5 stelle Maria Teresa Fortini, ex collega di partito di Köllensperger. “Una stampella social-imprenditoriale alla traballante rappresentanza in città? Sembra così. Paul ci riprova a ‘mitregieren’ - è la sferzata della grillina -. Areale, tram, polo bibliotecario o museo di Ötzi (basta che si abbatta l’architettura razionalista!), un bacio all’aeroporto dei privati, una stretta di mano al nuovo padrone di Benkolandia...insomma vale tutto? Se vi mancano voti per conservare lo status quo, ci saremo, sembra il messaggio del TK”.

Caramaschi, primadonna, passerà dalle nozze di legno (4 anni) a quelle di stagno (10 anni) senza tradire la Svp ma volentieri accompagnato da un nuovo paggetto

“La Svp cittadina ringrazia, l’ala sociale è salva - prosegue Fortini -. Caramaschi, primadonna, passerà dalle nozze di legno (4 anni) a quelle di stagno (10 anni) senza tradire la Svp ma volentieri accompagnato da un nuovo paggetto. Resta il fatto che alle ultime elezioni comunali si è recato alle urne il 56% dei cittadini e solo il 41% al ballottaggio, la partecipazione dei cittadini durante la legislatura è rimasta a zero, si preannuncia una corsa ad alleanze e poltrone più che un ascolto e coinvolgimento della cittadinanza nella progettazione della Bolzano del futuro. Ma forse è perché sono già altri a progettarla?”.