Politica | Elezioni comunali

Baciarsi sì, sdraiarsi no

Dopo il flashmob in piazza Walther contro il divieto di sdraiarsi sulle panchine, al dibattito di "Bozen fiorisce" i candidati a sindaco si confrontano sullo spazio pubblico – ricordando il primo bacio.
flash mob
Foto: Seehauserfoto
  • “Sinora, a livello di moderazione, è il dibattito migliore di questa campagna elettorale” si lascia sfuggire a denti stretti uno dei sei candidati a sindaco alle amministrative di domenica prossima, 4 maggio, a Bolzano. Quello organizzato ieri sera (28 aprile) alla sala di rappresentanza del Comune in vicolo Gumer è stato il primo evento pubblico organizzato da Bozen fiorisce, il movimento dal basso (e indipendente dai partiti) che chiede una città più vivibile e giusta – e che pochi minuti prima aveva organizzato un flash bob contro il divieto di sdraiarsi sulle panchine. Ma, nonostante le premesse, il popolo delle panchine non ha avuto risposte.

  • Bigliettini senza attriti

    A moderare il dibattito è la giornalista Renate Mumelter, che ha seguito lo schema abbastanza inedito pensato dal gruppo bolzanino: ogni candidato doveva pescare da un vaso un bigliettino con una diversa domanda per ciascuno, negli ambiti dello spazio pubblico, della sostenibilità, dell’abitare. Il tutto in tre giri di domande, che non erano state inviate prima ai candidati a sindaco.

    Complice il formato che non consentiva attriti o “scontri diretti”, il confronto tra Juri Andriollo (centrosinistra), Claudio Corrarati (centrodestra), Stephan Konder (SVP), Matthias Cologna (Team K), Simonetta Lucchi (M5S) e Ab Chniouli (Civica, Angelo Gennaccaro era assente giustificato) non è però stato particolarmente acceso, né ha aiutato a risvegliare l’attenzione su una campagna elettorale che finora ha proceduto in maniera piuttosto fiacca e prevedibile. Anche i candidati meno ambientalisti si sono detti favorevoli a una città più verde e partecipata nelle decisioni urbanistiche: nessuno avrebbe mai detto il contrario in quel contesto.

  • Il dibattito di Bozen Fiorisce nella sala di rappresentanza: (da sinistra) Renate Mumelter, Simonetta Lucchi, Stephan Konder, Ab Chniouli, Claudio Corrarati, Matthias Cologna, Stefano Andriollo. Foto: SALTO/Val
  • A cercare la battuta a effetto che strappasse un sorriso al pubblico, ci ha provato a un certo punto il candidato sindaco del centrodestra, rispondendo al quesito sul come rendere vivibili le piazze anche durante i mesi estivi, alberandole: “Le piazze non solo rinfrescano ma anche riscaldano, e scaldano pure il cuore: il mio primo bacio me lo sono dato sotto a un albero di una piazza bolzanina” ha ricordato Corrarati, proseguendo poi con alcune considerazioni su possibili soluzioni “dell’architettonica verde in piazza” che sia però compatibile con i mercati ambulanti. Pure Chniouli ha evocato un bacio sotto a un albero, prima di dirsi potenzialmente favorevole a un ticket d’ingresso per i turisti in città e rispondendo positivamente alla domanda su parcheggi periferici, navette e bici elettriche per i pendolari in ingresso nel capoluogo. “Io un bacio sotto all’albero non me lo ricordo” ha proseguito nella gag Konder, dicendosi a sua volta grande sostenitore della mobilità ciclabile, mentre più politica è stata la risposta di Simonetta Lucchi: “Non ricordo baci sotto ad alberi, ma magari sotto le vigne, tra le quali un tempo c’erano tante strade interpoderali aperte e non cancelli, spazi importanti per la comunità”.

    Sulla vita culturale e sociale, la candidata dei Cinque Stelle ha inoltre sottolineato l’importanza di rendere vivi gli spazi già esistenti, come il Museion, mentre Matthias Cologna ha ricordato la sua proposta di creare la figura del “sindaco della notte” (su modello di Trento) che coordini la scena notturna, la semplificazione della burocrazia e la mediazione tra residenti e locali. L’esponente del Team K ha fatto poi riferimento a spazi come l’Ost-West-Club e al Basis Vinschgau, lamentando la mancanza di un centro culturale autogestito a Bolzano. Andriollo ha espresso una posizione favorevole alla musica dal vivo anche oltre le 22, ma in aree distanti dai residenti – come alla confluenza Talvera-Isarco dietro allo stadio Druso. Sul tema dell’abitare, il candidato del centrosinistra sostiene che la trasformazione dei negozi in appartamenti sia un’opportunità da cogliere ma con criterio, puntando alla dignità della vita abitativa e alla qualità dell’edilizia. Lucchi, parlando di co-housing, ha descritto un modello di co-residenzialità intergenerazionale, con persone anziane vicine a famiglie, scuole e servizi, per incentivare la solidarietà quotidiana.

  • Panchine vuote

    Sulla cooperazione tra Bolzano e Provincia “fondamentale per il benessere del territorio” Andriollo ha ribadito ancora una volta che “il Comune è il capoluogo della provincia, con esigenze e necessità imparagonabili a quelle del resto della provincia. La collaborazione è sempre stata buona ma serve più autonomia per i Comuni”, mentre Corrarati è favorevole a un bilancio partecipativo come esercizio nuovo per “partire dal basso nel raccogliere il fabbisogno e condividere la consapevolezza di una spesa pubblica: è importante sapere quanto costa realizzare un’opera”. Il candidato sindaco del centrodestra ha poi difeso il sistema delle partecipate come luogo in cui si matura esperienza, auspicando però una maggiore alternanza linguistica nelle cariche di vertice, essendo gli italiani “spesso relegati al ruolo di vicepresidenti”.

    Solo alla fine del dibattito, grazie a una domanda dal pubblico, è emersa la questione del divieto di sdraiarsi sulle panchine – ma sia Corrarati che Andriollo non si trovavano più in sala. “Se tornassi indietro non mi asterrei sul regolamento comunale”, ha dichiarato Chniouli. Per Cologna “è stata una seduta vergognosa” del Consiglio comunale, “quando è arrivato il regolamento avevamo subito notato il divieto, ma sull’emendamento che abbiamo presentato per cambiarlo, la maggioranza ha votato assieme alla destra, eccetto alcune astensioni tra PD e Verdi. Solo il verde Tobe Planer ha votato con noi”. “Sarà una delle prime modifiche del regolamento se vengo eletto” ha concluso il candidato sindaco del Team K. Così da poter tornare, su una panchina, non solo a baciarsi ma anche a sdraiarsi.

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