“Dobbiamo attirare più studenti”
Festa della comunità accademica senza troppo spazio alle celebrazioni, per la Libera università di Bolzano. “Fatichiamo ad attirare quanti studenti vorremmo, in particolare verso le facoltà tecniche e scientifiche e dal mondo tedesco” ha ammesso Paolo Lugli durante il Dies academicus ospitato nella biblioteca del campus cittadino. In un appello rivolto a politica e imprese, il rettore ha chiesto uno sforzo comune per richiamare più iscritti e superare i nodi che frenano lo sviluppo dell’ateneo, vedi “la carenza di alloggi” e “il costo della vita” in Alto Adige. Arno Kompatscher ha quindi promesso “nuovi studentati nei prossimi due anni”.
Per una Lub attrattiva
Riuscire ad essere maggiormente attrattiva per il bacino dell’alta formazione a livello internazionale, fatto di studenti e non solo, e allo stesso tempo frenare la fuga di cervelli dall’interno. Sono le sfide intrecciate per un’università ambiziosa, che vuole crescere attraverso i nuovi corsi e facoltà, ma che risulta “ancora giovane”: così ha detto lo stesso Lugli nel giorno in cui sono stati premiati i lavori di ricerca e presentati i nuovi docenti.
Per le facoltà tecniche e scientifiche abbiamo difficoltà ad attirare quanti iscritti vorremmo. Dipende dalla carenza di alloggi, da risolvere anche con nuovi studentati, dal costo della vita, dal fatto che siamo ancora non perfettamente conosciuti (Paolo Lugli)
“Una delle grosse missioni dell’università in questi anni - queste le sue parole - è stato supportare lo sviluppo economico dell’Alto Adige-Sudtirolo, soprattutto del settore industriale dove si è registrata negli ultimi anni la difficoltà ad attuare personale qualificato”. La Lub ha “attivato vari corsi di laurea” in linea con l’obiettivo. Tuttavia, restano delle criticità: “Abbiamo un numero complessivo di studenti sopra le 4.000 unità - ha aggiunto Lugli -, ma per le facoltà tecniche e scientifiche riscontriamo qualche difficoltà nel raggiungere il dato ideale. Dipende dalla carenza di alloggi, che va risolta anche con nuovi studentati, dal costo della vita, dal fatto che siamo ancora non perfettamente conosciuti. Serve il nostro impegno e anche un appoggio esterno, dalle industrie e dalla politica, per attirare studenti soprattutto dal mondo tedesco e austriaco”.
La promessa di Kompatscher: nuovi studentati
Prima di lasciare la parola ad Arno Kompatscher, il rettore ha fatto riferimento alla nascita della nuova facoltà di ingegneria al Noi Techpark. Dal 2022, ha precisato, “estenderemo il nostro campo di azione a tematiche quali la robotica e automazione, l’elettronica e le sensoristica, l’intelligenza artificiale e il “deep learning”.
Siamo pronti ad istituire nuove facoltà, come quella di musica, e creeremo le condizioni per avere nei prossimi due anni nuovi studentati (Arno Kompatscher)
Il governatore nel suo intervento si è detto fiducioso sia per la creazione della prima facoltà di musica in Italia, risolvendo gli attuali ostacoli, sia per la soluzione del problema alloggi. “Siamo pronti ad istituire nuove facoltà e creeremo le condizioni affinché, nei prossimi due anni, siano disponibili nuovi studentati”.