“Ticket più alto? Noi non coinvolti”
Continua a far discutere la decisione annunciata dall’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann di aumentare il ticket delle prime visite di 11 euro, passando da 25 a 36 euro e 15 centesimi. La relativa delibera, che approderà in giunta domani, 30 giugno, mira a tagliare le liste d’attesa. Prospettiva tuttavia già bollata come non risolutiva dai sindacati dei medici Anaao e Bsk/Aaroi che hanno suggerito piuttosto di “ripensare e riformare il territorio e le sue prestazioni per portare visite ecc. fuori dagli ospedali e in ospedale ripartire con la libera professione ben articolata”, come ha riportato il quotidiano Alto Adige.
A farsi sentire sono ora i sindacati dei pensionati, preoccupati per il ventilato aumento del ticket. “Non siamo stati né informati, né sentiti. La carenza di informazione ci costringe a valutare solo la negatività insita nel provvedimento”, sottolineano in una nota congiunta i segretari Gastone Boz (Cgil/Agb), Anna Rita Montemaggiore (SgbCisl), Danilo Tomasini (Uil/Sgk) e Stephan Vieider (Asgb Rentner).
“In considerazione anche della situazione aggravata dal Covid, le lamentele di quanti rappresentiamo sono in continuo aumento - fanno sapere i rappresentanti sindacali -. Se la soluzione fosse quella di aumentare le tariffe per meglio remunerare medici e infermieri chiamati a prestazioni straordinarie, si potrebbe accettare, ma così non è”.
La carenza di informazione ci costringe a valutare solo la negatività insita nel provvedimento
Dati i tempi di attesa attuali sono previste convenzioni con i privati. Le richieste che arrivano dalle parti sociali riguardano in primis tempi certi per la durata delle convenzioni e la garanzia di tempi accettabili per le visite all’interno della sanità pubblica. E ancora: la garanzia della qualità con controlli sulle prestazioni convenzionate e il rispetto del bilinguismo; l’aumento del limite reddituale, attualmente inferiore a 36 mila euro, per l’esenzione totale per i minori di 14 anni, per gli adulti con più di 65 anni e per le famiglie con redditi bassi ad oggi esentate.
Da tempo, ricordano i sindacati, “chiediamo l’aumento del tetto reddituale per l’esenzione, perché in questi anni i redditi si sono contratti rispetto al costo della vita e analogamente le rivalutazioni delle pensioni risultano per lo più inadeguate all’inflazione. Inoltre i pensionati non hanno le stesse esenzioni fiscali dei lavoratori dipendenti”.
“Siamo convinti difensori di una sanità pubblica che dia risposte ai cittadini”, concludono Cgil/Agb, SgbCisl, Uil/Sgk e Asgb chiedendo che venga attuato il Protocollo firmato dall’ex assessora Martha Stocker dove erano stati indicati percorsi e proposte per rendere più efficiente la sanità altoatesina.
"Soggetti con meno di 6 o più
"Soggetti con meno di 6 o più di 65 anni con reddito complessivo familiare annuale inferiore a 36.151,98 euro (codice E01)" non pagano il ticket.
Per chi invece ha un reddito superiore non mi pare esagerato un contributo di 36,15 euro per una visita specialistica. Soprattutto considerando che visite per patologie croniche sono comunque esenti ticket.
In risposta a "Soggetti con meno di 6 o più di Martin Koellen…
Zustimmung!
Zustimmung!
In risposta a "Soggetti con meno di 6 o più di Martin Koellen…
Con i criteri esistenti metà
Con i criteri esistenti metà della popolazione non paga il ticket pertanto è altamente improbabile che si riducano le code al pronto soccorso con un aumento visto che gli esenti da ticket sono una fetta più che proporzionale di chi lo affolla già adesso. E questi visto che per loro è gratis continueranno ad affollarlo.
15 Jahre Rente, seither:
15 Jahre Rente, seither:
28€ weniger als bei Renteneintritt
Preissteigerung, Inflation und Steuererhöhungen, Abgaben an Gemeinde, Energie
Zusatzkosten bei der Gesundheitsvorsorge usw
Ach ja, um wieviel haben sich die Bezüge der Politiker in dieser Zeit "verringert"?
Rentner, wir sind fast ein Drittel des Wahlvolkes, nehmen wir es selbst in die Hand!