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Il tesoro rilegato

Le biblioteche altoatesine ospitano più di tre milioni di libri ma, complice anche la pandemia, nel 2020 sono molti quelli ad essere rimasti sugli scaffali.
Il tesoro rilegato
Foto: Sheldon.studio

Un bene comune tra i più preziosi. Un tesoro fatto per essere condiviso e riposto nel suo forziere, uno scaffale. Sono tanti, tantissimi. E tutti disposti ordinatamente grazie alle sapienti mani di chi li sa catalogare con quelle lunghe cifre a noi incomprensibili ma che corrispondono a una posizione che è solo e soltanto loro e che non li farà mai perdere dentro quei grandi labirinti di carta e polvere.

A disposizione della ridente cittadinanza sudtirolese ci sono più di tre milioni di libri, 3.090.717 se vogliamo essere precisi e 1.868.996 sono quelli che hanno abbandonato momentaneamente la loro postazione per finire letti e accarezzati dalle mani di qualche lettore o lettrice più o meno accanita.

Nel 2020 sono 106.848 gli utenti registrati che hanno effettuato almeno un prestito esterno, il 7,4% del totale dei 1,4 milioni di visitatori delle biblioteche. Un numero in netto calo rispetto al 2019, e qui complice il Covid-19 o meglio la gestione dell’emergenza che delle biblioteche ne ha decretato la chiusura. I registri bibliotecari parlano chiaro, nell’anno pre pandemia sono stati registrati 2,4 milioni di visitatori, a fronte di 140.000 utenti.
Le biblioteche, al di là della loro importanza culturale, in un contesto socio-territoriale come quello altoatesino e dei suoi ampi spazi rurali e periferici, il loro ruolo diventa ancora più fondamentale, perché contribuisce a perseguire una fondamentale funzione sociale di presidio socioculturale per i cittadini che le attraversano.
Sono 270 le biblioteche che animano la rete pubblica altoatesina, costituite per l’87,7% dei casi da nodi pubblici locali e faranno senza dubbio una festa, le biblioteche della Val Pusteria. Per quanto riguarda la loro distribuzione territoriale lì se ne trovano infatti ben 53, mentre a soffrire la solitudine sono invece quelle dell’Alta Valle Isarco, dove se ne contano solo 15. Se però consideriamo il numero di libri a disposizione per ogni singolo abitante queste due valli, unitamente al Salto-Sciliar, sono caratterizzate dal numero più basso di volumi pro capite (3,3 per la Val Pusteria e 3,4 per le altre due). Ma la città di Bolzano a godere della maggiore disponibilità di libri per abitante e a guadagnarsi la sua tiara grazie ai suoi 12,2 volumi pro capite.