24homes punta a crescere ancora
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Un giardino incantato ma, soprattutto, persone di cuore. Partecipando a "24 homes Secret gardens" si entra nelle case di sconosciuti/e e quindi nella loro sfera più intima. Un gesto di estrema accoglienza e generosità che gli/le host offrono al loro pubblico e agli/alle artisti/e che ospitano per questo progetto. Da spettatrice ti senti a tutti gli effetti parte di questa intimità: la vicinanza con le altre persone, il contatto con i musicisti e con la loro musica, un respiro unico che rende questo progetto speciale. Il tutto in una cornice da favola che, accompagnata dal suono dell’arpa suonata dal musicista Nartan Savona – ospite dell'ultimo concerto di questa edizione estiva - trasporta in un’altra dimensione quasi fiabesca.
Ad introdurre il pubblico all'interno di questi giardini segreti c'è Greta Marcolongo, cantante bolzanina e promotrice del progetto 24homes. L'abbiamo intervistata.
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SALTO: Com’è andata questa edizione estiva di “24homes - Secret Gardens”?
Greta Marcolongo: Molto bene. Siamo molto felici e vediamo che questo progetto ha sempre tanto seguito oltre ad una risonanza sempre maggiore e vorremmo ne avesse ancora di più per riuscire ad aprire ulteriori spazi alla cittadinanza. Ho visto soprattutto interesse da parte degli host, ossia coloro che ospitano e organizzano l’evento. Chi partecipa ad un evento di questo tipo nutre passione per la musica e ha voglia di creare occasioni alternative per stare insieme, condividendo un momento di arte e ascolto. Grazie agli host, gli artisti possono farsi conoscere in contesti alternativi e più intimi ed entrare in contatto diretto con persone che amano la musica. Cè un'apertura molto forte da parte di chi vuole ospitare, tra l'altro a titolo gratuito in quanto non si riceve nessun compenso. Chi apre la propria porta di casa accoglie tutte e tutti i partecipanti con entusiasmo e generosità ed è molto interessante, dato che spesso si pensa che i cittadini e le cittadine di Bolzano siano chiusi/e, e invece noi abbiamo avuto tantissime richieste per essere host e aprire la propria casa, o in questo caso, il proprio giardino”
Quale obiettivo vi eravate poste con "24homes" e "Secret Gardens"?
“Volevamo trovare spazi per fare musica, che non fossero però ancora stati utilizzati, con l'obiettivo di creare rete e trovarne di altri nuovi per il futuro e creare così luoghi nuovi di cultura non convenzionali. In questa edizione estiva, tra l'altro, abbiamo ricevuto ancora più candidature di persone disposte ad aprire i loro giardini e questo fa capire come la cittadinanza si stia abituando ad accogliere e ad entrare nelle case di persone sconosciute, per ascoltare della buona musica. Ma non è tutto, si parla di inclusione e di una ricerca di intimità, di arte che si mette al livello del pubblico, che anche per l'artista a volte risulta una novità e in una situazione come quella che crea 24homes, il legame fra l'artista e il suo pubblico diventa veramente stretto e quasi imminente, veloce. Per questo si parla di un progetto che ha a che fare con cooperazione, inclusione, accoglienza e apertura, un progetto che credo sia una visione e un punto di partenza – racconta Marcolongo - Infatti, spero che in futuro non sia più necessario usufruire di 24homes per aprire spazi nuovi e inusuali dove fare cultura. Ovviamente mi rendo conto che questo tipo di intimità artistica non sia adatta a tutti, ma questa esperienza la consiglio perché rende davvero affascinante il nostro lavoro”
“24homes mi commuove profondamente. Mette in campo cura, accoglienza, cooperazione, intimità, umanità e una buona dose di coraggio collettivo. Una visione condivisa che mi riempie di speranze e di gratitudine” - Greta Marcolongo
Quali sono le novità rispetto all'edizione invernale?
“Sicuramente il fatto che le performance si svolgano nei giardini degli host e non nei loro salotti, ma anche il fatto che questa estate l'edizione di 24homes è stata aperta a tutte le fasce di età. Vogliamo essere multi-genere in tutti sensi, dalle diverse età, alla diversa provenienza, al diverso genere musicale. Torneremo under 35 solo nell'edizione invernale. Quello che invece è rimasto uguale all'edizione precedente di 24homes è il fatto di affiancare alla narrazione musicale anche quella fotografica: abbiamo infatti ben tre collaboratrici che si occupano di fotografare e condividere sui social i nostri concerti - Samira Mosca, Lucia Rose Buffa, Asia De Lorenzi – e che, come me, amano molto l'idea raccontare anche attraverso una parte estetica, o meglio, attraverso un occhio umano estetico. Abbiamo poi anche pensato di aggiungere dei disegni e sottolineare per ogni giardino un elemento naturale diverso, proprio una specie botanica, e di scrivere delle frasi in tutte le lingue che abbiamo trovato - come per esempio il norvegese - per dare ampia voce a diverse forme d'arte. Insomma, fare quello che da sempre cerco di fare anche attraverso il mio mestiere, ossia ampliare la veduta, perché tutto è in connessione”
Le fotografe”La difficoltà maggiore di questo progetto – raccontano le fotografe Samira Mosca e Lucia Rose Buffa - Sta nel riuscire ad immortalare i momenti più significativi ed emotivi, in quanto lo scopo non è soltanto quello della parte più estetica e formale. Abbiamo visto tutti i concerti, sia invernali che estivi, ed è sempre molto coinvolgente riuscire a vedere attraverso l’obiettivo rappresentati sui visi - non solo di chi suona, ma anche dei proprietari di casa e del pubblico - i momenti di felicità o di emozione, di commozione. In certi casi è un po’ complicato perché tutte le case sono diverse e tutti i giardini sono diversi, alcuni sono più estetici di altri, però questo non rappresenta sempre un punto a favore perché a volte, invece, sono proprio le persone che creano l'atmosfera.”
Greta, ci racconti un aneddoto interessante che ti ha colpito di questa edizione?
“Di aneddoti ne ho veramente tanti e anche molto commoventi. Sicuramente mi ha colpito il fatto che moltissimi host dell’inverno si siano subito iscritti per aprire anche il loro giardino, oppure per venire come ospiti, così come anche gli artisti e questo per me è bellissimo. Poi abbiamo visto partecipare e socializzare anche diverse fasce di età, dai bambini agli anziani. Un incontro tra generazioni che non avviene così spesso e che siamo felici di promuovere. Ci sono davvero tantissimi aneddoti – sorride Marcolongo - Abbiamo visto giardini in centro con mille tipi diversi di rose! Ci sono posti davvero speciali a Bolzano e ne approfitto per fare un appello ai possibili host: iscrivetevi. Anche chi vive fuori dal centro, perché noi non abbiamo problemi di metrature per le case, assegneremo un musicista anche negli spazi più piccoli. Non abbiate timore. ”
PARTECIPA ALL'EDIZIONE INVERNALEPer essere selezionati dal team di lavoro, gli artisti devono completare un form di iscrizione in ogni sua parte, cliccando il link: PARTECIPA COME ARTISTA. I criteri principali di selezione sono l’esperienza e i contenuti di qualità: video, foto professionali e link a alle piattaforme richieste. Si ricorda che il contesto dell’esibizione sarà uno spazio domestico e che vengono quindi preferite performances acustiche ed ensemble non superiori alle tre persone. Tutte le artiste e gli artisti verranno retribuiti.
Per eventuali prenotazioni ai concerti, informazioni o richieste, si può scrivere a: [email protected].
Entro il 24 Novembre (24homes - December 2024), verrà reso pubblico un calendario nel quale verranno elencati tutti gli eventi e le/gliartisti selezionat*.Per ogni informazione, cliccare su: www.24homes.bz. - il progetto è sostenuto dal Comune di Bolzano Ufficio Donna, Famiglia, Gioventù e Promozione sociale e dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige.