“Spagnolli? Metodo sbagliato”
salto.bz: von Wohlgemuth, i Verdi sudtirolesi si presenteranno nella lista Europa Verde - Sinistra Italiana, se tutto va bene nella coalizione di centrosinistra, ovvero coalizzati con il PD. Riguardo i collegi uninominali in Sudtirolo, sulla carta, avreste qualcosa da dire. Il PD sta però discutendo con la SVP una candidatura comune al Senato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina…
Felix von Wohlgemuth: È andato tutto velocemente. Noi avevamo già stretto un accordo con Europa verde, ora insieme a Sinistra italiana a livello nazionale, nella prospettiva di una coalizione con il PD e all’interno di un largo centrosinistra, un “campo largo”. Costruire qualcosa insieme è molto faticoso in Italia. Dobbiamo vedere come si evolvono le cose. Per Bolzano difficile dirlo. La SVP sinora non ci ha parlato, ignora i Verdi nonostante l’appello alle forze autonomiste, cioè autonomiefreundlich…
Non vi ha invitato all’incontro con l’opposizione?
Sinora ha coinvolto l'opposizione “di lingua tedesca”, noi come plurilingui forse non siamo accreditati dalla SVP come autonomiefreundlich… Sarebbe però auspicabile un largo centrosinistra e che la SVP decidesse di percorrere questa strada. Parlando tutti insieme: non ha senso fissarsi con un singolo candidato e chiedere di sostenerlo - altrimenti non si è autonomiefreundlich.
La SVP ignora i Verdi nonostante l’appello alle forze “autonomiefreundlich”
Quale interlocuzione avete con il PD?
Prima della caduta del Governo ho avuto un incontro con il commissario Carlo Bettio. Abbiamo trovato molti punti in comune, ma c’erano anche molte domande aperte. Si era detto di fare più incontri in ottica politiche, un proposito poi superato dagli eventi.
In queste ultime ore non vi siete visti, nonostante la trattativa in atto con la SVP?
Con il PD dovremmo incontrarci oggi, assieme al Gruppo verde in Consiglio provinciale. Vedremo come andrà. Dobbiamo ancora capire come si muove il PD.
Come valutate il nome di Gigi Spagnolli? Se fosse candidato potreste sostenerlo?
È un prescelto della SVP, conosciamo i loro legami passati. Prima di parlare di nomi, sarebbe però meglio affrontare i temi e poi trovare una persona che rappresenti tutti. Il modus operandi è sbagliato: incontrarsi col PD, decidere un nome e dire “prendere o lasciare”. Ci sono molte persone in gamba cui si potrebbe chiedere con una larga intesa.
Francesco Palermo o Laura Polonioli?
Palermo lo abbiamo già sostenuto nel 2013, rinunciando al simbolo. È una persona in gamba, colta, che rappresenta la convivenza in Sudtirolo. Polonioli è una collega (e un’amica) molto stimata. Non so se sia stata contattata dal PD.
Spagnolli è un prescelto della SVP. Palermo rappresenta la convivenza in Alto Adige.
E l’ipotesi “desistenza” nei collegi?
Negli abissi della legge elettorale, si scopre che se un partito rinuncia a presentarsi nei collegi uninominali, perde i voti proporzionali. Tutti si devono presentare all’uninominale, non essendoci due schede elettorali distinte per “listino” proporzionale regionale e collegio uninominale. La desistenza ha poco senso.
Una candidatura “autonoma” del centrosinistra senza la SVP?
Credo sarebbe possibile trovare un accordo, ma serve parlarsi. Anche in Alto Adige si parla attraverso la stampa anziché di persona. Questa mancanza di contatto diretto, forse dovuto alla pandemia, non facilita le cose. Noi sabato abbiamo l’assemblea provinciale e prenderemo le prime decisioni, chiedendo alla base. In Sudtirolo le larghe intese anche oltre il centrosinistra sono molto popolari, “l’opposizione che si mette insieme per combattere la SVP”. Con la destra di lingua tedesca è un po’ difficile trovare un consenso su candidati e idee.
Un deputato di lingua tedesca non SVP è impossibile?
Già la geografia delle circoscrizioni è molto “influenzata” dalla SVP. Poi ci sono solamente tre seggi proporzionali. È difficile raggiungere la soglia se si è un partito locale non coalizzato.
Vi spaventa un eventuale ingresso di Calenda nel centrosinistra?
Si deve guardare a ciò che unisce anziché a ciò che divide. Il suo essere favorevole al nucleare per noi è inaccettabile. Ma non trovo giusto dire a priori di no a un soggetto del centro-centrosinistra per una posizione diversa su un punto.
Senza il M5S il rischio è che la partita, per il centrosinistra, sia già decisa prima ancora di cominciare. La vittoria del centrodestra potrebbe essere schiacciante.
Giuseppe Conte ha fatto un buon lavoro, e molti in Alto Adige lo stimano, ma si è fatto prendere dalle ali estreme del suo partito. La colpa forse non è solo sua, ma ha dato una buona scusa al centrodestra per far cadere il governo. Con queste persone è difficile trattare.
Questo sabato i Verdi si riuniscono in assemblea per rinnovare gli organi interni, dal Coordinamento ai due co-portavoce. Dopo sabato sarà ancora portavoce?
(Ride) Speriamo!
Si presenta per una riconferma?
Il mandato era già scaduto durante la pandemia e l’assemblea è stata fissata prima della caduta di Draghi. L’idea è di proporre un prolungamento del mandato mio e di Marlene Pernstich sino alle elezioni provinciali. Cambiare portavoce in tempi di crisi non ci pare il caso. Inoltre troviamo inoltre centrale il rinnovo del Gruner Rat, il coordinamento verde, che avrà importanti decisioni da discutere in vista delle imminenti politiche e della sfida delle elezioni provinciali.
L’idea è di proporre un prolungamento del mandato mio e di Marlene Pernstich sino alle elezioni provinciali.
Le elezioni politiche sono l’anticamera delle provinciali?
Questo preoccupa più la SVP e il PD che noi. Loro oscillano di continuo, soprattutto nella ricerca del partner. Noi abbiamo sempre la stessa linea.
E quale sarebbe?
Se si fa politica, la meta è di farla anche al governo, senza abbandonare i propri valori. Le nostre posizioni “storiche” non si sono rivelate errate, anzi. Certo, forse la SVP troverà un’altra scusa per non coinvolgerci. I Verdi, essendo plurilingui e volendo rappresentare tutta la comunità, sono indigesti alla SVP che ancora si arroga il diritto di essere l’unica rappresentanza di lingua tedesca. Ma farebbe molto bene a questa provincia una coalizione di governo con più partiti.
Wie ist die Tatsache, dass
Wie ist die Tatsache, dass die SVP nur mit den deutschen Rechtsparteien und nicht auch mit den Grünen verhandelt mit der Feststellung vereinbar, dass die SVP (angeblich) immer noch einen Alleinvertretungsanspruch für die deutsche Sprachgruppe erhebt?
In risposta a Wie ist die Tatsache, dass di pérvasion
Das ist ausschließlich
Das ist ausschließlich wahltechnisch zu sehen. Der neue Wahlkreis Bozen/Meran birgt die Gefahr, den 'deutschen' Kandidaten nicht durchzubringen. Und zwar einen aus den eigenen Reihen, diesmal halt mit Unterstützung der rein dt.sprachigen Opposition (statt des PD o.ä.), der die ethnische Zugehörigkeit - zumal unter Anbahnung einer mutmaßlich minderheitenfeindlichen Mehrheit - auch wichtig ist.
In risposta a Das ist ausschließlich di Martin Daniel
Als Grüner Parteisoldat müsen
Als Grüner Parteisoldat müsen sie das ja sagen. Sie sind für die grünen angetreten und haben 60 stimmen geholt in Meran. Dann einen bezalten Job bekommen gratuliere dazu.
Die svp hassen sie, ok meinetwegen. aber ehrlich sollte man schon sein.
In risposta a Als Grüner Parteisoldat müsen di Mart Pix
Dieser untergriffige
Dieser untergriffige Kommentar kommt wohl von einem Soldaten einer anderen Partei, der die Grünen abgrundtief hasst.
Aber die Frage ist schon berechtigt: warum redet die SVP nur mit den Rechtsparteien?
Sicher wäre auch Francesco
Sicher wäre auch Francesco Palermo hervorragend für diesen Senatssitz geeignet, er verfügt über breites und fundiertes Rechts-Wissen und bringt reiche Erfahrung mit.