Economia | Austria/Germania

Cura dimagrante per Benko?

Secondo la stampa tedesca, mentre René Benko cede alcuni asset immobiliari, SIGNA Prime viene svalutata per un miliardo di euro. Controlli BCE sulle banche creditrici.
René Benko, SIGNA
Foto: FRANK RÖTH

Gli investimenti nel settore immobiliare dell’imprenditore austriaco René Benko sarebbero sotto pressione. A darne notizia la stampa tedesca. La prima è stata la Frankfurter Allgemeine Zeitung, la quale ha appreso che la Banca Centrale Europea (BCE) sta effettuando dei controlli su diverse grandi banche per i prestiti concessi alla SIGNA. Le autorità di vigilanza bancaria vogliono sapere se nella concessione dei prestiti sono stati rispettati gli standard di credito, ad esempio se sono state fornite garanzie sufficienti. Secondo la FAZ, sarebbe la prima volta che la BCE controlla un singolo beneficiario di credito. La BCE non ha rilasciato commenti.

 

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Il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager: il presidente di SIGNA Italia guida il progetto Waltherpark.

 

Come noto, il gruppo SIGNA è impegnato nella realizzazione di un grande centro commerciale a Bolzano. “È compito dell'autorità di vigilanza bancaria esaminare regolarmente le banche ed essere informata nel dettaglio”, replica SIGNA Italia all'articolo della Frankfurter, “i progetti italiani della SIGNA sono tutti solidamente finanziati. I lavori di costruzione del WaltherPark procedono molto rapidamente e in meno di due anni l'edificio sarà completato e il centro commerciale aperto”.

 

Un miliardo di euro persi?

 

Giovedì è stato un altro quotidiano tedesco, l’Handelsblatt, a riportare la notizia (sulla base di informazioni fornite dalla SIGNA alle sue banche, cui ha avuto accesso il giornale) secondo cui Signa Prime Selection AG ovvero “la più importante società immobiliare del proprietario di Galeria” soffrirebbe di “una forte svalutazione del portafoglio" avendo registrato lo scorso anno “una perdita netta di circa un miliardo di euro”.

Secondo i documenti, il valore contabile degli immobili di SIGNA Prime è stato ridotto di 1,16 miliardi di euro. Ciò significa una svalutazione di quasi il 6% del valore di mercato, valutato in 20,4 miliardi di euro. La rivalutazione sfavorevole sarebbe tuttavia compensata, per circa un altro miliardo di euro, dai benefici derivanti da un tasso d'interesse fisso di 18 anni che non risentirebbe dall'attuale aumento dei tassi. Secondo l’Handelsblatt, però, avrebbe “destato preoccupazione il fatto che l'autorità di vigilanza bancaria della BCE abbia avviato un’indagine nei confronti del Gruppo Signa sulle esposizioni verso tutte le banche creditrici”.

 

Galeria Karstadt Kaufhof in Rotkreuzplatz
Galeria Karstadt Kaufhof in Rotkreuzplatz a Monaco: pronto a essere ceduto da René Benko?

 

Il colosso si ridimensiona

 

Da mesi il colosso immobiliare si sta separando da alcune sue proprietà: a Berlino è passata di mano metà del Kaufhaus des Westens (KaDeWe), venduta a un imprenditore thailandese, mentre in Austria è stata messa sul mercato la catena di mobili Kika/Leiner. Anche il centro medico Medicent di Innsbruck è stato venduto - alla Camera di Commercio tirolese. Infine, secondo la Abendzeitung di Monaco di Baviera, la SIGNA di René Benko sta cercando acquirenti per due grandi proprietà nella capitale bavarese: l’ex edificio Kaut-Bullinger nella Rosenstraße e l'edificio della Galeria Karstadt Kaufhof in Rotkreuzplatz, per un valore di ca. 100 milioni di euro ciascuno.