Politica | Bolzano - Srebrenica

Sostegno internazionale, firmato l'accordo

Il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli si trova a Srebrenica per il progetto "Adopt Srebrenica". L'obbiettivo è quello di recuperare il rispetto della cultura dell'altro, per superare la contrapposizione tra nazionalismi.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Matthias Leitner

Il sindaco Luigi Spagnolli si trovava a Srebrenica questa mattina, per sottoscrivere, a nome dell'intera città di Bolzano, un protocollo per l'avvio della rete "International cooperation for memory - Alleanza per Srebrenica". Progetto iniziato nel 2005 su iniziativa dell'associazione Tuzlanska Amica, della Fondazione Alexander Langer e sostenuto dal Comune di Bolzano che ha come intento quello di superare gli attriti culturali e nazionalistici.

Srebrenica si dimostra in questo senso un logo simbolo ideale per la creazione di una rete come questa, data la sua storia recente. 

La firma avvenuta oggi sottoscrive un protocollo d'intesa che è l'apice di un percorso del quale Bolzano è stata protagonista. E' datata novembre 2012 la visita per l'incontro preparatorio cui hanno partecipato i numerosi enti che oggi hanno aderito al protocollo. Enti che si faranno nei prossimi anni promotori di questa iniziativa e dei suoi intenti: costruire e consolidare una rete internazionale che sensibilizzi l'opinione pubblica sul rispetto delle altre culture.

Era il luglio 1995 quando la città, enclave bosniaca nella Repubblica della Bosnia Erzegovina, venne occupata dalle truppe serbo-bosniache. Era in corso la guerra dei Balcani, durante la quale hanno avuto luogo numerose stragi di civili e massacri. Non da ultimo il tristemente famoso "massacro di Srebrenica", durante il quale morirono ottomila civili. Il massacro, operato dalle truppe paramilitari del generale Ratko Mladić, è considerato un vero e proprio caso di pulizia etnica, un gesto che è rimasto impresso nello spirito della città. Città che fino ad allora aveva ospitato pacificamente etnie e religioni diverse. Pace e serenità che sono l'obiettivo di Adopt Srebrenica, favorendo nella comunità locale, ma anche attraverso la consapevolezza e la sensibilizzazione internazionale, l'elaborazione del passato. Per migliorare il presente e guardare al futuro con nuove prospettive.