Ambiente | ANIMALI E NATURA

Una vita “bestiale”

Pitarelli, presidente di “Amici Animali Altoatesini”, illustra le iniziative dell'associazione e si pronuncia sull'uccisione di lupi e orsi, sulla caccia e non solo.
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Foto: Cane e Gatto

Cani felici anche con disabilità” è il tema prescelto da Sὒdtiroler Tierfreundeverein – amici Animali altoatesini in occasione della Giornata dei Cani 2017 del 30 settembre, patrocinata dal comune di Bolzano.

Questo sabato l’associazione, che è stata fondata da quattro animalisti il 6 novembre 1980 e ora conta 834 soci, di cui 703 donne e 131 uomini, sarà presente nell’area cani del Museion Bolzano sui Prati del Talvera e con un programma ricco di iniziative sensibilizzerà in particolare sui cani con handicap.

“Vecchiaia, incidenti, malattie possono rendere i cani disabili. Molto diffusi sono i problemi all’udito ed alla vista, così come il diabete e le patologie neurologiche” – afferma Anna Pitarelli, presidente (da inizio di aprile 2017) di Sὒdtiroler Tierfreundeverein – amici Animali altoatesini , l’associazione -. E’ impegnativo seguire questi cani che però con le giuste attenzioni possono ancora godere di una vista serena, nonostante le loro limitazioni”.

E’ il caso della cagna Cleo, che è stata investita ed ha dovuto subire molte operazioni chirurgiche: ora è sorda ed ha difficoltà motorie che la costringono a girare a volte anche con una carrozzina.

 

Durante la giornata dei cani Tierfreundeverein distribuirà candeline che saranno accese durante il flash mob del 4 ottobre, giornata mondiale della tutela degli animali, in piazza Walther a Bolzano verso le 19.

La settimana prossima sarà la volta anche della campagna dell’associazione volta a informare sulla necessità di sterilizzare i gatti.

 

Non solo cani e gatti sono al centro dell’impegno di amici Animali altoatesini, che si preoccupa delle condizioni di vita anche degli animali detenuti nei circhi impiegati per trainare calessi, di quelli usati per la pet-therapy o di lupi e orsi, giusto per citarne alcuni.

 

Sui circhi con animali Pitarelli dichiara: “In diversi Stati appartenenti all’Unione Europea è stata vietato il mantenimento di animali selvatici nei circhi, come per esempio in Austria, dove il divieto è regolamentato dal primo gennaio 2005 dalla legge sulla tutela degli animali. Quando qualche mese fa venne trattato in Senato il disegno di legge  n. 2287-bis che prevedeva la revisione delle disposizioni in tema di attività circensi finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo di animali nello svolgimento delle stesse, abbiamo lanciato un appello alla Giunta provinciale e ai rappresentanti politici della provincia di Bolzano a Roma di impegnarsi per il divieto di circhi con l’impiego di animali, sostenere l’impegno del Governo a Roma e esigere l’eliminazione immediata dell’utilizzo di animali nello svolgimento di attività circensi. Le condizioni di vita nei circhi sono insopportabili per gli animali, i circhi viaggianti non possono aver riguardo alle esigenze degli animali. Il circo cambia di continuo la sua posizione sul territorio, le gabbie devono essere trasportate in modo tale da contenere gli spazi e devono essere montate e smontate. In tal modo gli animali vivono la maggior parte del tempo in mezzi di trasporto troppo stretti. Per gli animali non c’è alcun posto per scavare, correre, fare il bagno o nuotare. Un animale solitario – come lo è  la tigre - viene stipato assieme a animali della sua specie. Gli elefanti, animali particolarmente sociali e che in libertà vivono in greggi, vengono tenuti isolati e alle catene per ore e ore. Gli spazi stretti, stress und noia spesso portano gli animali a sviluppare disturbi comportamentali come aggressioni o apatia. Anche l’addestramento di animali selvatici e di animali per il circo è particolarmente problematico. Nessuna tigre in libertà salta volontariamente attraverso un cerchio, nessun elefante fa volontariamente la verticale sul capo. Questi numeri di addestramento sono il risultato di tecniche di addestramento dubbiose. Circhi come il circo canadese „Cirque du Soleil“ mostrano che sono possibili circhi di altro tipo, presentando con grande successo spettacoli circensi senza l’impiego di animali”.

Sui lupi e sugli orsi la presidente sostiene che esistano valide alternative all’uccisione.

 

 

“In Svizzera e Germania recinzioni elettriche ad altezza elevata poste attorno al gregge di pecore e cani addestrati in modo specifico tengono lontani i lupi. I contadini ricevono finanziamenti per provvedere in tal senso” afferma Pitarelli che con riguardo agli orsi osserva: “In Ucraina si è intervenuto, narcotizzando gli orsi e trasferendoli in altre aree. In Alto Adige è molto costruito e coltivato, sicchè è difficile trovare spazi alternativi, ma uccidere non è la soluzione. Per prima cosa gli orsi devono essere dotati di un sensore per poter monitorare i loro percorsi. Poi si deve fare sensibilizzazione della collettività su come ci si coomporta con gli orsi, quindi spiegare che non si debba lasciare cibo in giro e andare incontro all’animale. ”.

La presidente di Tierfrendeverein lamenta con riguardo alle politiche su orsi e lupi l’assenza di progetti strutturati a lungo termine e propone la creazione di una tavola rotonda permanente costituita da funzionari politici competenti, associazioni animaliste ed esperti del settore portatori di esperienze vincenti di altre città italiane o straniere.

 

Molto netta è la posizione di Anna Pitarelli sulla caccia: “E’ uno strumento con cui le persone esercitano un potere ed un controllo sulla natura a discapito dell’ecosistema e della selezione naturale che si blocca. Nel cantone di Ginevra (Svizzera) la caccia come hobby e divertimento è stata abolita già da quarant’anni. In Alto Adige la caccia è una lobby sostenuta a livello politico ed è quasi uno status symbol. Per tale motivo da noi è necessario un intenso lavoro culturale di sensibilizzazione sul tema, un processo davvero difficile”.  

 

Per quanto riguarda cavalli e asini, impiegati per trainare carrozze o calessi in città, la presidente si auspica che ne venga introdotto per legge il divieto: “Tali animali, costretti a muoversi sull’asfalto in qualunque condizione di tempo, tutto il giorno senza soste, rischiano di scivolare, sono sottoposti ad uno sforzo a ad uno stress fisico e psicologico notevoli, sono immessi nel traffico urbano e nel rumore, si trovano ad avere intorno a loro una grande massa di persone. Tutto questo non è positivo per la loro salute”.

Per il periodo preinvernale Tierfreundeverein ha in mente di organizzare poi un corteo per sensibilizzare sugli allevamenti di animali per pellicce, già vietati in Austria, alcune regioni della Germania e nel Regno Unito.

 

Positiva è la valutazione di Anna Pitarelli sull’istituzione del Digital Pet (entro l’anno), un registro nazionale in cui saranno inseriti gli enti accreditati per la formazione degli operatori di pet-therapy e la per fornitura dei servizi di terapia con animali: “Si deve garantire l’integrità dell’animale che altrimenti è esposto al pericolo di stress. Cani, gatti, asini, cavalli, conigli possono essere impiegati nella pet-therapy, ma non tutti sono adatti. Si deve valutare caso per caso. Gli animali devono avere adeguati periodi di riposo ed essere sottoposti a controlli periodici sia durante l’attività sia nei periodi in cui non ‘lavorano’. Terremo un convegno su tema”.

Gli animali, si sa, offrono un grande aiuto agli essere umani, specie anziani e malati. A tale proposito Pitarelli guarda con favore al modello della regione Lombardia che consente agli animali di accedere in ospedale in visita ai padroni ricoverati e si auspica che l’esempio venga seguito anche da noi.

Tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo l’associazione amici Animali altoatesini praticherà un restyling al proprio sito internet, che da bilingue diverà trilingue (italiano, tedesco e inglese).

A marzo 2018 Tierfreundeverein organizzerà, in collaborazione col servizio veterinario provinciale e col canile Sill, un seminario teorico pratico su come gestire i cani.

Per l’estate del prossimo anno sono previsti un aperitivo a Bolzano e stand informativi ad Appiano e a Fiè allo Sciliar.  

“Uno dei nostri obiettivi è aumentare il numero dei soci, per spiegare loro i nostri obiettivi: una tutela degli animali efficiente e attiva inizia da ogni singola persona. Solo insieme raggiungiamo la forza necessaria in questo ambito” – conclude Pitarelli che si auspica l’eliminazione completa dell’uso di animali nell’abbigliamento e nel campo della sperimentazione.