Cronaca | La coppia scomparsa

Benno Neumair portato in carcere

Il giovane si è costituito ed è in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso i genitori Laura e Peter. L’udienza di convalida. La piena chiarezza ancora lontana.
Carcere
Foto: Salto.bz

Venerdì 29 gennaio Benno Neumair è stato portato nella casa circondariale di Bolzano, in attesa dell’udienza di convalida del fermo applicato dalla Procura che lo sospetta per il duplice omicidio e l’occultamento di cadavere dei genitori, Laura Perselli e Peter Neumair, scomparsi il 4 gennaio. Questa l’ipotesi accusatoria, a cui risponde la difesa del giovane, in una vicenda di cronaca nera che ha ottenuto notevole risalto nazionale e ha già diviso l’opinione pubblica tra colpevolisti e garantisti.

Nella mattina di oggi, sabato 30 gennaio, come ha precisato la TgRai Alto Adige, è prevista l’udienza di convalida della misura cautelare davanti al gip, giudice per le indagini preliminari. Alla Procura, che in una nota ha motivato la decisione con “i recenti elementi acquisiti nel corso delle indagini”, ha risposto indirettamente l’avvocato Flavio Moccia, uno dei difensori assieme ad Angelo Polo del trentenne bolzanino, che giovedì sera si sarebbe presentato spontaneamente dagli inquirenti accompagnato proprio dai suoi legali. “L’unica novità ammissibile potrebbe essere quella dell’inquinamento delle prove” chiarisce Moccia ai microfoni Rai. Il giovane, è stato precisato, non ha fornito confessioni rispetto agli addebiti nei suoi confronti.

Il giovane attorno a cui ruota l’indagine aperta dai pm Igor Secco e Federica Iovene si è recato di sua volontà in Procura la sera di giovedì. Il giorno seguente, venerdì, come precisa l’Ansa, poco dopo le ore 11 Benno ha lasciato la caserma del comando provinciale dei carabinieri in via Dante a Bolzano a bordo di una jeep dei carabinieri.

 

 

Ancora venerdì i Ris dei carabinieri sono tornati in via Castel Roncolo, dove si trova l’appartamento in cui i genitori abitavano con il figlio. Gli inquirenti sospettano che il duplice omicidio sia avvenuto in quello stesso appartamento oppure nell’alloggio più piccolo che Laura e Peter avevano deciso di prendere in affitto per il giovane, con il quale la convivenza negli ultimi mesi avrebbe portato a momenti di tensione. Tutti i locali sono stati a lungo setacciati dagli esperti dei carabinieri, che avevano condotto una perquisizione anche nella casa di Ora della giovane frequentata da Benno nelle ultime settimane prima della scomparsa dei genitori e da cui si è recato nella fascia temporale in cui gli inquirenti sospettano sia successiva all’occultamento dei corpi. La ragazza, intervistata da Chi l’ha visto, ha consegnato successivamente agli investigatori i vestiti che il giovane aveva lasciato proprio quella sera e che erano stati lavati in lavatrice, non sospettando nulla di quanto poi divenuto oggetto di indagine.

 

 

Sono continuate nel frattempo le ricerche dei corpi nell’Adige, nel punto in cui secondo la ricostruzione Benno potrebbe aver gettato i cadaveri dei genitori. Ovvero ponte Adige, a sud di Bolzano, nei pressi di Vadena, vicino alla discarica di Ischia Frizzi e al Safety park: in quel punto, presso la ringhiera, i Ris avrebbero verificato una compatibilità tra il sangue trovato e quello di Peter, il padre di Benno. Nei giorni scorsi i vigili del fuoco professionisti e volontari con l’aiuto degli operatori specializzati nel soccorso fluviale, agganciando i gommoni alle funi, con l’aiuto dei sub e l’utilizzo di due manichini per osservare il flusso della corrente, hanno a lungo setacciato il fondale, senza però trovare elementi utili.

 

 

Giovedì sera è avvenuta quella che appare come la prima svolta nell’indagine sulla coppia scomparsa il 4 gennaio a Bolzano. Il giovane giovedì si è presentato in Procura. “Lo abbiamo accompagnato noi per farlo costituire spontaneamente” ha detto Angelo Polo all’Ansa. Il collega Moccia riferendosi al fermo di indiziato di delitto ha indicato tra le motivazioni plausibili ravvisate dai pm il tentativo di inquinamento delle prove, possibili ad esempio se “uno cerca di parlare con testimoni eventuali informati dei fatti” (come ha detto alla Rai). Le indagini “sono tutt’altro che concluse”, ha aggiunto, mancherebbero gli incidenti probatori (l’acquisizione delle prove nel contraddittorio delle parti che avviene durante la fase di indagine, ndr) “per il quale servirà un perito terzo”.

La vicenda è quindi ancora lontana dalla piena chiarezza sulla sorte toccata a Laura Perselli e Peter Neumair, insegnanti in pensione di 68 e 63 anni, conosciuti in città, di cui non si ha notizia ormai da quasi un mese.