“Alleggeriremo gli ospedali”
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Il primo mese del nuovo anno sta per terminare. Con gennaio 2025 termina anche il primo anno dell'attuale Giunta provinciale, la terza guidata da Arno Kompatscher. A 12 mesi dall'inizio del proprio mandato, oggi (giovedì 30 gennaio) gli assessori Rosmarie Pamer - che ha competenze in materia di coesione sociale, famiglia e volontariato - e Hubert Messner, che amministra la prevenzione sanitaria e la salute altoatesina, hanno organizzato un incontro con i media locali per illustrare il lavoro fatto e le grandi sfide che il territorio si trova ora, e si troverà in futuro, ad affrontare. Una su tutte: la carenza di personale qualificato. Ma non solo. Il cambiamento demografico porta con sé anche un aumento dei malati cronici. In Alto Adige, infatti, 165 mila persone - ovvero il 31% della popolazione - soffre di una malattia cronica. "Ma la tendenza è in aumento", ha specificato Messner. "Il 76% delle spesa del mio assessorato sono riservate proprio all'assistenza sanitaria di questi malati, ma è prevedibile che il prossimo anno questa percentuale aumenterà", ha detto ancora l'assessore.
“La facoltà di medicina non è per i sudtirolesi, ma per il Südtirol”
Altro tema a cui tiene in modo particolare Messner riguarda la prossimità dei distretti sanitari alle persone. "Vogliamo portare i servizi dove sono le persone e non viceversa", ha sottolineato. "Questo perchè credo sia fondamentale garantire un'assistenza continua e vicino a casa, alleggerendo gli ospedali, che dovrebbero occuparsi dei malati acuti". Un altro nodo da sciogliere riguarda le liste d'attesa: "Il mio obiettivo - ha spiegato Messner - era ridurre liste d'attesa per le visite prioritarie, quelle da fornire entro 10 giorni. Siamo riusciti a ridurle, a differenza di quelle da fornire entro 30 giorni. Quando vedo che le liste stanno aumentando, contatto direttamente i primari, che cercano sempre di venirci incontro. Se non riusciamo a soddisfare le richieste, dobbiamo fare, come già fatto, delle convenzioni con i privati. Le richieste per le visite stanno aumentando, molte sono visite "inutili": mi riferisco all'80% di appuntamenti che, invece che negli ospedali, potrebbe essere svolto nei distretti territoriali. Dobbiamo rafforzare il territorio, altrimenti l'attuale sistema non è più sostenibile".
Per far fronte alla carenza di personale medico la Provincia ha attivato il corso di Laurea in Medicina presso la Claudiana di Bolzano in accordo con l'Università Cattolica che, recentemente, ha chiesto di formare 80 studenti, invece che gli attuali 60. "Ma questo aumento - sottolinea Messner - non ci sarà". Il costo per ogni anno di studi è pari a 18 mila euro ma, impegnandosi a lavorare in futuro in Alto Adige, e superando l'esame di lingua, gli studenti possono ottenere una borsa di studio che copre interamente il costo dei 6 anni di studio. "Attualmente, più di un terzo degli studenti ha attestato le conoscenze di lingua, gli altri si impegnano così da non pagare gli studi. La facoltà di medicina non è per i sudtirolesi, ma per il Südtirol", ha detto ancora Messner. Ultimo punto evidenziato dall'assessore è inerente alla bassa percentuale di persone residenti in Alto Adige che si è sottoposta alle vaccinazioni obbligatorie.
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Rosmarie Pamer e Hubert Messner hanno fatto sapere che vogliono valorizzare le professioni nel settore sanitario e sociale attraverso una retribuzione adeguata e condizioni di lavoro attrattive. In questi mesi, infatti, si stanno svolgendo le negoziazioni dei contratti collettivi nel settore dell'assistenza e RSA (case di riposo). "Vogliamo mettere al centro i bisogni delle persone, consapevoli del cambiamento demografico in corso e dell'invecchiamento della società", hanno detto gli assessori.
Tra i diversi "traguardi raggiunti" e temi in via di sviluppo in ambito sociale, ci sono 361 posti di accompagnamento e assistenza abitativa per anziani, nonché 10 Case della Comunità entro il 2026 (completate a Bressanone, Chiusa, Naturno, San Candito; in costruzione a Laives, Brunico e Merano; in via di progettazione a Bolzano, Egna e Vipiteno), e 3 ospedali di Comunità entro lo stesso anno (Bolzano, Merano ed Egna).
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“I numeri dei posti letto sono stabili”
Infine, sui posti letto disponibili per le persone senza fissa dimora l'assessora Pamer ha detto: "Abbiamo 350 posti, di cui 200 nel capoluogo. I numeri sono stabili. Ogni giorno una trentina di persone, che non trova posto nelle strutture già predisposte, va nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS)".