Politica | Intervista al sindaco di Bolzano

Spagnolli: alle prossime provinciali andrà in scena la rivincita dei comuni

Il Sudtirolo è alla vigilia di un cambiamento sostanziale, che comporterà un profondo riequilibrio tra i poteri della provincia e quelli dei comuni, con il capoluogo altoatesino a giocare, finalmente, un ruolo di primo piano.
Vi proponiamo un'intervista a tutto campo con il sindaco di Bolzano, che non scioglie le riserve sulla sua candidatura, ma disegna un quadro nel quale un suo ruolo alle provinciali d'autunno diventa a questo punto molto probabile.

Sindaco Spagnolli, molti suoi colleghi hanno manifestato l’intenzione di candidarsi alle prossime provinciali. Che sta succedendo?
Non è certo una novità. È successo anche a Bolzano, basti pensare ai casi di Pasquali e Bolognini. Oggi però le cose stanno cambiando: un po’ per l’uscita di scena di Durnwalder ed un po’ per il mutato quadro costituzionale oggi i comuni possono puntare ad essere meno subordinati rispetto alla provincia. Non è facile uscire dai consueti meccanismi: c’è sempre chi i soldi li riceve ed è subordinato a chi li dà, in questo caso la provincia. Però senz’altro stiamo andando verso una nuova sussidiarietà inserita in un sistema provinciale non durnwalder-centrico e che potrà, quindi, essere anche molto più collegiale. 

Detta così sembra quasi una rivoluzione copernicana.
Dipenderà molto da come la nuova giunta provinciale sceglierà di organizzarsi. Se in giunta ci sarà qualche rappresentante dei comuni la cosa sarà fattibile. Però questi rappresentanti non dovranno dimenticarsi il loro precedente mestiere, come hanno fatto a suo tempo Ferretti e  Bolognini. E più recentemente anche Tommasini e Bizzo, che non erano sindaci ma avevano comunque ricoperto incarichi in amministrazioni comunali. 

Dunque cruciale sarà la nuova “concezione” della giunta provinciale con i suoi relativi nuovi rapporti di forza.
Finora Durnwalder riceveva i sindaci insieme al popolo alle 6 del mattino. Ma tra qualche mese non avremo più “un” Durnwalder, con tutti i suoi pregi ed i suoi limiti. C’è il bisogno urgente di far crescere una nuova classe dirigenziale. Quella attuale tende ad atrofizzarzi, lo vedo anche qui in comune: la qualità umana di quelli che fanno politica è in calo. Non lo dico per parlare male di quelli che ci sono, oggi occuparsi di amministrazione pubblica è davvero difficile visto che il margine di manovra è minuscolo...

...per non parlare del fatto che questa è una fase in cui i cittadini tendono ad odiare tutti i politici.
Proprio così. Quando oggi uno viene eletto diventa per definizione un profittatore, uno che si mette in tasca i soldi e sfreccia in auto blu. 

Veniamo al dunque: molti attendono la sua "scelta”. Si candiderà alle provinciali?
Non è una questione di volontà personale. Io credo che la politica sia un mettersi a disposizione. Non faccio politica perché mi piace. Mi rendo però che, per le mie caratteristiche, posso avere un ruolo abbastanza importante in questa terra e in questa città. Per quello che rappresento, per l’esperienza maturata, per una certa capacità relazionale. 

Quindi?
Sono convinto che un sindaco di Bolzano che entra in consiglio provinciale con una certa forza elettorale sarebbe un bel messaggio della città alla provincia. A quel punto l’idea di fare un assessore al capoluogo, di rivedere un po’ le competenze, di smetterla di avere due rubinetti indipendenti per le stesse cose, potrebbe diventare una cosa concreta. Il comune dovrebbe entrare molto di più nelle decisioni di come usare i fondi della provincia, perché non va bene che ad esempio nel sociale, nella cultura e nello sport ci siano due canali distinti. Di cui uno asfittico e un altro meno. 
Con qualcuno che ci mette più soldi e non rischia niente e qualcun’altro che ce ne mette meno e invece rischia tutto. 
Insomma: bisognerebbe veramente fare una rivoluzione che però sarebbe difficilmente realizzabile senza, appunto, il coinvolgimento del sindaco di Bolzano. Con la sua bella carica di voti alle spalle. 

E la città? Chi se ne dovrebbe far carico?
E’ oggettivamente difficile tenere insieme una maggioranza composta da un numero record di partiti, a loro volta spezzettati al loro interno. Al momento funziona perché ci sono io. E’ certamente un problema, che però si può anche affrontare e risolvere. 

Insomma c’è bisogno di Spagnolli sia in provincia che in comune. Che fare allora?
Sto cercando di capire quello che sta succedendo, anche a livello nazionale. Soprattutto quando saranno le prossime elezioni.  Credo inoltre che la nostra parte politica dovrebbe affrontare in una maniera molto più aggressiva la prospettiva delle elezioni provinciali d’autunno. Non bisogna puntare al risultato minimo garantito, ma provare ad ottenere il massimo risultato possibile. 

Nel partito c’è dibattito nel merito?
No, perché nessuno vuole affrontare la questione in questi termini. Siamo senz’altro in grado di rappresentare oltre la metà della persone di lingua italiana di questa terra, ma per farlo dobbiamo andare a cercare i loro voti. Non possiamo arroccarci e dire “per tutti questi anni abbiamo votato per la SVP e allora dovete votare noi”. In questo modo non ci voterà nessuno. 

E il Movimento 5 Stelle?
Non hanno nessuna conoscenza di come funziona la macchina pubblica. Pensano di poterla guidare come si guida una bicicletta, invece la macchina pubblica è una Ferrari, qui da noi in particolare. E una Ferrari bisogna saperla guidare altrimenti si manda in crisi il sistema. 

La salute come va?
L’operazione al cuore è riuscita ed ora sono sano. Come tutti quelli che hanno subito un intervento come il mio non arriverò mai più ad avere le stesse energie di prima: mi stanco più rapidamente che in passato. Ma non è questo il problema: di forza ne ho ancora più che abbastanza per poter fare di tutto. 

 

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Maximilian Ben… Dom, 03/31/2013 - 21:39

Da un lato il sindaco critica il centralismo di Durnwalder, adesso che è in fase calante. E dall'altra si autoproclama come l'unico sulla scena cittadina in grado di tener assieme la giunta. Non credo che abbiamo bisogno di questo tipo di politica, dove per una presunta efficienza di governo si spianano coscienze, idee e nuovi quartieri. Ammetto di fare fatica a seguire la politica comunale, ma credo che ci siano molti spazi per coinvolgere i cittadini sulle scelte future, senza rimandare continuamente allo scontro tra Provincia e Comune di Bolzano.

Dom, 03/31/2013 - 21:39 Collegamento permanente
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Maria Teresa Fortini Lun, 04/01/2013 - 10:38

Il Sindaco Spagnolli questa volta dice la verità : è un guidatore di Ferrari. Pensa all' areale, concedendo centinaia di migliaia di euro per pagare Podreca e i suoi progetti metropolitani sull' areale, pensa a Benko e ai suoi miliardari investimenti di cemento e multinazionali in via Alto Adige. Sempre in grande stile , sempre con un occhio di riguardo agli amici altolocati, anche nei piccoli affari. Pure per un concertino jazz del sabato mattina di un localino coraggioso, ha orecchio di riguardo per gli amici che risiedono lì sopra, e saranno certamente i giornalisti di questa testata rivoluzionaria a scovarli. Io conosco ( perchè pubblicati nei verbali assembleari visionabili presso la Camera di commercio) gli amici del" Ferrarista" che si vogliono costruire i loro garage interrati nel' argine del Talvera, in terra pubblica e alberata e contro la volontà dell'intera cittadinanza: l' avvocato Coran, l' amico Guido Ferrari, l' ex assessore e sindacalista Serafini, il dr Dordi , il progettista Mattei, di noto e potente costruttore cittadino, ecc ecc Pure per il buon Gostner ,poverino,il sindaco porta pazienza se ha sfigurato le pendici del Guncina con l' incompiuta limonaia con annessa mega villa in costruzione da anni. E non parliamo degli scheletri di palazzi di Tosolini al Firmian.
Questo è il nostro sindaco, che scalerà la Provincia , forte con i deboli e debole con i forti. Un eroe dei nostri tempi.

Lun, 04/01/2013 - 10:38 Collegamento permanente