Politica | il caso

Hockey Council Bolzano

Video-collegati alla seduta durante la partita dei “Foxes” al Palaonda, i consiglieri comunali leghisti Selle e Pancheri si difendono. Duro attacco alla Zanzara.
Selle, Pancheri, HCB
Foto: Salto.bz

Entrambi alla partita di hockey dei Foxes ma allo stesso tempo video-collegati in Consiglio comunale. Protagonisti della vicenda che è finita anche con grande risalto sul sito del Corriere della Sera e alla Zanzara, due consiglieri: uno direttamente dalla Sparkasse Arena, l’altro (da un certo punto in poi della seduta) con il tablet lasciato acceso “puntato” contro un lampadario di casa. Il primo è Roberto Selle, il secondo Kurt Pancheri, entrambi della Lega. Partito che si è sempre espresso contro le sedute online, fino alla votazione finale a gennaio che ha mantenuto la modalità mista (nonostante la contrarietà - oltre che della Lega - dei Verdi e di Konder, Buratti e Ramoser della SVP). Per il Team K, tra i più favorevoli a consentire le sedute in remoto, ora non va però incolpato il sistema da remoto: “È tutto rimesso alla responsabilità individuale, i consiglieri rispondono ai loro elettori e sta al comportamento del singolo farne l’uso migliore”, sottolinea Matthias Cologna.

 

La versione di Selle

 

Roberto Selle, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, difende il collega Pancheri (“ha dimenticato di spegnere il computer, ha la sua età…”) e racconta la sua versione: “Mi sono recato in Comune, come richiesto dalla Segreteria generale, per partecipare alla prova tecnologica dei nuovi dispositivi del Consiglio comunale, che per la prima volta tornava a riunirsi nell’aula storica del Municipio”, “dalle 18 alle 19 sono rimasto in aula a provare i sistemi, insomma, il mio dovere da capogruppo l’ho fatto”. Dopodiché “sono uscito per recarmi al Palaonda, da grande appassionato di hockey quale sono ho diritto di vedere una partita e una semifinale non capita tutti i giorni. Sono rimasto collegato sino a quando mi sono seduto al Palaghiaccio. Ho spento per il troppo rumore e dopo mezz’ora sono rientrato nella seduta per vedere come proseguivano i lavori”.

Il mio dovere di capogruppo l'ho fatto, ho diritto di vedere una partita.

 

Ma perché restare collegati? “Una volta che sei dentro al sistema, puoi seguire i lavori. È lecito, da qualsiasi parte del mondo”. Detto questo, “siamo contrari e restiamo contrari al collegamento da remoto, ma ci adattiamo alla maggioranza”. E soprattutto: già ieri (mercoledì 29 marzo) “prima che uscisse la notizia, via PEC abbiamo rinunciato al gettone di presenza”, fa sapere Selle, “inoltre il regolamento prevede solo per le votazioni l’obbligo di tenere la camera accesa sul volto”. In breve, Selle sostiene di essere andato in Comune “a informarsi” ma di aver già avuto in programma la partita. “La politica è stare in mezzo ai cittadini”, conclude Selle. Evidentemente anche (o anzi, soprattutto) quando i cittadini soffrono la sconfitta dell’HC Bolzano contro il Vienna in Gara 3.