Politica | Bolzano 2016

Avanti sul programma

Primo confronto tra Svp, Pd e il sindaco Caramaschi su una possibile giunta per Bolzano. Prende quota l'ipotesi di un accordo sul programma con i Verdi.

Non svanisce la speranza di Renzo Caramaschi di formare una giunta che includa l'Svp ma non le forze di centro-destra. A conclusione del primo incontro con i vertici di Pd e Volkspartei dal ballottaggio del 22 maggio che lo ha visto prevalere su Mario Tagnin, il sindaco eletto di Bolzano si dice “molto fiducioso” riguardo alla possibilità di giungere a un accordo con le forze politiche sulle quali sin dall'inizio ha fondato le sue speranze di governo: con Svp e Pd, dichiara, “si ragionerà su cose molto concrete del programma”.

Le consultazioni sulle possibili convergenze di programma saranno affidate a gruppi composti da rappresentanti dell'Svp e del Pd, riferisce Caramaschi dopo il confronto di ieri (30 maggio) sera in municipio, a cui hanno partecipato Liliana di Fede, Sandro Repetto e Carlo Costa per il Pd e Christoph Baur e Dieter Steger per la Volkspartei. Di primo acchito, il sindaco non nomina i Verdi, sulla cui partecipazione al governo della città la Svp, sotto la spinta dell'ala economica, aveva posto un veto all'indomani del primo turno elettorale. Su quale ipotesi state ragionando? “Su quella per la quale ci sono i numeri”, è la risposta laconica, in perfetto stile caramaschiano. E' previsto un qualche coinvolgimento delle forze ecologiche nelle consultazioni? “Inizialmente no, ma poi ci confronteremo nel dettaglio anche con i Verdi per vedere se sarà possibile la loro adesione.” Il primo incontro dei gruppi di lavoro Pd ed Svp è annunciato per il pomeriggio di oggi.

Una sottile striscia di luce nella porta chiusa dallaVolkspartei la si era intravista già ieri mattina. “Ho una mezza idea che si esce la tunnel”, aveva dichiarato al quotidiano Alto Adige Sandro Repetto, il consigliere più votato del Pd, in vista dell'incontro di ieri sera, lasciando intendere che Pd e Svp troveranno il modo di capirsi e di accogliere in giunta anche i Verdi. Ma avvertiva: “Questa volta chi ci sta dovrà mettere la firma sotto il programma. Anche i Verdi.”

Ma l'Svp non sembra aver rinunciato del tutto al suo obiettivo di aprire le porte della maggioranza alle forze di centro-destra. Al termine dell'incontro di ieri sera, Christoph Baur, probabile vicesindaco, ha ribadito la volontà del suo partito di stabilire un dialogo con Mario Tagnin. La settimana scorsa, l'ala economica aveva incalzato il candidato sindaco sconfitto al ballottagio con un appello pubblico: “L'SVP è pronta ad aprirsi per una collaborazione con le forze moderate della destra italiana”, si dichiarava in una lettera aperta a Tagnin. Il quale, dopo il netto rifiuto dei giorni immediatamente successivi al ballottagio, aveva mandato qualche segnale di apertura dicendosi pronto a dialogare con l'Svp ma ribadendo la preclusione sia sui Verdi sia sul Pd, al quale il centro-destra si sente assolutamente alternativo.