Politica | In Regione

Comunali, verso l’election day

Sì al ddl con l’emendamento di Cia per il voto assieme al referendum costituzionale. Sul tavolo la data del 20-21 settembre, ma deciderà il governo. Firme, si tratta.
elezioni comunali
Foto: interno.gov.it

La prima commissione legislativa del consiglio regionale ha approvato senza problemi il disegno di legge sulle elezioni comunali, rinviate causa coronavirus. Sei sì, 5 no, un astenuto, e nessuna caduta della maggioranza Svp-Carroccio questa volta. Bocciati invece i due ddl delle minoranze a firma Paul Köllensperger (Team K) e Lucia Coppola (Verdi). Nel testo proposto dalla giunta, contenente l’ampio intervallo per il voto dal primo settembre al 15 dicembre 2020, è stato incluso l’emendamento di Claudio Cia, assessore agli enti locali, che consente il voto congiunto delle amministrative con le consultazioni referendarie nazionali. Di imminente c’è infatti il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, già rimandato. Ora la giunta regionale potrà considerare l’eventualità in regione dell’election day, o super election day come si profila in gran parte della penisola. Né ad Arno Kompatscher né a Maurizio Fugatti dispiace la finestra di domenica 20-lunedì 21 settembre, a cui guarda il governo. Il dibattito è aggiornato all’esame del ddl in Aula a metà giugno.

 

Comunali più referendum

 

La norma prevista da Cia, assessore regionale, serve da base legislativa per un’eventuale decisione in tal senso dell’esecutivo presieduto da Kompatscher. L’ordinamento attuale degli enti locali valido per le due province non consente infatti il voto congiunto delle amministrative con i referendum, mentre lo permette per le elezioni parlamentari. Dunque, senza l’approvazione del ddl così emendato la giunta regionale non potrebbe optare per il voto nella stessa tornata. 

D’altra parte il dibattito in commissione legislativa non scioglie il nodo che è anche politico della data. Com’è noto, l’Svp caldeggia l’inizio di settembre, la Lega Salvini assieme alle opposizioni vorrebbe ottobre, magari dalla metà in poi. Nei giorni scorsi tuttavia è emersa una condivisione di massima dei due presidenti sulla finestra del 20-21 settembre, la stessa a cui guarda il governo - non senza critiche - per associare regionali, amministrative e consultazione referendaria. Un voto spalmato su due giorni consente di evitare affollamenti ai seggi, garantendo le distanze e abbassando i rischi del contagio, e in quella finestra si collocherebbe prima di un’ipotetica ma attesa seconda ondata del contagio prevista in autunno.

 

 

La commissione, spiega Cia, ha fatto il suo: “Il senso dell’emendamento - precisa - è legato all’accorpamento di amministrative e referendum. Non ha l’obiettivo di premere per settembre, visto che la decisione sulla data spetta alla giunta. Naturalmente, tutti abbiamo presente le dovute garanzie per l’elettorato affinché possa votare nella piena tutela della salute e la scelta finale dovrà tenere in considerazione tutti questi elementi”. Tutto dipenderà, fa capire, dalle prossime scelte a livello nazionale. 

 

Firme, apertura ai Verdi

 

Riguardo al rapporto maggioranza-opposizioni si registra un’apertura importante sugli obblighi burocratici richiesti per le liste elettorali. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) si è visto bocciare due emendamenti che però, in base alle dichiarazioni di Helmut Tauber (Svp) e anche di Cia, potrebbero essere considerati in Aula. I dispositivi hanno l’obiettivo di semplificare le procedure per le liste civiche e le nuove formazioni, riequilibrando i giochi rispetto ai big della politica locale, a partire dall’Svp, che non devono raccogliere le firme. “I miei due emendamenti - spiega Dello Sbarba - prevedono la semplificazione della raccolta firme, ovvero niente firme per liste già presenti in consiglio comunale e firme ridotte a un terzo per nuove liste, su cui la maggioranza si è detta disponibile al confronto. In questo modo non verrebbero penalizzate ad esempio le liste civiche. Ora vedremo in Aula”. Un punto che evidentemente piace all’interno della maggioranza. La Lega trentina e gli alleati ad esempio puntano sulle liste di sostegno nei vari Comuni.

 

Mattei: tutte le opzioni sul tavolo

 

Sullo sfondo resta il nodo della data. Rita Mattei (Lega Alto Adige) sintetizza così il passaggio legislativo che apre all’election day: “Ognuno di noi la pensa in modo diverso, l’Svp preferisce settembre, noi ottobre. Ma è meglio mantenere tutte le porte aperte perché non sappiamo cosa succederà con gli sviluppi dell’epidemia. Tutte le varianti sono sul tavolo a beneficio della decisione finale della giunta”.

Bild
Profile picture for user Alessandro Stenico
Alessandro Stenico Mar, 06/09/2020 - 10:50

Il manifesto oggi titola: Elezioni e referendum, tutto in due giorni

Estate in campagna. Accordo tra maggioranza e Forza Italia (e in silenzio Lega): arrivano gli election days per regionali e comunali il 20 e 21 settembre. Soddisfatti i governatori che si ricandidano, festeggiano anche i 5 Stelle che sperano nella spinta del quesito sul taglio dei parlamentari.
Valutazioni complesse sull’evoluzione della pandemia e convenienze spicciole di partito; corse solitarie dei presidenti di regione in cerca di conferma e leggi, Costituzione e consuetudini si intrecciano nella partita dell’election day. O meglio days perché quest’anno si voterà in due giorni per le regionali, le amministrative e il referendum costituzionale. E si voterà tutto insieme domenica 20 dalle 07.00 alle 23.00 e lunedì 21 settembre dalle 07.00 alle 15.00. Subito dopo si procederà allo scrutinio dei risultati per il referendum, mentre lo scrutinio per le amministrative è rinviato alle ore 09.00 del martedì.

Se l'accordo verra recepito anche a livello locale penso che sarà difficile trovare personale (presidenti, segretari e scrutatori) disponibile a trascorrere tutti quei giorni rispettando le norme di sicurezza nei seggi definite dal comitato tecnico scientifico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, se non con un lauto compenso, che dubito sia possibile proporre.

Le indicazioni del comitato prevedono:
è indispensabile garantire il rispetto delle corrette prassi igieniche, garantendo disponibilità e l'utilizzo presso le sedi elettorali di mascherine e guanti (ad esempio, per poter maneggiare le matite copiative per l'espressione delle preferenze);
è indispensabile garantire il distanziamento sociale per i membri della commissione elettorale;
è indispensabile procedere all'areazione frequente degli ambienti sedi dei seggi elettorali;
è indispensabile garantire il distanziamento sociale superiore ad un metro tra elettore e membri della commissione elettoralle in tutti i casi in cui, per motivi legati alla identificazione dell'elettore, appare necessaria la rimozione temporanea della mascherina (che deve comunque essere ridotta al minimo);
è auspicabile l'ingresso nel seggio elettorale di un elettore alla volta;
è indispensabile fornire in ciascun seggio prodotti per la sanificazione, necessari anche per le attività di identificazione degli elettori (documenti che vengono consegnati e restituiti);
evitre gli assembramenti da parte dei rappresentanti di lista, a cui comunque deve essere assicurata la funzione istituzionale di assistere alle operazioni di voto e scrutinio;
è necessario provvedere al potenziamento delle forze di polizia e delle forze armate presso le sedi elettorali per contenere ed impedire eventuali assembramenti all'interno e all'esterno delle scuole sedi di seggio;
è necessario garantire il distanziamento sociale e l'obbligo di utilizzo di mascherine durante lo spoglio delle schede;
è indispensabile effettuare lo spoglio delle schede con i guanti;
durante le operazioni di voto, le schede con le preferenze espresse vanno ripiegate ed inserite nell'urna direttamente dall'elettore, senza toccare la feritoia o l'urna medesima;
frequente sanificazione dei servizi igienici;
identificazione, quando tecnicamente possibile, di percorsi di ingresso e uscita dai seggi elettorali separati e contrapposti;

(vedi il verbale n. 77 del Comitato tecnico scientifico dd. 19 maggio 2020)

Serviranno enormi tavoli per predisporre un'infinità di liste elettorali (sei, m+f per il referndum, m+f per le comunali, m+f per i cittadini Eu per le comunali), poi altri quattro per i registri per la registrazione delle tessere, ecc., e bisognerà porre molta attenzione a chi dare le schede, poiché per le amministrative vige il requisito residenziale del quadriennio, mentre per il referendum no, poi i cittadini residenti all'estero potranno solo votare per le amministrative e non per il referendum se non hanno inoltrato domanda di opzione, i cittadini comunitari iscritti nelle liste aggiunte potranno solamente votare per le amminstrative e cosi via.

Le scuole dovranno rimanere chiuse per almeno quattro giornate lavorative, per la predisposizone dei seggi ed infine per la sanificazione (perciò almeno dal venerdi al mercoledì successivo), insomma non sarà una passeggiata.

E gli elettori/elettrici come si comporteranno ?

Mar, 06/09/2020 - 10:50 Collegamento permanente