600 euro a camera?
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È di recente pubblicazione l’indagine di mercato con cui, come deciso dalla Giunta comunale di Bolzano a inizio agosto, si cercheranno strutture da adibire a studentati nella Zona industriale del capoluogo, anche in previsione della conclusione dei lavori per la nuova facoltà di ingegneria al NOI Techpark. Le manifestazioni d’interesse dovranno essere presentate entro il 24 novembre prossimo. Un’indagine di mercato che fa seguito alla norma provinciale la quale, per la realizzazione degli studentati in zona produttiva, ha fissato l’obbligo di stipulare una convenzione tra Comune ed enti pubblici o soggetti privati interessati. Tale “convenzione tipo” prevede un vincolo al Libro fondiario che “blocca” per almeno 20 anni l’ unica ed esclusiva destinazione d’uso come studentato dell’intero edificio. Per i consiglieri del Team K Matthias Cologna e Thomas Brancaglion, però, qualcosa non quadra nella procedura appena avviata dal Comune di Bolzano.
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Canone rivisto
Nell’allegato al promemoria di Giunta di agosto, infatti, si leggeva che “al fine di individuare le migliori offerte proposte per la realizzazione e gestione di studentati nelle zone produttive” tra i parametri presi in considerazione dall’indagine di mercato vi sarebbe stato il “ribasso del canone locatizio dell’alloggio al prezzo di mercato di Euro 500,00 al mese (aggiornato alle variazioni dell’indice ASTAT)”. Nell’avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni d’interesse “finalizzate all’individuazione di locali da adibire ad uso studentati” si legge però che “il canone di locazione per camera singola non dovrà essere superiore a Euro 600,00/mese, oneri accessori, spese di utenza inclusi”, fermo restando che “tale importo è soggetto alle indicizzazioni ASTAT”. In un’interrogazione il Team K cittadino domanda perciò se non si reputi troppo alto il costo massimo di 600 euro per un posto letto e “come si è arrivati a individuare 600 euro come costo massimo per un posto letto quando all'allegato del promemoria di Giunta di agosto si indicavano ancora 500 euro”.
In un mese, nei documenti della Giunta il prezzo per stanza è salito da 500 a 600 euro.
"Inoltre, nel promemoria di Giunta di agosto erano previsti più punti più basso era il prezzo per stanza proposto, mentre ora lo stare sotto i 600€ diventa un criterio di esclusione o meno dall'indagine, senza una premialità a chi offre un prezzo vicino a quello provinciale di 300€ per stanza", sottolinea Matthias Cologna.
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Il Team K chiede inoltre “perché e come si è deciso che le strutture adibite a studentati dovranno offrire una capacità ricettiva di 80-160 posti letto”. Sulla base di quanto richiesto dall’unibz nonché dalla Ripartizione Diritto allo Studio della Provincia Autonoma di Bolzano a luglio, il fabbisogno di previsione per l’anno accademico 2026/2027 sarà di 747 posti letto in studentati. Secondo il responsabile della procedimento, il direttore della Ripartizione Pianificazione e Sviluppo del Territorio Paolo Bellenzier, “il numero di posti letto degli studentati nelle zone produttive è da considerare aggiuntivo ai posti letto già presenti o in corso di realizzazione”. “Al momento della definizione della indagine di mercato, si sapeva che si sarebbero aggiunti 50 posti letto nel palazzo ex-INPS in Piazza Vittoria? Si adeguerà perciò il fabbisogno di studentati in zona produttiva Bolzano Sud?” domandano infine Cologna e Brancaglion.
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