SALTO: Mister Petrera ,com'è andata la partita?

Stefano Petrera: Il momento più bello di questa partita è stato dopo il fischio finale, quando i dirigenti del Gherdeina hanno invitato tutta la squadra a una spaghettata. Un gesto bellissimo. Noi questo cosiddetto “terzo tempo”, lo organizziamo già da anni, anche se non avendo una struttura adeguata nelle vicinanze del campo, possiamo offrire solo panini. Però è abbastanza raro che altri facciano lo stesso, anche se quest’anno oltre che qui ci è successo anche a Latzfons. Un segnale che qualcosa sta cambiando”.

Sul campo, invece?

Non c’è molto da dire: loro hanno una squadra con tanti giovani e giovanissimi che fanno della velocità la loro arma migliore. Sfruttando questa dote e i nostri troppi errori, ci hanno trafitto 4 volte nel primo tempo e 3 nel secondo. Devo dire però che nella ripresa si è vista molto anche l’Excelsior, che avrebbe potuto segnare tranquillamente almeno 4 reti con Stocco, Cocca, Barbieri e Sommadossi ma portiere avversario e cattiva sorte ci hanno negato la gioia del gol.

Il 2 novembre sarete in casa contro il Tiso che viaggia a metà classifica. Che partita si aspetta?

Nella giornata dedicata ai defunti che cosa posso aspettarmi? (ride…). Battute a parte l’anno scorso ci hanno battuto due volte, sono forti fisicamente e fanno girare bene la palla. Noi però abbiamo già dimostrato che quando siamo ordinati in campo chiudendo bene gli spazi, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Il nostro problema rimane la concentrazione, perché avendo dei gap tecnici evidenti, dobbiamo essere sempre al massimo dell’attenzione per limitare il più possibile gli errori.  

Obiettivo minimo?

Tornare al gol come nelle prime partite. Per noi i gol sono boccate d’ossigeno. Ne abbiamo bisogno.

Un’ultima battuta sulla classifica della coppa disciplina.

Da qui arrivano solo belle notizie: siamo in testa con un discreto margine proprio su Gherdeina e Tiso. In questa classifica siamo quasi sempre noi a essere inseguiti. Fa bene al morale, anche se…. qualche “golletto” in più non mi dispiacerebbe.